L’uso della musica in modo terapeutico, iatromusica, si basa sulla convinzione che questa arte eserciti sulla natura umana una straordinaria influenza. Nelle prime civiltà la guarigione passava attraverso [...] schiamazzi, ossessi a causa di un ballo chiamato ballo di San Giovanni ovvero di San Vito. Tanto fu lo spavento che in Germania esempio, l’anafora delle parole terra ed Africa dei vv.4-6 e v.9 («Vino, bancarelle, terra arsa e rossa / Terra di sud, ...
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Cosa c’entra Dante Alighieri, il padre della nostra lingua vissuto tra 1265 e 1321, con la persecuzione e lo sterminio dei 6 milioni di ebrei perpetrato da nazisti e fascisti nel XX secolo? C’entra, a [...] contrappasso, che, come hanno scritto Alessandro Niccoli e Giovanni Diurni nell’Enciclopedia dantesca, è «una sublime , / sì che il giudeo di voi tra voi non rida(Par. V. 80-81).Quest'ultimo «cambiamento», sostiene Lucrezi, «dal punto di vista ...
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Luca ZulianiL’accidentato percorso di un dantismo: «bufera»«Giornale di storia della lingua italiana», anno II, fascicolo II, dicembre 2023, pp. 10-42 Docente di Linguistica italiana presso il Dipartimento [...] Leonardo Giustinian, Giovanni Della Casa, Gabriello Chiabrera, Umberto Saba, Eugenio Montale, Giovanni Pascoli, Primo una voce onomatopeica: da *buff, che imita il soffio» (GDLI: s.v.), creata tramite un suffisso -èra che è anomalo per il toscano, ma ...
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Nell’Hymne à la Beauté, Charles Baudelaire s’interroga sull’origine della bellezza, scorgendo in essa una tensione altalenante tra un lato infernale e uno divino, tra uno luminoso e uno oscuro: una ambivalenza [...] qualche secolo fa, per esempio, nella commedia Il Donzello di Giovanni Maria Cecchi: «il bello è bello, / ma più bello, ma quel che piace» (GDLI, s. v. bello). Successivamente in Bernardo Davanzati s. v. dorico, sempre del GDLI: «Bello è quel che ...
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Cinzia GalloVincenzo Consolo lettore di Dante«Revue des études dantesques», 7, 2023, pp. 120-138 Dottore di ricerca in Scienze letterarie e linguistiche, novecentista (Bontempelli, Calvino, Camilleri, [...] del Dossi, attraverso gl’impasti di Giovanni Faldella, mena direttamente all’atroce, sorriso dell’ignoto marinaio, p. 9); «era una rena arida» (Inferno, canto XIV, v. 13).«ricolta»: «ricolta dell’uva» (Nottetempo, casa per casa, pp. 21-22); « ...
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Le parole in viaggio seguono spesso vie non lineari. Più ci allontaniamo dall’orizzonte linguistico europeo, poi, più i viaggi di queste parole si fanno tortuosi e imprevedibili: le parole possono infatti [...] etimologica è stata ricostruita da due grandi studiosi di itinerari delle parole, Giorgio Raimondo Cardona e Giovanni Battista Pellegrini (DI, s.v. Martaban): il punto di partenza della dibattuta storia del termine va individuato nella città indiana ...
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Amici senza nomeNella Vita nuova nessun personaggio maschile ha un nome, ma Dante li lega a sé in virtù di un rapporto di amicizia. Tra essi si distingue il «primo de li miei amici» (V.n., III14), riconoscibile [...] di voler superare con «matera nuova e più nobile che la passata» (V.n., XVII 1). E che dire di Giovanna – l’amata di Cavalcanti – che diviene precorritrice di Beatrice (V.n., XXIV)? Occorre almeno ammettere che Dante si mostra alquanto audace, visto ...
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«Un poeta a modo mio». Qualche appunto sulle revisioni librettistiche di Ghislanzoni per Verdi Quella di librettista dell’Aida di Verdi è probabilmente l’immagine più nota di Antonio Ghislanzoni, [...] suo libretto è Frine (Amore e capriccio), con musica di Giovanni Carpaneto, andata in scena a Genova, presso il Teatro Carlo Felice , in L’operosa dimensione, cit., 173-82.Mengaldo, P. V., Sullo stile dell’epistolario di Verdi, in Verdi 2001, a cura ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] prese il nome, come testimonia la trecentesca Cronica di Giovanni Villani: «a più dispetto de’ Fiorentini [Castruccio] o somma di denaro, specialmente se modesta (vedi Tommaseo/Bellini, s.v. paolo: «Ne ricavai qualche paolo; Pochi paoli. – A ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] il ricordo dell’orig[ine] era già spento» (DELIN, s.v. ghibellino).Oscura risulta probabilmente anche la genesi di tallero (‘moneta d’ dedicazione (johannite, che richiama il nome dell’arciduca Giovanni d’Austria-Lorena [Johann von Österreich, [1782 ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega la figlia Elena (1347), tenendolo però...
GIOVANNI V papa
Giovanni Battista Picotti
Siro, diacono della Chiesa romana e partecipe della legazione mandata nel 680 da papa Agatone al VI concilio ecumenico di Costantinopoli, fu eletto dal clero e dal popolo di Roma a succedere a Benedetto...