BASSI, Domenico
Ada Zapperi
Nacque a Chiavenna (Sondrio) nel 1834 da una famiglia di comici. Il padre, Valentino, che aveva sposato l'attrice Adelaide Pasquali, si era conquistato una buona fama di [...] T. Salvini a F. Sadovsky ad A. Majeroni. Passò indi con A. Morelli dal 1867 al 1872, con L. Bellotti-Bon fino al 1876, dal 1877 e commedie. Egli stesso fu autore di farse, come Don Giovanni (1882) e Scarpa grossa e cervello sottile (1889).
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Celentano, Bernardo
Pittore (Napoli 1835 - Roma 1863). Formatosi al Reale istituto di Belle Arti di Napoli, esordì alla mostra borbonica del 1851 con vari dipinti, uno dei quali, Un inutile pentimento, [...] artisti e con il gruppo dei Nazareni. Nel 1855, sempre con Morelli, si recò a Firenze, dove conobbe gli artisti che frequentavano il Il Consiglio dei Dieci, commissionato dal mecenate napoletano Giovanni Vonwiller, fu esposto con grande successo all’ ...
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Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane [...] ; giunse a Londra il 12 gennaio 1837 in compagnia di Giovanni e Agostino Ruffini e di Angelo Usiglio. Egli intendeva proseguire la approfondirà la cultura letterario-filosofica dell'esule" (E. Morelli). Nel 1839 M. riprese il suo programma politico: ...
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Michele Tagliabracci
Luca Persiutti, figlio di Orfeo e nipote abiatico di Giuliano, nasce a Fano attorno al 1546 e similmente al fratello Ercole adotta il cognome patronimico. L'appartenenza alla famiglia [...] 'O. fosse detto a Roma il «Perosotti».
L'amanuense Giovanni Francesco Cresci afferma che O. fosse già a Roma prima del nella cappella di palazzo Altemps a Roma, in Renato Lefevre, Arnaldo Morelli (a cura di). Musica e musicisti nel Lazio. Roma: Gruppo ...
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RIZZO, Antonio
Giuseppe Fiocco
Scultore operante nella seconda metà del sec. XV. Solo oggi, da quando il Temanza, F. Bartoli e Iacopo Morelli riuscivano a chiarirne la figura, incomincia a imporsi Antonio [...] Passando alle opere più complicate, entriamo con il monumento al doge Niccolò Tron (morto nel 1473) ai Frari, e con quello a Giovanni Emo (morto nel 1483) di cui si conserva l'idea negli acquerelli di I. van Grevenbroeck, e le tre statue principali a ...
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MACCHIAIOLI
Nello Tarchiani
. "Macchiaioli", con allusione al significato popolare di rompicolli capaci d'ogni marioleria, dal critico della Gazzetta del Popolo furono chiamati alcuni pittori che sullo [...] di S. Croce sull'Arno, Vito d'Ancona di Pesaro, Giovanni Fattori di Livorno, Vincenzo Cabianca di Verona, Giuseppe Abbati di del Quattrocento e a dipingere in piena campagna.
L'arrivo di D. Morelli nel 1854, il ritorno l'anno dopo di S. De' Tivoli e ...
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REGA, Filippo
Glittico, nato a Chieti il 20 agosto 1761, morto a Napoli il 17 dicembre 1833. Nel 1776 fu a Roma alunno di Giovanni Lichter. Ritornato dopo 12 anni di studio a Napoli, conobbe lord Hamilton [...] di Ferdinando I e lavorò le monete e le medaglie per Francesco I e Ferdinando II.
Bibl.: C. Prota e V. Morelli, La riforma monetaria del 1804-1805 di Ferdinando IV Borbone, in Numismatico napoletano, 1926, pp. 16-25; E. Origlia, Il laboratorio ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] fama. Un altro dei grandi clinici italiani del tempo fu Giovanni Maria Lancisi, che studiò con criterio diagnostico le malattie del gli allievi di questo insigne clinico vanno citati E. Morelli, clinico tisiatra a Roma che continuò nel campo della ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] Siciliani, allusioni politiche: né diversa è la posizione di A. Ciseri, di F. Podesti, di S. Ussi e neppure di D. Morelli e di F. Faruffini, sebbene questi abbia cercato gamme più intense di colore. Rinnovatore è, invece, G. Carnevali detto il Piccio ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] Manegold di Lautenbach, infine è pienamente svolta da Giovanni di Salisbury. L'abbandono del criterio morale per dal punto di vista giuridico l'unità dello stato.
Bibl.: A. Morelli, Il re, Bologna 1899; E. Crosa, La monarchia nel diritto pubblico ...
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erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, sono per lo più annuali, ma possono essere...