Rifiuti
Giovanni Mastino
Viene definito rifiuto qualsiasi oggetto o sostanza derivante da attività umana o da cicli naturali di cui il detentore si disfi o debba disfarsi in base alle norme vigenti. [...] dei metalli; risultano invece di modesta entità il recupero di energia che arriva appena al 4% e la produzione di compost (v. oltre) dalla frazione organica umida. Tuttavia, queste attività sono in netta espansione e si presume che in un breve tempo ...
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BARSANTI, Eugenio (Niccolò)
Gino Arrighi
Nacque a Pietrasanta (Lucca) il 12 ott. 1821, da Giovanni e Angela Francesconi. Studiò presso gli scolopi nel paese natale e sin dai primi anni rivelò subito [...] la realizzazione ed alla individualità del principio informativo della realizzazione stessa, in Annali d. R. Scuola d'ingegneria di Padova, V (1929), 3-4, pp. 103-136; Id., Il motore Barsanti-Matteucci a stantuffi concorrenti del 1861 e l'opera della ...
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Pane
Giovanni Quaglia
Il pane, alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento o di altri cereali, acqua e, generalmente, sale, è uno dei cibi il cui [...] Medioevo e il Rinascimento l'industria panaria riprese tuttavia vigore. Appaiono in quest'epoca anche i primi prodotti di pasticceria (v. dolci) e le prime sofisticazioni della farina con allume di rocca, tanto che la presenza di questa sostanza nei ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] quella delle fiale è distribuita a Treviglio, Sesto S. Giovanni, Milano, Genova, Vicenza, Roma, ecc. La maestranza durante la dominazione musulmana; e poi in Persia nei secoli XVII e XVIII.
V. tavv. LXIII-LXX e tav. a colori.
Bibl.: Per l'antichità: ...
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VERMUT
Giovanni DALMASSO
È uno dei più interessanti e tipici vini di lusso italiani. La vecchia grafia del nome stesso era Vermouth (o Wermouth, o Wermuth). L'origine di questo nome non è sicura; generalmente [...] più comune è però il vermut normale. Un tempo esso era tipicamente di colore ambrato-aranciato carico (V. rosso); oggi è molto usato anche un cosiddetto V. bianco, che ha colore giallo dorato chiaro.
In origine per la preparazione del vermut si usava ...
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VERNACCIA
Giovanni Dalmasso
Sotto questo nome si coltivano in Italia, da parecchi secoli, diversi vitigni. Già Pier de' Crescenzi al principio del sec. XIV parlava di una vernaccia coltivata nel Bolognese. [...] Altre si coltivano nel Piacentino, in Liguria, nel Trentino, in Toscana e in Sardegna. V'è chi pensa che il nome derivi da Vernazza, uno dei paesi delle Cinque Terre (Liguria), ma la cosa appare poco probabile. Non tutti questi vitigni dànno vini di ...
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ZIBIBBO
Giovanni Dalmasso
. Sotto questo nome è coltivato nell'Italia Meridionale e nelle isole uno dei più tipici moscati, noto in generale sotto il nome di Moscato d'Alessandria (o Moscatellone per [...] d'uve da tavola più diffuse nel Bacino Mediterraneo ed è coltivata in Italia certo almeno dal sec. XVI (ne parlano G. V. Soderini, G. B. Porta, F. Cupani, ecc.). Ha bisogno di clima caldo e asciutto e terreni sciolti. Dà grappoli grandi, piuttosto ...
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ZANELLA
Giovanni Treccani
. Tessuto di cotone liscio, usato specialmente per fodere, armatura raso da 5, effetto trama; tecnicamente differisce dal satin soltanto per la direzione dei punti di legatura [...] (v. armatura, IV, p. 412; raso, XXVIII, p. 849).
Un tipo comune di zanella (o di satin) per fodere è così composto: altezza finita cm. 138-140, fili 28 al cm. di water 38 (tit. ingl.), fili 56 al cm. di trama 36 (tit. ingl.). La finitura è la ...
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ZEPHYR
Giovanni Treccani
. Tessuto di cotone a colori, morbido e lucido, per indumenti femminili e per camiceria. È leggiero, con righe e quadri a colori chiari e vivaci. L'armatura (v.) fondamentale [...] è in tela, ma spesso alterata con armature fantasia. Alle righe piatte vengono spesso sostituite righe operate con effetti in rilievo. L'altezza più comune è 80 centimetri; ordito e trama 32 (titolo inglese); ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] uno dei suoi allievi, il maestro d'ascia Giovanni di Zaneto, applicò alcuni dei principî della quinquereme edited by Charles Singer [et al.], Oxford, Clarendon, 1954-1984, 8 v.; v. III: From the Renaissance to the industrial revolution, c. 1500-c. ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...