Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] , oltre a s. Tommaso, s. Anselmo d’Aosta e Giovanni Duns Scoto.
Il r. nella filosofia moderna
Nella filosofia moderna il nel 1912 indica come decisivo il fine ‘interno’ di verità), sino a esiti integralmente non figurativi (Manifesto del realismo ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] e di insegnamento, e richiamare programmaticamente l’attenzione sul tema della verità, che era e sarebbe rimasto centrale nel suo magistero. Nel 1981 è stato nominato da Giovanni Paolo II prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] insegnamento a Parigi alla scuola di S. Genoveffa dove ebbe scolari Giovanni di Salisbury e Arnaldo da Brescia, ma contro di lui si dati rivelati - oggetto di fede - è quella stessa verità che fonda il lavoro razionale-filosofico: di qui la continuità ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] a condurre al Concilio di Ferrara l'imperatore Giovanni VIII Paleologo. Con la sua attività instancabile seppe platonica) per indicare la natura della conoscenza umana che partecipa della verità solo per alterità, rinviando cioè a essa come a ciò ...
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Trinità Nella teologia cattolica, mistero riguardante l’intima costituzione di Dio; enunciato con la frase «un Dio unico in tre persone»: afferma un’unica natura o essenza della divinità, la quale sussiste [...] ’invio finale degli Apostoli. Ma nel Vangelo di s. Giovanni, che fin dai primi versetti presenta Gesù come l’incarnazione consolatore, che io invierò a voi dal Padre, lo Spirito di verità, che procede dal Padre, Egli renderà testimonianza su di me» ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] Vespasiano. Circa l’autore dell’A., si chiama egli stesso Giovanni e fu presto identificato con l’autore del quarto Vangelo; dell’autore di interpretare lo spirito dell’antico, esprimendo verità già implicite nei testi sacri: l’apocalittista, ansioso ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] influenzato, oltre che da Eckhart, dallo pseudo Dionigi e da Giovanni Scoto Eriugena: l'Uno Dio come "nulla eterno", la Il Büchlein der Wahrheit, dialogo tra il discepolo e la verità sull'educazione alla vita interiore, svolge un'ampia polemica contro ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] (pubbl. solo nel 1721).
Vita
Suo padre, ser Giovanni, procuratore dell'arcivescovado, era fiorentino, ma la famiglia oriunda un'opera accurata nella documentazione, ispirata all'amore della verità e al senso della realtà: notevole l'indipendenza di ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] tempo sdentato», 1983, 1985, 1990); L. de Winter, con De (ver)wording van de jongere Dürer («La (de)generazione del giovane D.», 1978 le notevoli vetrate si ricordano D. e W. Crabeth (S. Giovanni a Gouda) e per il tardo manierismo C. Cornelisz e J. ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] in dipinti e sculture in mano a santi o committenti (dal mosaico di Giovanni VII con il m. dell’oratorio nelle grotte Vaticane, dell’8° quantificatori sono applicati sulle corrispondenti funzioni di verità e di quantificazione, mentre le variabili ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...