VERGERIO, Pietro Paolo, il Vecchio
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Capodistria nel 1370, morto a Budapest l'8 luglio 1444.
Fatti i primi studî nella città natale e a Padova, nel 1386 va a Firenze a [...] a Padova, in grande familiarità con il cancelliere Giovanni di Conversino da Ravenna: e là compone tra meno buona a cura di A.C. Pierantoni, in appendice a P. P. V. Seniore, Chieti 1920; del De ingenuis moribus et liberalibus studiis, l'ed. a ...
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VISCONTI-VENOSTA, Giovanni (conosciuto più comunemente sotto l'accorciativo Gino)
Guido Mazzoni
Patriota e letterato, fratello di Emilio (v.), nato a Milano il 4 settembre 1831, ivi morto il 1° ottobre [...] 1904; G. Mazzoni, Rassegne letterarie, Roma 1887, p. 28 segg. (sul Curato d'Orobio); G. Crespi, Le caricature poetiche di G. V.-V., in La lettura, giugno 1913; L. Pullè, A raccolta, Milano 1911, p. 318 segg.; G. Stiavelli, Ricordi d'altri uomini e d ...
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ZALESKI, Bohdan
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Bohatyrka nell'Ucraina il 14 febbraio 1802; morto a Villepreux in Francia il 31 marzo 1886. Nella scuola di Humań, ove trascorse la sua adolescenza, [...] romantico amore per i canti popolari e per il paesaggio ucraino (tutti e tre, assieme al poeta A. Malczewski [v.], saranno poi considerati rappresentanti della "scuola ucraina" del romanticismo polacco) e cominciò a comporre poesie a imitazione delle ...
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GARRONE, Dino
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Novara il 2 marzo 1904, morto a Parigi il 10 dicembre 1931. Dimorò a lungo in Pesaro tornandovi dopo ogni assenza più o meno breve: da Bologna, dove si [...] laureò in lettere con una tesi su Giovanni Verga (pubblicata postuma a cura di L. Russo, Firenze 1941); da Milano, dove R. Bilenchi, Firenze 1938; e quelle minori di U. Tomazzoni e v. Chiocchetti, Rovereto 1938, e di M. Valsecchi, Milano 1943), che ...
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VERCI, Giovanni Battista
Giulio Natali
Poligrafo, nato a Bassano l'8 settembre 1739, morto a Rovigo il 30 ottobre 1795. Ebbe vita romanzesca. Cacciato di casa e diseredato, vestì, nel '55, l'abito talare, [...] di cinquemila nomi d'Italiani, letterati e artisti.
Bibl.: G. B. Baseggio, in De Tipaldo, Biografia d. ital. ill. d. sec. XVIII, V, pp. 83-88; G. J. Ferrazzi, Di Bassano e dei Bassanesi illustri, Bassano 1847; G. Natali, Il Settecento, Milano 1929, p ...
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VITEZ János
Giulio de Miskolczy
Umanista ungherese. Nato verso il 1408 a Sredna, fu dal 1433 notaio della cancelleria regia e segretario dei diversi sovrani succedutisi. Nel 1445 fu nominato vescovo [...] della casa Hunyadi, diresse l'educazione dei figli di Giovanni Hunyadi, Ladislao e Mattia (più tardi re Mattia Corvino il re. Morì cardinale il 9 agosto 1472 a Esztergom.
V. fu il primo cosciente umanista ungherese che introdusse nello stile dei ...
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VILLIFRANCHI, Giovanni
Luigi Fassò
Poeta; della sua vita si hanno scarse notizie. Nacque a Volterra nella seconda metà del sec. XVI, prese gli ordini sacri, e fu segretario di Virginio Orsini duca di [...] di poeta, si ricordano oggi solo come documento del gusto dei suoi tempi, e riprova della fortuna dei grandi modelli cinquecenteschi.
Bibl.: C. Steiner, C. Colombo nella poesia epica ital., Voghera 1891, pp. 65-67; R. S. Maffei, G. V., Catania 1893. ...
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VAVASSEUR, François
Pietro Tacchi Venturi
Umanista francese del secolo di Luigi XIV, nacque a Paray-le-Monial l'8 dicembre 1605. Entrato, sedicenne, tra i gesuiti e compiuti tra essi gli studî, iniziò [...] morte avvenuta il 16 dicembre 1681. Formato alla scuola del Petavio (v. Petau, denis), il V. divenne a sua volta maestro degli umanisti che furono i suoi confratelli Renato Rapin, Giovanni Commire, Giuseppe de Jouvency; senza però che nessuno di essi ...
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VAJDA János (Giovanni)
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, nato il 7 maggio 1827 a Pest, morto a Budapest il 17 gennaio 1897. Ancor giovane si fece attore, poi prese parte alla campagna del 1848-49 [...] giornalista.
Fra i lirici ungheresi rivelatisi dopo il 1848, V. ebbe il talento più originale, caratterizzato da un genio favole di carattere popolare, la letteratura ungherese deve a V. uno dei migliori romanzi poetici, il Találkozások (Incontri ...
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VARGHA Gyula
Eugen KOLTAY KASTNER
Poeta ungherese, nato il 4 novembre 1853 a Káva (comitato Pest), morto il 3 maggio 1929. Studiò diritto a Budapest e quindi entrò come impiegato nell'ufficio statistico, [...] lo stato d'animo dell'Ungheria del dopoguerra. In quanto allo stile e alla forma il V. segue la tradizione della poesia di Giovanni Arany ed anche tale suo tradizionalismo acquistò un significato particolare dopo il crollo dell'internazionalismo. ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...