BRAGADIN, Lorenzo
Paolo Selmi
Figlio di Marco del fu Marin di Piero, la prima notizia finora reperita su di lui si riferisce alla sua spedizione, nel 1405, come ambasciatore presso il duca di Milano [...] 1410 si recò come ambasciatore presso il papa pisano Giovanni XXIII per negoziare una lega tra Venezia, il papa e a Verona per chiedere sussidi in denaro per la guerra contro Sigismondo: e la sua missione ebbe buon esito, riuscì infatti a raccogliere ...
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BARTOLI, Carlo di Angiolino
Giulio Prunai
Nato in, Siena nella prima metà del sec. XIV da nobile famiglia appartenente all'Ordine dei XII, vestì per tempo l'abito ecclesiastico, laureandosi poi in diritto [...] (1409), al pontefice Alessandro V in Bologna (1410), al cardinal legato di Bologna (14Io), a Sigismondo di Lussemburgo (1413, 1431), all'antipapa Giovanni XXIII (1413), al pontefice Martino V (1418, 1423, 1425, 1430), ad Antonio Casini cardinale di ...
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ARRIGUZZI (Ariguzzi), Arduino di Domenico
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Attivo a Bologna, si hanno di lui notizie dal 1482. Come architetto non ebbe una vera originalità e fu un ripetitore di modi altrui [...] 'altare maggiore della chiesa del Baraccano eseguita da Sigismondo Bargellesi. Fu anche scultore in legno: intagliò un , p. 102; F. Malaguzzi Valeri, La chiesa e il convento di S. Giovanni in Monte a Bologna, in Arch. stor. dell'Arte, III(1897), pp. ...
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BETTI, Giovanni Battista
Fabia Borroni
Nacque a Firenze ed operò in questa città (secondo alcuni repertori operò anche a Roma) in un periodo che in genere si crede compreso tra il 1754 e il 1777, ma [...] in tre versioni (sempre dal Poccetti), Cristo incoronato di spine (da dipinto di Sigismondo Betti), l'EfMe del p. Bernardino da Firenze e il Ritratto del poeta Giovanni Manzoli (da invenz. di Luigi Betti). Per la Serie degli uomini i più illustri ...
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ALBERGHETTI, Sigismondo
Giorgio E. Ferrari
Nato a Venezia da Giovanni Battista, si dedicò, nella seconda metà del sec. XVII, alla professione, tradizionale nella sua famiglia, di fonditore di artiglieria [...] al servizio della Repubblica e allo studio della balistica e delle scienze meccaniche. Pubblicò, dapprima, in Venezia un Esame de' bombisti (1685), quindi un Direttore delle projettioni orizzontali: istromento ...
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ALCIATI DELLA MOTTA, Giovanni Paolo
Domenico Sella
Nato a Savigliano (Saluzzo) da nobile famiglia intorno al 1515-20, abbracciò da giovane la carriera delle armi. Venuto a contatto con un gruppo di [...] Provana; ma incontrò molti sospetti sia da parte dei calvinisti polacchi ammoniti da Calvino, sia da parte del re Sigismondo Il. Nel 1563 fu raggiunto dal Gentile e insieme ebbero una controversia con lo Stancaro. Rafforzatasi la reazione calvinista ...
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Domenicano (Firenze 1357 - Buda 1419), figlio di Domenico Banchini. Lettore di teologia a Venezia dal 1388, fu bandito nel 1399 per aver favorito una processione di penitenti "Bianchi", contro il volere [...] nel 1408. Mandato in Boemia per reprimere l'eresia ussita, riusciti vani i tentativi pacifici, invitò l'imperatore Sigismondo a reprimerla con le armi. Teso a un profondo rinnovamento della vita religiosa, fu avversario della cultura umanistica ...
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Architetto, scultore e medaglista (sec. 16º), noto anche col nome di Zuan Padovano. Formatosi nell'ambiente di T. e A. Lombardo, fu operoso tra il 1515 e il 1573 circa nel Veneto, in Germania, in Polonia. [...] Opere di M. si conservano a Venezia e a Padova. Chiamato (1529-30) alla corte di Sigismondo I di Polonia, vi eseguì varie medaglie. Fu pure a Vienna e a Praga. Intorno al 1550 entrò al servizio dell'elettore Maurizio e, con altri italiani, si occupò ...
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Signore di Lodi (secc. 14º-15º); di nobile famiglia guelfa lodigiana, fu acclamato signore alla morte di Gian Galeazzo Visconti (1402). Entrato nella lega antiviscontea, mantenne una sua libertà d'azione [...] permise lunghe tregue con il duca di Milano (1406-10), e perfino momentanee alleanze. Ebbe titolo di conte dall'imperatore Sigismondo (1413). Ripresa la lotta contro il duca di Milano, ne divenne vassallo per ottenere il riscatto del figlio Giacomo ...
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Incisore, medaglista e intagliatore di pietre dure e cristalli (Verona circa 1505 - Cracovia 1565). Fu attivo a Roma e, dopo il 1527, a Venezia; nel 1539 si recò in Polonia, dove lavorò per il re Sigismondo. [...] Come incisore, seguace di M. Raimondi, riprodusse in una tecnica accurata e disinvolta composizioni di Raffaello, del Rosso Fiorentino, di Tiziano e del Parmigianino. Di grande finezza sono i pochi esemplari ...
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