ALBERGATI, Ercole, detto Zafarano
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, detto Zafarano. Nato a Bologna verso la metà del sec. XV, fu attore e scenotecnico di valore. Pare abbia preso parte alla prima rappresentazione dell'Orfeo del [...] già nel 1484 era stabilmente al servizio di Federico Gonzaga, in quanto in tale anno Luigi Maria Sforza lo richiese al marchese di Mantova. Nel 1487 fu a Bologna ove, per incarico di Giovanni Bentivoglio, allestì la sala del convito e costruì alcuni ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuliano Capilupi
Nacque a Mantova al principio del sec. XVI. Nel 1532 venne accreditato ambasciatore mantovano presso il re di Spagna, da parte del duca Federico Gonzaga, il quale, [...] Sermide. L'A. fu inviato spesso a Roma, e, durante le sue permanenze a Mantova, tenne carteggio con il cardinale E. Gonzaga (1534-36), il quale gli mandò lunghe relazioni sulle questioni e vicende politiche dell'epoca. L'A. fu a Napoli nel 1536presso ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] testimoniando l'alta stima che ebbe presso i Visconti, i Gonzaga, gli Estensi e, infine, presso la corte aragonese di Napoli 1427 mentre attendeva alla decorazione di S. Giovanni in Laterano. Perduti gli affreschi nella ristrutturazione borrominiana ...
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Figlio (n. 1290 - m. 1354) di Matteo I e di Bonacossa Borri. Fu vescovo e signore di Novara (1332), signore di Milano (1339), dove, dopo la morte del fratello Luchino, intervenne nella successione della [...] fratello parve non intervenire nel governo. Morto Luchino (1349), Giovanni ne spodestò il figlio Luchino Novello e richiamò i nipoti settentrionale e centrale. Fatta la pace con Genova, con i Gonzaga, con il Monferrato e con i Savoia, nel 1350 si ...
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Educatore e umanista (Feltre 1378 circa - Mantova 1446). Prof. di retorica a Padova (1421), a lui si deve la fondazione (1423) a Mantova del primo istituto di istruzione in cui venissero realizzati gli [...] quella di Guarino, quanto di capi di stato, come i Gonzaga e i Montefeltro; condottieri, come Giberto da Correggio; prelati, come Sassolo da Prato, Niccolò Perotto, Giovanni Andrea Bussi; educatori, come Ognibene da Longino; umanisti, come Gregorio ...
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Gesuita (Mantova 1533 o 1534 - Ferrara 1611). P. fu una importante personalità della Controriforma, di cui fu ardente campione in anni di dure lotte. Anche se i suoi grandi progetti fallirono, la sua azione [...] Chiesa cattolica.
Vita
Dopo essere stato precettore presso i Gonzaga, entrò nella Compagnia di Gesù (1559) e fu (1577-80) e ottenne la conversione segreta al cattolicesimo di re Giovanni III. Passò quindi (1580) in Polonia e in Russia, presso ...
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Famiglia originaria del Reggiano, ebbe potenza in Reggio, a partire dalla metà del sec. 12º, con Guido I. Imparentatosi col papa Innocenzo IV, avendone sposato la sorella, Guido dette avvio al processo [...] II (m. 1354), figlio di Niccolò, fu vicario di Giovanni di Boemia e governò Reggio finché, ceduta la città agli Scaligeri al loro servizio. Ritornato in patria, combatté contro i Gonzaga, nuovi signori di Reggio, i quali lo fecero strangolare. ...
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Figlia (n. 1641 circa - m. Blois 1716) di Enrico de la Grange d'Arquien, giunse in Polonia con Maria Gonzaga, moglie di Ladislao IV, della quale fu la principale consigliera politica. Andata sposa nel [...] , grazie anche a lei e all'appoggio dell'inviato di Francia T. de Forbin-Janson, nel 1674 fu eletto re di Polonia (Giovanni III). Bella e intrigante, ebbe un notevole ascendente sul marito e con lui si dedicò allo scopo ambizioso di rendere la corona ...
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Figlia (Parigi 1612 - Varsavia 1667) di Carlo Gonzaga-Nevers, fu tenuta prigioniera da Maria de' Medici perché amata da Gastone d'Orléans. Avendo partecipato poi alla congiura del 1642 contro Richelieu, [...] , re di Polonia, su cui ebbe grande ascendente. Morto Ladislao, L. M. ne sposò (1649) il fratello e successore Giovanni Casimiro, che sostenne nella guerra contro gli Svedesi, organizzando a difesa Cracovia e procurando quindi la mediazione di Luigi ...
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Ribelle milanese (m. 1452), la cui azione politica si colloca nel breve periodo di governo repubblicano di Milano, tra la fine del dominio dei Visconti e l'inizio di quello degli Sforza. Artigiano, fu [...] capo, con Giovanni Appiani, del partito guelfo popolare subito dopo il fallito tentativo aristocratico di Carlo Gonzaga e di Giorgio Lampugnani. Arrestato, fu liberato dal popolo insorto (1449), e instaurò un governo rivoluzionario; fu ucciso dopo la ...
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trillina
(anche trelina o terlina) s. f. – Moneta milanese di mistura, così chiamata forse perché equivalente a 3 denari; coniata a cominciare da Giovanni Maria Visconti duca di Milano, all’inizio del sec. 15°, fu successivamente aumentata...