QUARTARONI, Domenico
Federica Favino
QUARTARONI (Quartaironi, Quarteroni), Domenico. – Nacque a Messina nel 1651 (Proja, 1840, p. 1). Non sono noti i nomi dei genitori.
Dalle sue suppliche indirizzate [...] stampa, passim; Le vite degli Arcadi illustri scritte da diversi autori, e pubblicate d’ordine delle generale adunanza da GiovanniMarioCrescimbeni, pt. I, Roma 1708, pp. 137-139; A. Mongitore, Bibliotheca sicula, II, t. I, app. I, Palermo 1714, s ...
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SEGHEZZI, Anton Federigo
Paola Baratter
– Nacque a Venezia nel 1706 da famiglia «né povera, né abbietta, se di essa si hanno alcune memorie sepolcrali nelle nostre chiese» (Paravia, 1850, p. 64); ebbe [...] Giannantonio Verdani e ai fratelli Zeno per l’edizione «riordinata ed accresciuta» dell’Istoria della volgar poesia di GiovanniMarioCrescimbeni, scomparso due anni prima (Negri, 1816, p. 484) e curò la riproposizione delle Rime di diversi antichi ...
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SCAMMACCA, Ortensio
Michela Sacco Messineo
– Di famiglia nobiliare, nacque da Antonio e da Isabella d’Arezzo nel 1562 o 1565, in Sicilia, a Lentini.
Dal paese d’origine si allontanò per studiare a Siracusa [...] , nel Dialogo della tragedia antica e moderna, lo contrappose in positivo a Giovanni Vincenzo Gravina per aver riproposto la tragedia greca, e se GiovanniMarioCrescimbeni e Girolamo Tiraboschi manifestarono interesse per il suo teatro.
Le sue opere ...
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RIVERA, Domenico
Stefano Tabacchi
RIVERA, Domenico. – Nacque il 3 dicembre 1671 a Urbino da Giovancarlo, giureconsulto, e da Cinzia Fazzini. Apparteneva a una famiglia nobile di un certo rilievo, originaria [...] dell’Arcadia, presso la quale lesse una Vita latina di Fabretti, che in seguito fu pubblicata in volgare da GiovanniMarioCrescimbeni (Le vite degli arcadi illustri, I, Roma 1708, pp. 89-108). Pur non rivestendo cariche di particolare importanza ...
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SECCHI RONCHI, Gaetana
Eugenio Bartoli
– Nacque a Guastalla, capitale dell’omonimo Ducato sovrano, il 27 febbraio 1700. Figlia di Francesco (nato nel 1663), cancelliere ducale e notaio camerale per [...] e più prestigioso riconoscimento oltre i confini locali fu conseguito con l’ascrizione in Arcadia, grazie all’apprezzamento di GiovanniMarioCrescimbeni, l’anno 1728; le furono poi assegnate le Campagne Argensi da Michele Giuseppe Morei, da cui il ...
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NAPPINI, Bartolomeo
Saverio Franchi
NAPPINI, Bartolomeo. – Figlio di un Anastasio, nacque nel 1634 circa a Petrizzi, in diocesi di Squillace, nel Catanzarese.
Delle radici calabresi, vantate in diversi [...] e spesso di professione giuridica – ne avevano fatto parte anche alcuni dei primi Arcadi, come GiovanniMarioCrescimbeni, Silvio Stampiglia, Gian Vincenzo Gravina –, gli Infecondi escludevano infatti dalle loro riunioni i componimenti amorosi ...
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PERESIO, Giovanni Camillo
Gabriele Scalessa
PERESIO, Giovanni Camillo. – Notizie riportate da Prospero Mandosio nella sua Bibliotheca romana lo vogliono nato nel 1628 (non è noto il giorno) «Joannis [...] , edita in Roma nel 1684 per i tipi di Francesco de’ Lazari figlio d’Ignatio. Nei suoi Comentarj intorno all’istoria della volgar poesia GiovanniMarioCrescimbeni gli attribuì anche qualche «componimento serio […] per le Raccolte di quei tempi ...
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PERESIO, Giovanni Camillo
Gabriele Scalessa
– Notizie riportate da Prospero Mandosio nella sua Bibliotheca romana lo vogliono nato nel 1628 (non è noto il giorno), «Joannis Laurentij, et Joannae Bonae [...] per i tipi di Francesco de’ Lazari figlio d’Ignatio. Nei suoi Comentarj intorno all’Istoria della Volgar Poesia GiovanniMarioCrescimbeni gli attribuì anche qualche «componimento serio […] per le Raccolte di quei tempi» (1730, p. 207), senza però ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] custode d'Arcadia, il modernizzante Giovan MarioCrescimbeni, alle gravi tragedie di Gian Vincenzo nel "Belvedere"; a Landshut la Residenza. A un luganese, GiovanniMaria Nosseni, allievo del Sansovino, va riconosciuto il merito di aver introdotto ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] suo tempo da Bembo e poi da Muratori e da Giovan MarioCrescimbeni. Si manifestava dunque un interesse per la lingua delle origini studiosi più diversi, da Vittore Pisani a Devoto, Giovanni Nencioni e Antonino Pagliaro (cfr. Ancillotti 1983). Contini ...
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