GABRICI, Ettore
Marcello Barbanera
Nacque a Napoli il 23 nov. 1868 da Giovanni e da Angiola Malandrini. Dopo aver compiuto gli studi liceali si iscrisse all'Università partenopea dove seguì i corsi [...] come contenuto, pronunciandosi in favore di un'arte tradizionale e realistica: "E non è sinceramente vera l'arte del Segantini, del Sartorio, del Morelli, del Michetti, del Mancini? In questo significato io comprendo l'arte italiana". Il G. ribadì ...
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MARCHESI, Salvatore
Anna Chiara Fontana
Nacque a Parma il 2 febbr. 1852 da Napoleone, calligrafo, e da Giovanna Quarantelli. L'influente figura dello zio paterno, Luigi, affermato pittore paesaggista, [...] i quali Un cortile nel già convento di S. Giovanni della Galleria nazionale di Parma), che mostravano affinità e punti di tangenza con la prima fase della pittura di G. Segantini.
Ritornato a Parma, stringeva rapporti d'amicizia e collaborazione con ...
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BACCARINI, Domenico
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza da Tomaso e da Maddalena Bassi il 16 dic. 1882. Frequentò la Scuola d'Arte e Mestieri diretta dal pittore A. Berti, sotto la cui guida si perfezionò [...] corsi dell'Accademia. Colà strinse amicizia con Raul Dal Molin Ferenzona, Giovanni Costetti e Giuseppe Viner; poco dopo però, nella primavera del , ma anche di moduli preraffaelliti, dell'ultimo Segantini e di Pelizza da Volpedo, nonché del Liberty ...
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Pittore e incisore svizzero (Stampa, Grigioni, 1868 - Glion, Montreux, 1933); studiò a Monaco di Baviera e a Parigi; nel 1893 visitò Roma e Napoli; conosciuto quindi a Maloggia G. Segantini, per molto [...] tempo cercò di seguirne la maniera divisionista. Tra le sue opere migliori sono paesaggi dell'Engadina, ma anche i ritratti, le composizioni (La Lampada, 1912, Zurigo, Kunsthaus), le incisioni (Segantini sul letto di morte) e le illustrazioni. ...
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