Puglisi, Pino (propr. Giuseppe), beato. – Sacerdote italiano (Palermo 1937 – ivi 1993). Nato nel quartiere Brancaccio della periferia di Palermo, al quale poi ha dedicato molta parte della sua attività [...] nel 1961, è diventato vicario e successivamente rettore a S. Giovanni dei Lebbrosi. In questo periodo della sua vita, insegnando in È stato ucciso dalla mafia il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale. ...
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Attivista cattolico argentino (n. Buenos Aires 1931). Scultore (sue opere sono conservate in varî musei argentini), dalla fine degli anni Sessanta si è dedicato completamente all'azione non violenta a [...] paese del generale Videla, soprattutto in Argentina, con una costante campagna per far luce sulla scomparsa di migliaia di avversarî gli sono stati conferiti nel 1977 il premio Giovanni XXIII e nel 1980 il premio Nobel per la pace. Presidente ...
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Pittrice (Roma 1593 - Napoli 1652 circa). Allieva del padre Orazio, lavorò a Firenze, a Roma e a Venezia ed infine, poco dopo il 1630, a Napoli, dove tornò dopo aver lavorato per qualche tempo a Londra. [...] sua costante preziosità, il colorito della G. è più intenso di quello del padre, più vivace il contrasto chiaroscurale (Miracolo di s. Gennaro, nel duomo di Pozzuoli). Tra le opere più significative dell'ultimo periodo è la Nascita di s. Giovanni ...
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MARCHE (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Ugo RELLINI
Giuseppe CASTELLANI
Raffaele CORSO
Giovanni CROCIONI
Luigi SERRA
Le Marche, tra le regioni o compartimenti del regno d'Italia, rappresentano [...]
Il prodotto principale, il frumento, nel sessantennio considerato è stato in continuo progresso; con un gradiente lento, ma costante Cantarini, a Sassoferrato il Salvi, a Penna S. Giovanni Mario de' Fiori, a Camerano il Maratti, principe della ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] Klee), è tuttavia nuovo e determinante l'uso costante che ne fa Dubuffet nella doppia serie delle Il pioniere della conservazione dell'arte italiana, Torino 1988; J. F. Chevrier, Portrait de Jurgis Baltrusaitis, Parigi 1989; AA. VV., Giovanni ...
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RESTAURO
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
Carlo ALBIZZATI
Umberto CIALDEA
Gino TESTI
. Restauro dei monumenti. - Il proposito di restaurare i monumenti, sia per consolidarli riparando alle ingiurie [...] parte degli archeologi e degli storici dell'arte è costanteil concetto che, nel considerare prevalentemente i monumenti come (ricordiamo i lavori nella cappella del Rosario ai Ss. Giovanni e Paolo in Venezia), mentre per le sculture in legno ...
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Felice BATTAGLIA
Giuseppe OTTOLENGHI
Riccardo MONACO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Guido ZANOBINI
Ottorino VANNINI
STATO. - Storia del nome. - Con la parola stato si designa modernamente la maggiore [...] tale ha per fine il bene comune che realizza con la giustizia. Compito dello stato è ritenuto costantemente nel Medioevo la giustizia appoggia.
Se lo stato non è economia è etica, risponde Giovanni Gentile e con lui molti altri. Lo stato è la stessa ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] dalle cognizioni empiriche in quanto ricerca l'elemento universale e costante in mezzo alla varietà e variabilità innumerevole dei singoli fatti, tardar molto a prendere il sopravvento anche in questa, per opera di S. Giovanni Damasceno. Convinto che ...
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STATISTICA
Luigi GALVANI
Corrado GINI
Ugo GIUSTI
Riccardo BACHI
. Secondo l'opinione più reputata il termine statistica deriva dall'italiano stato, statista, di uso comune presso i politici italiani [...] finire a Utopia; Le relazioni universali (1593) di Giovanni Botero, segretario di S. Carlo Borromeo. Al gentiluomo statistici o no. Quel legame deve conservare una forma costante ovunque il fenomeno in oggetto si manifesti, ma ciò non significa che ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] Shakespeare di tono cerimoniale, dove tutti i personaggi restano costantemente in scena; nel 1986 mette in scena Fröken Julie , e recita loro la gran lode di Don Giovanni all'ipocrisia.
Il t. ''Magazzini'', fondato dal regista-attore-drammaturgo F ...
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fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito f., amico f.; impiegato, amministratore,...
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...