GRADENIGO, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque nel sestiere veneziano di Cannaregio, nel 1458, secondogenito del cavaliere Domenico di Giacomo e di Lucrezia di Pantaleone da Veglia, esponente di antica famiglia [...] aver fondato l'abbazia, ma il titolare Giovanni Trevisan, del ramo a S. Maria il G. fu ascoltato più volte, senza peraltro che il Consiglio dei dieci giungesse il G. riferiva che il papa "par habbi paura" di quel frate Martino che si ostinava a ...
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GORDIGIANI
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti. Il capostipite, Antonio (Domenico) nato a Pistoia nella seconda metà del secolo XVIII, intraprese giovanissimo la carriera di cantante, esordendo come [...] a Elisabetta Gafforini in Amore e paura di V. Trento (Ernesto), Che morte del Demidov, rimase senza lavoro, ma il figlio Luigi); pp. 100, 103-105 (per Antonio); pp. 104 s. (per Giovanni Battista); p. 100 (per Sofia Ducloître); G. Dell'Ira, I teatri di ...
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LUDOVICO d'Angiò (Ludovico di Tolosa), santo
Andrè Vauchez
Secondogenito di Carlo d'Angiò, futuro re di Sicilia, e di Maria d'Ungheria, L. nacque a Brignoles nel febbraio del 1274 e trascorse l'infanzia [...] anonimo francescano, che aveva senza dubbio fatto parte della cerchia di L. (l'attribuzione tradizionale a Giovanni d'Orta, attestata da marchio di umiltà, sembra essere motivata soprattutto dalla paura di non poter perseguire la propria salvezza per ...
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PANCIATICHI, Bartolomeo
Giorgio Caravale
PANCIATICHI, Bartolomeo. – Nacque in Francia nel 1507 da una relazione extramatrimoniale del padre, Bartolomeo, legittimata il 29 marzo 1531 dal vescovo Alessandro [...] più grassi stavano in prigione con gran paura et erano esaminati» (Caponetto, 1979, voi supprimiate questa inquisitione a fine che senza causa o colpa sua non habbi ad con il primo capitolo del Vangelo di Giovanni, «In principio erat Verbum…» e ...
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DI GIACOMO, Giovanni Antonio (pseud. Vann'Antò)
Rosa Maria Monastra
Nacque a Ragusa il 24 ag. 1891 da Salvatore e da Carmela Rizza, ultimo di sette figli maschi. La precoce. spiccata inclinazione agli [...] , "devoti" al loro tenente che li tratta come "figliuoli", e la paura può essere esorcizzata fingendo una distrazione ludica ("bambini giochiamo / senza trattenute risa", p. 46) ovvero riducendo quest'esperienza eccezionale entro una dimensione ...
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PAPAFAVA DEI CARRARESI, Francesco
Valeria Mogavero
– Nacque a Padova il 2 gennaio 1864 da Alberto e da Margherita Cittadella Vigodarzere, appartenenti a due delle più antiche, prestigiose e facoltose [...] la direzione di Giovanni Borelli, si M. la Plebe. I socialisti hanno avuto paura. La politica del bilancere, in Il Giornale giolittiana, Firenze 1990, pp. 155 ss.; G. Orsina, Senza chiesa né classe. Il partito radicale nell’età giolittiana, Roma ...
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CIANI, Michele
Eluggero Pii
Nacque a Pienza (Siena) in una famiglia di proprietari terrieri, intorno al 1720. Non si hanno notizie sulla sua giovinezza e sui suoi studi. Il suo nome, preceduto.dal titolo [...] regolata allo stesso modo. La paura dell'empirismo, la sfiducia nelle 1790 egli venne creato consigliere di Stato senza dipartimento; nel febbraio successivo quando Pietro Firenze, con prefazione di Giovanni Fabbroni), una rielaborazione dell ...
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BENVOGLIENTI, Fabio
Nacque a Siena il 19 ott. 1518 da Giovanni Battista. Secondo la testimonianza dell'Ugurgieri, fu giurista come il fratello Girolamo e insegnò nello Studio senese. La notizia tuttavia [...] humana non era suffiziente a dar loro credito senza la divina, e che la paura de le leggi non bastava a domar l' . Arch. di Stato di Siena, Registro battezzati della Pieve di S. Giovanni, 27, c. 45r; Delle lettere di M. Claudio Tolomei libri sette ...
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CATANEI, Vannozza (Giovanna)
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà, nacque a Roma il 13 luglio 1442 da Giacomo, designato in un atto del 1483, con probabile allusione al soprannome, [...] data di nascita del loro primo figlio, Giovanni, poco dopo quell'anno, ma senza fornire alcuna documentazione. La C. dette atto di retrocessione. A questa misura l'aveva indotta la paura di una confisca che tuttavia si dimostrò del tutto infondata. ...
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FOSCHI (de Fuschis), Angelotto
Wolfgang Decker
Nacque nel 1378 a Roma, ma mancano indicazioni sicure sulla sua origine. Al tempo di Bonifacio IX (1389-1404) è documentato un altro Foschi ("de Fuschis") [...] e il re era durata poco, perché Ladislao aveva paura di un possibile accordo di Giovanni con il suo concorrente in Ungheria, Sigismondo di rapace, violento e senza scrupoli, ma anche come "admodum loquax et maledicus", senza rispetto per nessuno; ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...