La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] il non laureato Sanudo ne ha preso nota; ed è "dottor" quel Giovanni Basadonna che "in renga" risulta noioso) (6), ma non per Venezia e Padova, il quale, dedicando ad un patrizio, Domenico Molin, la sua opera, la colloca non solo sotto la sua ...
Leggi Tutto
Proprietà fondiaria e agricoltura
Gian Maria Varanini
Geografia e storia
Non da oggi il problema dell'espansione della proprietà fondiaria veneziana nella Terraferma è presente all'attenzione degli [...] de le altre", mentre per i Tron, i Duodo, i Molin (i cui beni sono stimati oltre 5.000 ducati), i Il Sanudo ricorda anche le case dei Baffo, dei Marcello, dei Gussoni, di Giovanni da Rio e di "quelli da Buvolo".
6g. Padova, Archivio di Stato, ...
Leggi Tutto
La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] il 1610, Bartolomeo, tra il 1600 e il 1613. A Giovanni l'Accademia della Crusca affidò la prima edizione del suo celebre Cozzi, Paolo Sarpi tra Venezia e l'Europa, pp. 43-44.
249. Sul Molin v. G. Cozzi, Paolo Sarpi tra Venezia e l'Europa, p. 115; ...
Leggi Tutto
La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] (ad esempio, Girolamo Ascanio Molin), così come, sul fronte opposto . Cessi, Campoformido, p. 108.
168. Cf. in questo stesso volume il saggio di Giovanni Scarabello.
169. Lippomano a Querini, Venezia 1° e 15 aprile 1797, in Lettere familiari ...
Leggi Tutto
Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] (Venetiis 1628), alla «sublimità del nome» di Domenico Molin affida il Prencipe deliberante (Venetia 1628), a Nicolò Lion, «un modello de' grandi», il Prencipe prattico (Venetia 1633), a Giovanni Pesaro, la cui «virtù [. . .] è domestica d'ogni ...
Leggi Tutto
La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] , del disfacimento delle raccolte patrizie. A lui e a pochi altri, come Girolamo Ascanio Molin, i Querini e i Contarini degli Scrigni, il cavaliere Giovanni Rossi, l'erudito Emmanuele Antonio Cicogna, si deve la conservazione della memoria storica ...
Leggi Tutto
Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] nella cosiddetta "Ca' del Papa", esterni sulla Pasina S. Silvestro, disegno del de' Barbari); Ca' Molin della Ca' Granda a S. Giovanni in Bragora (ora caserma Cornoldi: si identifica in calle del Dose una delle petrarchesche "geminas angulares ...
Leggi Tutto
Archivi e biblioteche
Francesca Cavazzana Romanelli
Stefania Rossi Minutelli
«Non è ancora tutta morta la regina dell’Adriatico, ma dorme»
La guida alla città di Venezia, appositamente predisposta [...] di stampe, che comprendevano anche quelle del legato Molin, trasportate dalla Marciana alla biblioteca del Correr.
Da di un Gabinetto di lettura. Sia Papadopoli che il direttore, Giovanni Bernardini, erano però invisi alla censura ed alla polizia, e ...
Leggi Tutto
Il primo comune
Andrea Castagnetti
Le istituzioni comunali
La costituzione del comune durante il ducato di Pietro Polani (1141-1148). a) La prima apparizione di "commune", "sapientes" e "consilium" [...] 1188; Filippo Falier 1173; Filippo Greco 1173; Pietro Marcello 1181; Domenico Memo 1179, Profeta da Molin 1187, 1198; Giovanni da Molin 1200; Filippo Stornato 1178; Domenico Trevisan 1191; Filippo Zancarolo 1187; Iacobo Zulian 1179.
I quattordici ...
Leggi Tutto
I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] . Itinerari per la storia della città, a cura di Stefano Gasparri-Giovanni Levi-Pierandrea Moro, Bologna 1997, pp. 405-436.
3. Cent Id., Venezia 1997, p. 39 (pp. 15-68).
98. G. Molin-L. Runchi, L’oratorio di una volta. Diario, quasi storia, dell’ ...
Leggi Tutto
mediattivista
s. m. e f. Attivista politico che esprime il proprio impegno attraverso i mezzi d’informazione. ◆ L’esercito degli antiglobalizzatori è formato da Centro Ska e Officina ’99, Rifondazione comunista, associazioni varie, Manitese,...
dongiovanni
(o 'Dòn Giovanni') s. m. – Corteggiatore di donne galante e intraprendente: essere un d., fare il d.; un d. da strapazzo, la cui intraprendenza si risolve in sciocca vanteria. È un uso antonomastico del nome di Don Giovanni Tenorio,...