PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] 1066-1086), da taluni ritenuto del monaco pavese Lanfranco. Approssimativamente dello stesso periodo deve considerarsi il portale nel sec. XIII in S. Lorenzo al Verano, nei Ss. Giovanni e Paolo e, fuori Roma, quelli più importanti delle maggiori porte ...
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NORMANDIA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Louis GILLET
Regione storica e antica provincia della Francia settentrionale compresa tra la Piccardia a E., la Bretagna a O., la regione [...] fine alla serie delle disfatte, e la liberazione d'Orléans compiuta da Giovanna d'Arco (8 maggio 1429) inaugurò il riscatto del regno dal di Caen. Abate della Trinità era l'illustre Lanfranco di Pavia, che Guglielmo il Conquistatore fece arcivescovo ...
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PARMA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Nestore PELLICELLI
Antonio BOSELLI
Omero MASNOVO
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Guido GASPERINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia, tagliata da [...] da Enea Vico, nel Seicento da Sisto Badalocchio e G. Lanfranco e da altri numerosi incisori. Nel 1819 A. Isac fondò il Correggio (v.) nei suoi affreschi del duomo, di S. Giovanni Evangelista, della camera del monastero di S. Paolo, e fu seguito ...
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OTORINOLARINGOLOGIA (dal gr. οὖς "orecchio", ῥίς "naso", λάρυγξ "laringe" e λόγος "studio")
Umberto Calamida
È lo studio delle affezioni dell'orecchio, del naso e della gola.
Storia. - Nella remota antichità, [...] da Villanova, di Pietro d'Abano, Bruno da Longoburgo, Lanfranco, Rolando, Gordon, Platearius, i quali tracciano, se non acustico e del facciale.
In modo speciale deve essere ricordato Giovanni G. Du Verney, il quale nel suo trattato sull'organo ...
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TRAUMATOLOGIA (dal gr. τραῦμα "ferita" e λόγος "studio")
Enrico Ettorre
Disciplina che s'occupa dello studio e della cura delle lesioni violente (v. lussazione; frattura; emorragia; ferita; shock).
Nel [...] sia stato il primo a suturare un nervo reciso. Lanfranco da Milano dimostra nelle sue opere molto sereno buon senso napoleoniche provvidero dapprima Pietro Desault e in seguito Giovanni Domenico Larrey, creatore delle ambulanze chirurgiche mobili. ...
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FONTANA
Natale Carotti
. Famiglia di Piacenza. La sua origine risale storicamente a un Ricobaldo de Vico Vallecario, i cui 4 figli Antonio, Burnengo o Suppone, Atto o Attone e Tedaldo possedevano terre [...] (1322); Manuele, podestà di Bologna (1326), pretore (1338) e infine governatore della stessa città (1350) per Giovanni de' Pepoli; Lanfranco, pretore di Modena (1350); Lanciallotto dell'Ordine de' Minori, vescovo di Bobbio, morto nel 1418; Filippo ...
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GUALANDI
Gino Scaramella
Nobile casata pisana, che si vuole discenda, al pari dei Lanfranchi e dei Sismondi, da un Lanfranco Duodi venuto a Pisa con uno degli Ottoni. Un Lanfranco dei Gualandi avrebbe [...] V, e a Roberto di Napoli. Nel 1337 congiurano contro Fazio della Gherardesca e nel 1343 vorrebbero cedere Pisa a Giovanni Visconti, nipote di Luchino, ma, non riuscendo nell'intento, han le case distrutte. Nella seconda metà del secolo, esercitano ...
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PASSERI (anche Passari), Giovanni Battista
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Pittore e scrittore, nato a Roma circa il 1610, ivi morto il 22 aprile 1679. Zio di Giuseppe Passeri (v.). Formatosi [...] Rosa. Tra le altre biografie sono particolarmente da ricordare quelle di Guido Reni, di Francesco Duquesnoy, del Mochi, del Lanfranco, dell'Albani, del Sacchi, di Nicola Poussin, del Guercino, del Borromini, di Pietro da Cortona. È una delle fonti ...
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Pittore (Fossano 1636 - Napoli 1688). Lavorò dapprima a Roma, risentendo specialmente l'influsso di G. Lanfranco (tele in S. Bonaventura al Palatino). A Napoli, dove si stabilì verso il 1664, ha lasciato [...] vasti affreschi in molte chiese (S. Maria degli Angeli, Gerolamini, Gesù Nuovo) ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] C.I.L., V, 7992 (= I.L.S., 5860) - 7992a e Giovanni Brusin, Epigrafi aquileiesi in funzione di pietre miliari, "Atti dell'Istituto Veneto di -24 ottobre 1971), Verona 1973, pp. 33-54; Lanfranco Franzoni, Immagine di Verona romana, in AA.VV., Aquileia ...
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incel (Incel) s. m. e f. Persona, generalmente di sesso maschile, che, pur desiderandolo, non riesce a instaurare relazioni affettive e sessuali e cova sentimenti di frustrazione e di rivalsa. ◆ Minassian, che su Facebook si dichiara un “incel”...