CHIAVELLI, Guido
Pier Luigi Falaschi
Indicato spesso, anche nei documenti ufficiali, come Guido Napolitano, figlio di Alberghetto (II), fu signore di Fabriano.
Lo storico fabrianese Sassi, certamente [...] anni non cessava di sperare che i preziosi servigi resi al Papato gli consentissero un ripristino anno col sotterfugio dello svuotamento delle cisterne. La festività di s. Giovanni venne da allora celebrata, per iniziativa del C., con una grande ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Unico figlio maschio nato dal matrimonio di Malatesta detto Malatesta da Verucchio con Margherita Paltonieri, sua seconda moglie, il M. è completamente [...] il M. fu prescelto per la gestione dei beni più preziosi e degli affetti più cari, essendo stato nominato erede podestà.
Il M. morì negli ultimi giorni di aprile 1326.
Giovanni XXII manifestò le proprie condoglianze con l'invio da Avignone di ...
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CONTARINI, Giovanni
Francesca Cavazzana Romanelli
Figlio di Pietro di Leonardo, nacque a Venezia verso la fine del sec. XIV dal ramo detto di S. Maria Formosa della antica famiglia patrizia. Ignoriamo [...] dover".
Chiedeva infine chesi provvedesse alla sua sepoltura ai Ss. Giovanni e Paolo in modo adeguato alla sua condizione, "con del Civico Museo Correr: Cod. Cicogna, 3781: G. Priuli, Preziosi frutti del Maggior Consiglio, I, c. 175v; Ibid., Cod. ...
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GUICCIARDI, Fabrizio
Marco Folin
Di nobile famiglia reggiana, forse di origini valtellinesi, il G. nacque nel 1662, probabilmente l'8 settembre, a Reggio nell'Emilia, da Orazio e da Laura Bisi. Fu battezzato [...] sulla tessitura e il commercio di sete e altri tessuti preziosi. La filanda, situata nel centro della città, esportava la morte del padre, l'educazione del G. e di suo fratello Giovanni Orazio (di tre anni più giovane) fu seguita dalla madre, che li ...
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GUICCIARDINI, Piero
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel primo decennio del sec. XIV da Ghino di Tuccio; della madre, morta nel 1323, si conosce il solo nome: Telda.
I Guicciardini, di antichissime origini, [...] anche per l'acquisto di armature da giostra o di regali preziosi, ma soprattutto per l'arruolamento di fanti e cavalieri da inviare il re di Napoli Luigi di Taranto, marito di Giovanna I, chiese aiuti militari alla Repubblica fiorentina: quest'ultima ...
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FRANZESI, Albizzo, detto Biccio (Biche)
Antonella Astorri
Secondo dei tre figli del cavaliere Guido, proveniva dal territorio di Figline Valdarno, Comunità sottoposta alla giurisdizione fiorentina e [...] già si era trasferito in Francia dove, con i fratelli Giovanni Paolo e Niccolò, si dedicò all'attività bancaria e alla si impadronirono di una ingente parte del denaro e dei preziosi che erano stati loro affidati.
Dopo aver conseguito eccezionali ...
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DANDOLO, Gabriele
Michael Knapton
Patrizio veneziano, abitante a S. Luca, discendente del doge Enrico il conquistatore di Costantinopoli, nacque nella seconda metà del sec. XIII da Tomaso del fu Enrico.
Non [...] passata nel 1308 sotto il controllo dei Cavalieri di S. Giovanni, serviva da base alle incursioni piratesche contro i commerci e e comperare, a Mikonos e in altre isole, marmi preziosi "in astis vel clapis astarum et mediis columnis albis virgatis ...
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GUICCIARDI, Giovanni Orazio
Marco Folin
Proveniente da una nobile famiglia reggiana forse di origini valtellinesi, il G. nacque a Reggio nell'Emilia nel 1665 da Orazio e da Laura Bisi. Fu battezzato [...] del padre, audace imprenditore e mercante di sete e altri tessuti preziosi, con un vasto raggio d'affari tra Parigi, Lione e le Carrara da Alderano Cibo Malaspina, e sollecitò invece il figlio Giovanni, anch'egli uomo di fiducia del duca d'Este, a ...
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DORIA, Stefano
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, nacque, probabilmente nel feudo avito di Dolceacqua (od. prov. di Imperia), tra il marzo e l'aprile del 1522, terzogenito di Bartolomeo e [...] suo i soldati alienando rendite paterne e impegnando preziosi della dote della seconda moglie, Caterina Del , pp. 279 s., 287, 301, 338, 366), e uno Stefano fu Giovanni (citato sempre dal Ciasca e anche lui erroneamente assimilato al D., in II, ...
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DELLA TOSA, Meliorello
Massimo Tarassi
Figlio di Catalano, nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XII da una delle più ricche e potenti famiglie cittadine. Suo padre, personaggio di spicco nella [...] il D. e suo padre compaiono come creditori del vescovo Giovanni da Velletri, dal quale avevano ricevuto in pegno un appezzamento di fece sfoggio dei propri averi portando con sé a Orvieto preziosi tappeti (secondo un uso comune a tutti quei patrizi ...
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ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...
pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...