Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Lasso, attivo in Italia e in Germania, e da Giovanni Pierluigi da Palestrina, maestro di cappella a Roma. La , Cesati, pp. 21-32.
D’Achille, Paolo (2008), Dagli Appennini ai Carpazi. I difficili percorsi degli italianismi nel rumeno, in Italianismi ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] a Formicola (Ce, a nord di Capua) si ha già [i ˈtɔrnə a ˈdːiʧə] «torno a dire», cioè «ripeto», a Napoli [ˈramːə A. Mario, al secolo Ermete Giovanni Gaeta (1884-1961); nello stesso vivamente apprezzato anche da ➔ Pier Paolo Pasolini (cfr. Cirese 1997), ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] dell’Accademia della Crusca era stata fatta cessare dal ministro Giovanni Gentile nel 1923, e ad essa era subentrata, a fossero mutati tutti i riferimenti contestuali per l’assetto linguistico d’Italia, tanto che ➔ Pier Paolo Pasolini nel 1964, ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] friulana e di formazione veneziana: Giovanni Francesco Fortunio (➔ grammatica).
I veneti ➔ Pietro Bembo e Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2°, pp. 1515-1546.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di Dante, Petrarca, Boccaccio, in Storia ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] 1612), dimostrano la consapevolezza che i letterati e in genere gli al secolo XVIII, Roma, Bonacci.
D’Achille, Paolo (1994), L’italiano dei semicolti, in Storia Roma, A. Signorelli.
Nencioni, Giovanni (2000), Identità linguistica e identità ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Francesco Petrarca per la poesia e ➔ Giovanni Boccaccio per la prosa. Al terzo sistematico. Oltre al resto, Bembo non amava i crudi latinismi grafici e lessicali di cui la di interventi dello scrittore ➔ Pier Paolo Pasolini che presero l’avvio con ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] si era avvicinato grazie a Paolo Emilio Pavolini, professore di Quanti Italici): "Ionon mi sono battuto perché i rami fossero due o tre invece di uno furono approfonditi in un libro importante di Giovanni Nencioni, uno studioso che da allora ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] la sola licenza elementare al 73,5% presso i laureati.
Se si tiene conto che anche la 16, pp. 255-281.
D’Achille, Paolo (2004), Aspetti variazionali nell’italiano parlato a in Sardegna, Cagliari, CUEC.
Ruffino, Giovanni (2006), L’indialetto ha la ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] (dignità capitolare a Liegi, prevostura di S. Pietro e S. Giovanni pure a Liegi, cancellierato del capitolo cattedrale di Chartres e altri fu determinata dalla decisione di Paolo III di comprenderlo tra i legati cui sarebbe stata affidata la ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] nero fatta incidere da Carlo Magno per Adriano I su testo di Alcuino e oggi a Roma da Carlo il Calvo, quali la Bibbia di S. Paolo f.l.m. a Roma, opera di Ingoberto, e ; Padova, Bibl. Capitolare, Epistolario di Giovanni da Gaibana, c. 66v); 3) ...
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totismo s. m. In senso polemico, la politica e il sistema di potere del politico Giovanni Toti. ◆ In Liguria ormai regna il totismo, un sistema di potere radicatissimo, che va dall’economia alla politica. (Repubblica, 11 dicembre 2020, p. 6...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...