FILIBERTO II, duca di Savoia
Renata Crotti Pasi
Figlio primogenito del duca Filippo II e di Margherita di Borbone, nacque a Pont-d'Ain (dipartimento dell'Ain) nel 1480 e fu a lungo allevato presso la [...] la morte del nipote di questo, Carlo Giovanni Amedeo, figlio del duca Carlo I, deceduto impresse al suo regno una costante linea di autonomia dalle ingerenze forte epidemia di peste che aveva colpito il Piemonte. Mentre F. soggiornava nel castello ...
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ANNA MARIA LUISA de' Medici, elettrice del Palatinato
Elvira Gencarelli
Figlia di Cosimo III e di Margherita d'Orléans, nacque l'11 ag. 1667 a Firenze. Molto amata e quasi idolatrata dal padre, essa [...] , Giovanni Guglielmo, cui si giunse dopo il fallimento Il progetto non ebbe però attuazione, anche per la sopravvenuta morte dell'imperatore Giuseppe I. Al nuovo imperatore Carlo VI, che si era recato a Francoforte per cingere la corona, A., costante ...
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Giolitti, Giovanni
Politico e statista (Mondovì 1842-Cavour 1928). Laureato in giurisprudenza, lavorò dal 1862 nell’amministrazione statale, dal 1872 come reggente della direzione generale delle Finanze [...] interna volle interrompere la tradizione dello Stato costante alleato e strumento delle classi benestanti, lasciando dalle elezioni del 1913 (era stata varata una riforma che allargava il suffragio maschile portando gli aventi diritto al voto dal 7% ...
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Figlio (Invorio, Novara, 1250 - Crescenzago 1322) di Tebaldo e di Anastasia Pirovano. V. venne eletto capitano del popolo nel 1287, ed iniziò così la sua attività politica, nella quale si distinguono tre [...] da parte delle città piemontesi e lombarde e dalla costante guerriglia dei Torriani; alle discordie politiche si aggiunsero di Giovanni XXII al dominio sull'Italia settentrionale lo coinvolsero in contrasti sempre più gravi. Matteo lasciò il titolo ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] Tale r. si attuò come lotta contro il nicolaismo e il concubinato, contro l’assoggettamento al potere laico da analoghe istanze, quella calvinista (➔ Calvino, Giovanni): a Zurigo, già H. Zwingli, con un rapporto uniforme e costante tra R. ed ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] sono la sua costante fedeltà a metodi di insegnamento e di apprendimento determinati, il commento, la riflessione alla verità rappresentata dalla rivelazione. Il maggior filosofo dell’età carolingia, Giovanni Scoto Eriugena, utilizzando gli scritti ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] leggere le pagine di questi storici e osservare il loro costante sforzo di adeguazione allo stesso tempo intuitiva e quanto in Francia; e un maestro dell'erudizione come il card. Giovanni Mercati assurse negli ultimi suoi anni a figura esemplare. ...
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PAOLO VI, papa (Giovanni Battista Montini: App. II, 11 p. 348; III, 11, p. 157)
Giovanni Caprile
Eletto al pontificato il 21 giugno 1963, in un conclave brevissimo, iniziato il giorno prima; morto a [...] 1974 e 1977).
Costante è stata l'opera svolta da Paolo VI a favore della pace mondiale, per stimolare il progresso globale dell' la messa in suffragio di A. Moro nella basilica di S. Giovanni in Laterano).
Bibl.: F. Bea, Vocabor Paulus, Torino 1963; ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] autunnale (ottobre, novembre).
La neve è copiosa e costante d'inverno, ma tende a diminuire procedendo verso S.: Alessi (Spalato, Trau), e forse anche il grande Francesco Laurana di Zara (Sebenico, duomo). Giovanni di Traù, infine, operoso a Roma, ad ...
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SINDACALISMO (XXXI, p. 830; App. II, 11, p. 831; III, 11, p. 747)
Sergio Turone
Nel movimento sindacale italiano cominciò a delinearsi attorno al 1960 un'inversione di tendenza rispetto al periodo delle [...] , la CISL e la UIL a un rapporto di sempre più costante e sistematica cooperazione. È la linea di sviluppo che, pur non influenza il pontificato di Giovanni XXXIII, la cui enciclica Mater et magistra (maggio 1961), affrontando il problema della ...
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fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito f., amico f.; impiegato, amministratore,...
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...