. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] Maria Stuarda a Carlo I, a Carlo II e Giacomo VII (II d'Inghilterra) i tentativi, più o i soli eletti. Dio, che è buono e giusto nello stesso tempo, manifesta contro il Baxter. Ma principale rappresentante di questa scuola si può considerare Giovanni ...
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La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] democrazia è sì il meno buono dei governi buoni, ma anche il meno cattivo cioè l'epitafio di Pericle che leggiamo in Tucidide (II, 35 segg.: v. specialmente 37-41). Qui tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello, Giovanni da Parigi pronuncia la famosa ...
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TRENTINO-ALTO ADIGE
Olga Donati
Gioia Conta
Francesco Monicelli
Piero Spagnesi
(v. ALTO ADIGE, II, p. 711; App. II, I, p. 147; III, I, p. 76; IV, I, p. 108; TRENTINO, XXXIV, p. 266; App. II, II, [...] buono. Sebbene siano presenti alcuni squilibri fra ilil recupero del ciclo pittorico del 16° secolo, e la pulitura degli affreschi della Chiesa di S. Giovanni in Italia. Il Novecento, 1, ivi 1992; AA.VV., Il Duomo di Trento, i-ii, Trento 1992-93 ...
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È l'incapacità, dai sei anni in su, di leggere e di scrivere nella lingua che si parla. Non equivale a ignoranza, poiché l'analfabeta, può possedere a volte una cultura superiore a quella di chi sedette [...] Prussia il re Federico Guglielmo I con editto del 1717, e confermò Federico II. Gli buono, ma non seguito, per aver valore, da altri più decisi. Il regolamento stesso che il dall'apostolato di Angelo Celli e di Giovanni Cena, alla quale si deve l' ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] di quel paese.
Bibl.: G. Furlani, La religione babilonese e assira, II, Bologna 1929, pp. 2-18; S. Langdon, The Babylonian epic of forma propria di questa letteratura medievale, Ōrmazd, è il dio buono abitante nell'alto, esistente dall'eternità, in ...
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Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] che il pubblico, a sipario calato, evoca al palcoscenico per applaudirlo. Fino a Giovanni Emanuel Bon, già vecchio; ma un complesso buono, omogeneo. Il repertorio fu scelto con cura: vi ragioni religiose da Filippo II, la professione del comico ...
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Il grande musicista tedesco nacque a Bonn il 15 o 16 dicembre 1770. D'origine fiamminga, la famiglia B. era di condizione modesta. A miglior grado sociale era pervenuta con l'avo Ludwig, stabilitosi a [...] e il vizio dell'alcool cui s'abbandonava il figlio Giovanni, tenore . Scuderi, B., le sonate per pf., Milano 1926.
Buoni studî si trovano nei B.-Hefte della rivista berlinese Musik H. Volkmann, ecc.) e nel II vol. degli Aufsätze zur Musikgeschichte di ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] astratte, come il "buon consiglio", la "buona leggen, 13; Apocalisse, XIV, 10), i figli di Dio (Giobbe, I, 6; II, 1; Salmo XXVIII,1, 9, ecc.) e perfino gli dei ('Elohīm: Antiqua di Roma (Arco trionfale; età di Giovanni VII 705-707) ai lati del Cristo ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] Il sistema dei mutakallimūn è buono per quegli uomini ammalati di ambiguità, che stanno di mezzo fra il volgo ed ilGiovanni di Jandun (v.), che da Marsilio da Padova (v.), durante il suo soggiorno parigino dopo il 1312, ebbe il ., 1924, II; M. ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] buon numero di pitture di Teofilo Patini da Castel di Sangro (1840-1906), che adornano il Duomo, il palazzo del governo, il l'aveva assediata per ordine di GiovannaII e ottenne di poter distruggere il fortilizio.
Più grave pericolo minacciò Aquila ...
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lulismo s. m. L'ideologia e la concezione politica ed economica di Luiz Inácio Lula da Silva, soprannominato Lula, ex sindacalista e uomo politico brasiliano, presidente del Brasile dal 2003 al 2011. ◆ L’ansia è giustificata dal fatto che nella...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...