L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] di Normandia, e interrotto dalla comparsa del re Giovanni II, venuto ad arrestare personalmente il re di Navarra e i suoi amici accusati di castelli di zucchero. A Milano, nel 1489, sposandosi quel duca Gian Galeazzo Sforza con Isabella d'Aragona, ...
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Costituisce con l'Elide uno dei nomoi dell'odierna Grecia, e comprende la parte nord-occidentale del Peloponneso. Confina con la Messenia, con l'Arcadia e con l'Argolide, ed è una regione prevalentemente [...] cedette ai Cavalieri di Rodi per il canone annuo di 4000 ducati. La caduta diGiovannaI e di Ottone nel 1382, per opera di Carlo III, offrì a Giacomo di Baux la possibilità di tentare la conquista con l'aiuto di una compagnia di ventura, detta dei ...
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Termine accolto dalla Crusca e oggidì usato per indicare così il mezzo rilievo come il basso rilievo e il rilievo schiacciato, caratterizzati da riduzioni dei piani plastici.
Riportiamo, per maggiore chiarezza, [...] si estese per tutto l'Occidente. In Italia creò capolavori, come i pannelli della fonte Perugina, attribuiti a Giovanni Pisano, i bassorilievi della facciata della cattedrale orvietana di Lorenzo Maitani, o quelli delle arti meccaniche e liberali nel ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] Giovanni, il futuro Leone X), la sua esistenza diventa ora più autonoma: vive nella sua prioria di Fiorentini (1473). Non meno varî i più di cinquanta epigrammi greci, che il P fiorentine per il passaggio di Eleonora d'Aragona, che andava sposa a ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] diGiovannaI, cadde assassinato, Aquila accolse fra le sue mura Ludovico re di Ungheria, fratello di lui, costringendo poi alla fuga Carlo di la città parteggiò ostinatamente per i primi, sì che Alfonso d'Aragona la taglieggiò crudelmente; e anche ...
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TIRSO de MOLINA
Salvatore Battaglia
. Drammaturgo spagnolo, nato a Madrid nell'ottobre del 1571, morto nel Convento di Soria il 12 marzo 1648. Il suo vero nome è Gabriel Téllez, a cui il poeta preferiva [...] del conte di Urgel, assassinato dai sicarî della regina d'Aragona); 16. di tutti i tempi.
Viceversa, in un altro capolavoro: El burlador de Sevilla y el combidado de piedra (cfr. n. 61), che per la prima volta crea il tipo immortale di Don Giovanni ...
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TIVOLI (lat. Tibur; A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gioacchino MANCINI
Vincenzo GOLZIO -Vincenzo PACIFICI
Roberto CAGGIANO
Antichissima città del Lazio, situata su un ripiano (175-230 m.) calcareo, [...] minore importanza, restano ancora gli affreschi nell'abside di S. Silvestro, rappresentanti Gesù tra i Santi Pietro e Paolo; la Madonna col Bambino in trono tra i due Ss. Giovanni e Profeti; e la leggenda di S. Silvestro e Costantino (sec. XIII).
Al ...
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MONTECASSINO (A. T., 24-25-26 bis)
Vincenzo EPIFANIO
Mauro INGUANEZ
Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal [...] : papa Paolo II (1465-71); il card. Giovanni d'Aragona, figlio del re Ferdinando I (1471-85); il card. Giovanni de' Medici (1486-1505), più tardi papa Leone X. Sotto il governo di quest'ultimo e di Piero de' Medici, nominato da Carlo VIII viceré ...
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Con tal nome, di origine e di radice oscure, e che compare solo col sec. XIII, s'intende generalmente ogni gemma lavorata in rilievo; più propriamente il nome è applicato a quei lavori in cui si utilizzano [...] sovrani. Ma un unico nome d'artefice ci è stato tramandato: quello di Pierre Cloet, negl'inventarî del re Giovanni (1352; cfr. J. Labarte, Histoire des arts industriels, I, p. 216). Fra gl'Italiani si ricorda un Benedetto Peruzzi, fiorentino, che nel ...
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Strumento costituito da una serie di corde d'ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione, contenute fra una cassa di risonanza e una mensola, e destinate ad essere toccate a vuoto col pizzico [...] la colonna. L'arpa era accordata in fa naturale, e i cinque pedali rispondevano alle note si, fa diesis, do Giovanni d'Ostenda, Giannino da l'Arpa, ecc.; alla corte d'Aragona un fiammingo Hanequi e un italiano Piero da Gaeta, toccadores de arpa. Di ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...