Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg, figlio del duca Giovanni III di Kleve, che nel 1535 lo nomina Ibidem.
43 Ivi, pp. 94v-95r.
44 Ivi, p. 95r.
45 Ivi, pp. 96r-v.
46 Il passo su Costantino compare anche nell’edizione Vinegia 1544, p. 97r, Vinegia 1553, ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] avrebbe presto attribuito all’Apostata stesso: secondo Giovanni Lido113, sul letto di morte Giuliano avrebbe . von A. Alföldi, Bonn 1972, 75-93, in partic. 88-92; V. Neri, Ammiano Marcellino e l’elezione di Valentiniano, in Rivista di Storia Antica ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] l'aria di beltà stelle cadenti ...» (strofe 12-13, 19).
In un curioso madrigale, che è un quadretto di genere, di Giovanni Andrea Rovetti v'è un putto che «brilla in vista» al veder ruzzare con un ghiro un cane. In un sonetto di Antonino Galeani, la ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] ancora diffusa (e riproposta in funzione controriformista) alla fine del XVI secolo, quando Sisto V fece restaurare ed erigere in Piazza S. Giovanni in Laterano il famoso obelisco di origine alessandrina, sul cui basamento è ancora possibile leggere ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] intellettualmente più vicino, anche se mai conosciuto di persona, Giovanni Valeri «lungi che sia una novità, essa è la più edizione, dopo altri sedici anni, aumentata dei due importanti libri V e VI), la apprezzarono non tanto per le tesi sostenute, ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] M. Curio: Novellino, LXI [qui alle pp. 846-7]; Mon., II, v, 21; Conv., IV, V, 13; Purg., Xx, 25-7) i simboli di una società civile che allo spirito: di cui sono esempi ovvii il battistero di San Giovanni e San Miniato al Monte. Anche qui, ci pare, ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] audaci: i russi I. E. Repin (La processione nel governatorato di Kursk, 1880-1883) e V. I. Surikov (La boiarda Morosova, 1887); il polacco J. Matejko (Giovanni Sobieski sotto le mura di Vienna), ecc. In Italia - di analoga ispirazione - si ricordino ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] capitata ad un altro allievo pisano di Grandi, quel Giovanni Alberto De Soria che, nel 1732, era stato messo 1981) con il titolo: L'episteme stilistica di Lazzaro Spallanzani.
15 V. Riccati, Dialogo dove ne' congressi di più giornate delle forze ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] Regno di Ungheria, che fa da baluardo a est contro i tartari (v. in particolare Chronica majora, 1872-1883, 4, pp. 106-107), , a cura di C.A. Garufi, ibid., VII, 2, 1936-1938.
Giovanni di Winterthur, Chronica, a cura di F. Baetghen, in M.G.H., ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] dalla Terrasanta, fra la caduta di Damietta del 30 agosto 1221 (vv. 29-31) e la partenza di Giovanni di Brienne (che il trovatore raccomanda a Dio: v. 13) da Gerusalemme all'inizio di maggio del 1222. Il tema della 'canzone di ritorno', con il saluto ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...