Città dell'Umbria, costruita a 424 m. s. m. (chiesa di S. Francesco) su uno sprone del calcareo M. Subasio (1290 m.), da cui domina un vasto tratto della piana del Chiascio e del Topino. Ha pianta allungata, [...] francescano. E da Gubbio fu chiamato nel 1140 quel maestro Giovanni che diresse i lavori della nuova chiesa di S. Rufino G. Fratini, Storia della Basilica e Convento di San Francesco di A., Prato 1882; P. Sabatier, Vie de S. François d'Assise, Parigi ...
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Popolazione. - Secondo l'ultimo censimento effettuato nell'aprile del 1970, la popolazione cilena ammontava a 8.784.820 ab., ripartiti nelle 25 province in cui è suddiviso amministrativamente il territorio [...] 96,2. Pur rimanendo invariata l'utilizzazione del suolo (colture 6,1%; prati e pascoli 14,8%, foreste 27,3% del territorio nazionale; il resto e ispirato agli appelli di Leone XIII e di Giovanni XXIII, nonché alle teorie di filosofi cattolici quale J ...
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La Borgogna è una provincia storica, i cui confini hanno spesso mutato. La provincia di Borgogna propria è limitata a nord dalla Champagne, a ovest dal Borbonese e dal Nivernese, a sud dal Lionese, a sud-est [...] troncate da profonde valli, che contengono campi e prati.
La Borgogna va debitrice della propria importanza alla parte che morì senza eredi. L'eredità fu pretesa dal re di Francia, Giovanni II il Buono, il quale, benché non avesse maggiori titoli, la ...
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ORVIETO (A. T., 24-25-26 bis)
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Roberto VIGHI
Città dell'Umbria, in provincia di Terni, costruita a 315 m. s. m. sull'ampia (kmq. [...] area coperta da boschi (35,4%: castagneti soprattutto), piccola quella a prati e pascoli (7,5%). Il 0,3% è a colture di cui sono affreschi nel Camposanto di Pisa, in Andrea di Giovanni, che nella chiesa di S. Lodovico e nel duomo terrà ancor ...
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La Bretagna è una penisola lunga 250 km. e larga al massimo 150, la quale si protende tra la Manica e l'Atlantico raggiungendo con le sue estremità le latitudini più occidentali del territorio francese [...] e ne è derivato soprattutto l'estendersi dei prati artificiali e dell'allevamento. Mutamenti assai più notevoli di Guérande (1365) conferì la corona ducale al figlio del Montfort, Giovanni IV (1365-99). La casa di Montfort conservò il ducato per un ...
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TREVISO (A. T., 24-25-26)
Lino BERTAGNOLLI
Luigi COLETTI
Giovanni Battista PICOTTI
Lino BERTAGNOLLI
Città del Veneto, capoluogo della provincia omonimia, a 15 m. s. m., a 45° 40′ di lat. N. e a 12° [...] area maggiore è data alla cerealicoltura (mais e frumento) e ai prati. Importante è anche l'orticoltura. Assai fiorente nel comune è anche il monumento in onore del papa Alessandro VIII di Giovanni Bonazza (1692); affreschi recenti del Seitz e del ...
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Città della Lombardia, posta al limite meridionale delle colline che costituiscono le ultime propaggini delle Prealpi bergamasche, dove queste lambiscono l'alta pianura lombarda. Giace a 45°43′ N. e 9°46′ [...] periodo di pochi mesi, Bergamo si desse in signoria a Giovanni di Boemia, avendo anch'essa seguito l'impulso di molte città a boschi e castagneti; 27% a seminativi; 34% a prati e pascoli permanenti. Nella zona montana ha importanza l'allevamento del ...
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MOLDAVIA (romeno Moldova; A. T., 79-80)
Riccardo RICCARDI
Nicola IORGA
Regione della Romania, compresa tra i Carpazî e il Prut e confinante a nord con la Bucovina, a ovest con la Transilvania, a sud [...] 437.000 suini nel 1927), che dispone di pascoli naturali e di prati artificiali per un complesso di 528.000 ettari (il 14% della superficie dintorni, ai dominî turchi (1538). Nel 1575 sotto Giovanni il Terribile, poi nel 1595 sotto il principe Aarone ...
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Il senso etimologico non dice più nulla del contenuto moderno, attuale della parola; così come il borghese di oggi è altra cosa del burgensis o bourgeois che troviamo mentovati negli atti e diplomi del [...] vita commerciale, li troviamo già insediati stabilmente in città: comprano case, prati, accrescono con i guadagni il giro d'affari. Ben presto, per tanti versi così nuovo come quello di Giovanni Villani, tutto compreso della fortuna e della ...
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(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto [...] , soprattutto a grano; in diminuzione risultano i prati e i pascoli permanenti e le colture boschive, ss.; A. Pontrandolfo, I Lucani, Milano 1982; Lo scavo di S. Giovanni di Ruoti ed il periodo tardoantico in Basilicata (Atti tav. rotonda, Roma 1981 ...
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erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, sono per lo più annuali, ma possono essere...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...