Romanziere e storico, nato a Napoli nel 1806, morto ivi il 4 gennaio 1888. Fu, negli anni giovanili, esule dal regno di Napoli, in Toscana, in Francia e in Inghilterra; fu deputato del sesto collegio di [...] traversie del poeta, e il dispetto perché da alcune lettere di questo, date alla luce qualche tempo prima, la verità emergeva diversa, gli dettarono recriminazioni meschine e ingiuste togliendo valore alla sua testimonianza.
Altre sue opere sono: un ...
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Nacque a Crema dalla nobile famiglia Carioni verso il 1460, e fattosi domenicano nel 1519 fu nel convento di S. Corona a Vicenza direttore spirituale di S. Gaetano Thiene, che nel 1523 fondava in Roma [...] rinascita religiosa e morale. Esse erano la Via dell'aperta verità, lo Specchio interiore, la Vittoria di se stesso e Lutero, fra Battista sembrava inclinare al semipelagianismo di Giovanni Cassiano ch'egli stesso elogiava, e pelagiani addirittura ...
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Gesuita, nato a Venezia il 2 novembre 1735, ordinato prete il 7 febbraio 1769. Attese con plauso alla predicazione: la fama di dottrina e di zelo acquistatasi, indusse Pio VI, il 29 marzo 1789, a nominarlo [...] notte del 7 maggio il vescovo fu imprigionato nel forte di San Felice. Là egli poté dare l'assoluzione ad Augusto Verità e a Francesco Emilei, condannati a morte e privati di ogni conforto religioso. Ristabilito l'ordine fu restituito a libertà; ma ...
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Poeta francese, nato a Limoges verso il 1508, morto a Parigi nel 1588. Andato giovanissimo nella capitale, vi insegnò latino e greco con tanto successo che Francesco I lo nominò precettore dei suoi paggi [...] . Nel 1544 Lazzaro di Baïf lo volle istitutore del figlio Giovanni Antonio, che insieme col Ronsard seguì il maestro nel Collège in greco, in latino, in francese: questi ultimi, in verità, assai mediocri e tutti occasionali. Ma egli fu soprattutto un ...
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Scultore fiammingo della fine del sec. XIV. Probabilmente era l'autore delle due pale d'altare in legno scolpito e policromo, che Filippo l'Ardito, duca di Borgogna, avendole vedute l'una nella chiesa [...] fiamminga. Le sculture dell'altra pala rappresentano la Decollazione di S. Giovanni Battista, il Martirio di S. Caterina e di S. Barbara loro figure hanno doti di eleganza, di sentimento e di verità, che non si trovano sempre in consimili sculture di ...
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Storiografo, morto verso il 1212 a Lubecca. Crebbe sotto la guida di Enrico, futuro vescovo di quella città e già maestro in Hildesheim e in Brunswick, visse la maggior parte della sua vita a Lubecca, [...] dove fu il primo abate del convento di San Giovanni. In età avanzata scrisse la sua cronaca (1171-1209), la quale continua la Chronica 'impero, l'Italia, le crociate. Sommamente rispettoso della verità, volge le sue simpatie più verso i Guelfi che ...
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Nato nel 1845, da antica famiglia francese trasferitasi in Polonia nel secolo XVII, B. de C. studiò dapprima a Varsavia; fu poi, per molti anni, all'estero, prese la laurea a Lipsia, e dal 1875 insegnò [...] Dialektologie und Ethnographie, Pietroburgo 1895). Nella vita privata e politica B. de C. fu un paladino impavido della verità, ciò che gli valse amici sinceri e allievi devoti, ma anche non pochi avversarî e persino persecuzioni (nel 1913 ...
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Filosofo, nato a Carmagnola nel 1818, professore dal 1847 di storia della filosofia all'università di Torino, e morto in questa città il 14 ottobre 1876. Punto di partenza della sua speculazione, che si [...] del suo intellettualismo, e l'attività ineffabile della "ragione" o della fede, che sola poteva attingere le verità soprasensibili. Il B. cercò di unificare questa dualità col ritrovare come essenziale nella conoscenza il carattere della mediazione ...
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GÜNDERODE, Karoline von
Giovanni A. AIfero
Poetessa romantica tedesca, nata da nobile famiglia l'11 febbraio 1780 a Karlsruhe, morta presso Winkel il 26 luglio 1806. Delicata e soave figura di fanciulla [...] , alla sua stessa vita e vicenda romantica e alla celebrazione che di lei fece Bettina Brentano, intrecciando fantasia e verità, nel romanzo epistolare Die Günderode, 1840.
I suoi scritti consistono nei volumi di versi, pubblicati sotto lo pseudonimo ...
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ZANIBERTI, Filippo
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Brescia nel 1585, morto a Venezia nel 1636. Ancor fanciullo fu condotto a Venezia dal padre, che lo mise alla bottega di Sante Peranda, presso il [...] palazzo) la tela raffigurante il convito del doge Giovanni Cornaro, opera di un manierismo tradizionale ma con ., tanto apprezzato dai contemporanei, è la tela raffigurante la Verità scoperta dalla Giustizia e dal Tempo, nella sala della Quarantia ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...