Rinuccini, Cino
Pier Giorgio Ricci
Mercante fiorentino, figlio di messer Francesco, nato non molto dopo il 1350 e vissuto fino al 1417. Letterato estraneo alla tradizione umanistica, conosciuto come [...] e di messer Francesco Petrarca e di messer Giovanni Boccaccio, con la quale legò il proprio nome alla fortuna di D. nel della cultura del suo tempo, il R. loda in D. il " narratore di istorie ", l'astrologo, ilteologo, esaltando l'immensa dottrina e ...
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fatimista
s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene l’importanza dei segreti rivelati a Fatima.
• Adesso, nella schiera vasta, talvolta inquietante dei «fatimisti» ci sarà fermento per mostrare che papa Benedetto [...] il cardinal Ratzinger quando fiancheggiò Giovanni Paolo II nella rivelazione del mitico Terzo Segreto. In effetti, molte parole si sono accumulate da quel 2000 in cui il ci sono ilteologo Antonio Livi, lo storico Roberto De Mattei, il superiore della ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] 'insegnamento a Parigi alla scuola di S. Genoveffa dove ebbe scolari Giovanni di Salisbury e Arnaldo da Brescia, ma contro di lui si distinguere "filosofia" da "teologia", anche se proprio con Abelardo si viene a definire il termine theologia, da lui ...
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Adriano Florensz o Florisz (Utrecht 1459 - Roma 1523), fu educato presso i Fratelli della vita comune; teologo, rettore dell'università di Lovanio, fu precettore, fino al 1515, del principe Carlo, il futuro [...] vescovo di Tortosa e inquisitore di Aragona e Navarra, 1516; card. dei SS. Giovanni e Paolo, 1517; governatore generale della Spagna, 1520) fu eletto papa alla morte di Leone X, il 9 genn. 1522, mentre si trovava in Spagna. Giudicato "barbaro" per la ...
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Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica [...] veneta presso il re di Polonia (1413). Nei suoi numerosi commenti ad Aristotele si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di Brabante e di Giovanni di Jandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i quali di particolare ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] dal movimento Gioventù studentesca, fondata sempre dal teologo nel 1954, destinata nel corso degli anni a 1316 la loggia degli Osi. Lo scultore Giovanni di Balduccio nel 1339 eseguì in S. Eustorgio il monumento a Pietro da Verona, modello della ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] di famose omelie metriche; Filosseno di Mabbūgh, teologo e trattatista vigoroso; Simeone di Bēt Arshām, abilissimo dialettico, detto il Sofista persiano; Sergio di Reshaina, medico e filosofo; Giovanni di Efeso, autore di una Storia ecclesiastica e ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] cristianesimo B. indica le affinità profonde di questo con il platonismo. Tradusse in latino la Metafisica di Aristotele; lasciò lettere, orazioni, operette teologiche, ricche di dottrina, sorrette da grande equilibrio di pensiero. Si adoperò invano ...
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Scrittore e teologo bizantino (n. Costantinopoli 1405 circa - m. nel monastero di Prodromo dopo il 1472), fu per tre volte patriarca di Costantinopoli fra il 1454 e il 1465 sotto il nome di Gennadio II; [...] seguì Giovanni VIII Paleologo al Concilio di Firenze dove sostenne l'unione con Roma, ma dal 1444 in poi divenne nemico chiesa ortodossa greca non subì persecuzioni dai Turchi ed egli fu nominato capo civile ed ecclesiastico dei Greci il 6 genn. 1454. ...
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Canonista, teologo e scrittore politico (n. Sant'Elpidio 1269 - m. 1326; il cognome Fassitelli non è del tutto certo). Agostiniano, discepolo di Egidio Romano a Parigi, ove poi insegnò (1307); priore generale [...] dell'ordine (1312), vescovo di Melfi (1326). Nelle controversie tra Giovanni XXII e Ludovico il Bavaro sostenne (De iurisdictione imperii et auctoritate Summi Pontificis; De ecclesiastica potestate) le dottrine curialistiche. Restano inoltre di lui ...
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totopapa (toto-Papa, Toto Papa) s. m. inv. Nel linguaggio giornalistico, pronostico relativo all’elezione del papa. ◆ Ma, nel frattempo, altri cardinali, che si consideravano elettori, hanno compiuto 80 anni per cui hanno perduto il diritto...
sottile
agg. [lat. subtīlis, der. della locuz. sŭb tela, termine dei tessitori, propr. «che passa sotto l’ordito»]. – 1. a. Che ha un diametro o uno spessore relativamente piccolo, o più piccolo del normale, detto di oggetti che hanno dimensioni...