Cugino (m. 1371) di Giovanni Stefano, gli successe nel 1331. Pose fine alla guerra con l'imperatore Andronico III, ottenendo la restituzione di alcune fortezze. Approfittò quindi della guerra civile sorta [...] a Bisanzio fra GiovanniV e Giovanni Cantacuzeno per occupare territorî a sud del Rodope e lungo il Mar Nero, ma Amedeo VI di Savoia, giunto in aiuto di GiovanniV, gli ritolse quelle conquiste (1366). ...
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Nobile famiglia lucchese, che ebbe parte importante più volte nelle vicende della città, cui diede magistrati e uomini di chiesa. Fra i suoi membri più noti: Giovanni (v.), Bartolomeo, cardinale (v.), [...] Cristoforo, prelato e letterato (1536-1582), vescovo d'Aiaccio; Zembio, letterato (sec. 16º-17º). I G., che hanno lasciato un bel palazzo a Lucca, oggi sede dell'Archivio di stato, si sono estinti nel ...
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Umanista (sec. 14º): ambasciatore e interprete ufficiale dell'imperatore bizantino Giovanni VI Cantacuzeno, poi (1356-57) anche di GiovanniV Paleologo, s'incontrò con F. Petrarca, probabilmente a Verona, [...] nel 1348, e gli promise un codice greco di Omero (forse della sola Iliade) che poté fargli avere solo qualche anno più tardi. Petrarca lo ringraziò con la Fam. XVIII, 2 ...
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Imperatore romano d'Occidente (Ravenna 419 - Roma 455). Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nel 425 succedette a Onorio. Durante il suo regno il dilagare delle popolazioni barbariche raggiunse l'apice, [...] Ezio, l'ultimo grande generale romano, l'odio verso la viltà di V. armò la mano di alcuni congiurati, che lo uccisero.
Vita e solennemente a Roma, dopo che l'effimera usurpazione di Giovanni fu abbattuta da Aspar e Ardabur, generali dell'imperatore ...
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Famiglia genovese, sorta nel 1362 dalla fusione di altre famiglie (Campi, Arangio, Branca, Garibaldi, ecc.), che avevano dal 1349 costituito la maona per l'amministrazione e lo sfruttamento dell'isola [...] insigni, nel mestiere delle armi, come Giovanni Guglielmo Giustiniani Longo (v.), che combatté a Costantinopoli contro i Turchi nel 1453; nella vita ecclesiastica, come Orazio (v.) cardinale di S. Onofrio e bibliotecario di S. Romana Chiesa ...
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VERITÀ, don Giovanni
Mario Menghini
Sacerdote patriota, nato a Modigliana il 18 febbraio 1807, morto ivi il 26 novembre 1885. Figlio di un capitano dell'esercito del Regno Italico, che poi si ascrisse [...] fidata alle Filigare, da dove Garibaldi poté giungere in salvo a Portovenere. Durante il decennio di preparazione don GiovanniV. continuò nell'opera sua patriottica, ospitando spesso emigrati politici. Scoppiata la guerra del 1859, si diede cura di ...
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VITELLESCHI
Giovanni Battista Picotti
. I genealogisti affermano che questa famiglia era un ramo dei Vitelli di Città di Castello, trapiantato agl'inizî del sec. XIV in Foligno e di qui dopo la metà [...] difese nel 1410 Castel S. Angelo contro re Ladislao. I personaggi più celebri della famiglia sono il patriarca Giovanni (v.) e Bartolomeo, nipote suo, vescovo di Corneto e Montefiascone (1438), travolto nella catastrofe dallo zio e privato del ...
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. Antica famiglia castigliana suddivisa già nel sec. XV in varî rami tra cui i due degli Aguilar e dei conti di Cabra. In fiera lotta tra loro ai tempi delle dissensioni intestine di Cordova e ai tempi [...] di Spagna; nel 1569 fu a fianco di don Giovanni d'Austria (v. giovanni d'austria, XVII, p. 225) nella guerra (6 gennaio 1606). Degli almeno sei figli che gli diede donna Giovanna d'Aragona, meritano menzione il primogenito don Luigi (1579-1642), ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] , Le sort de la bulle Unigenitus, Leuven 1992, ad ind.; Storia della Chiesa, a cura di H. Jedin, VII, Milano 1994, ad ind.; GiovanniV di Portogallo (1707-1750) e la cultura romana del suo tempo, a cura di S. Vasco Rocca - G. Borghini, Roma 1995, pp ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] , e su coni costantinopolitani ancora al tempo di GiovanniV (1347-1376) e Manuele II (1391-1425), Saints. Its Rise and Function in Latin Christianity, Chicago 1981, pp. 51-52.
69 Ad es. RIC V/2, p. 80, n. 596.
70 RIC VII, p. 234, nn. 1-3 (Arles). ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...