FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] , che porta a distinguere, nella formulazione tridentina, un nocciolo "fattuale", il fatto eucaristico, di cui si asserisce la verità ma anche il rigoroso carattere di mistero, e un apparato concettuale-linguistico, nei cui termini era usualmente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] tutta la vita dello Stato nazionale – da Spaventa a Giovanni Gentile, che ne ripubblica gli articoli, settant’anni dopo, o al dubbio. Dovrebbero ricordarsi che, se il cammino verso la verità non si poté, una volta, arrestare con la tortura e col ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] «fondazione di una Weltanschauung materialistica con ambizione di verità oggettiva e di liberazione umana» (Cosmacini 2005, diretta – tesi suffragata dallo stesso Lombroso e poi da Giovanni Gentile. Quanto al lavoro teorico di Lombroso, Moleschott ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] qui, infatti, il B. fu preso con sé dal cardinale Giovanni Salviati come "guida e duce degli studi suoi", rimanendo al da promuovere la dottrina dello stagirita a regola unica di ogni verità e d'ogni solido ragionamento, dal momento che il filosofo ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] giunto anche sulla famiglia, di certo non nobile: il padre Giovanni proveniva da Sassuno nei pressi di Monterenzio (Bo); ebbe un e vana erudizione. Il savio è perciò portatore di verità, estraneo alla pratica simulatrice e dissimulatrice su cui il ...
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PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] Ugo Benzi da Siena, già suoi colleghi a Padova, licenziò alcuni allievi tra cui Giovanni «de Peratis» da Cremona (Piana, 1963, vol. I, doc. 10, . Questa convinzione della superiorità delle verità della matematica contrastava la spiegazione dei ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] , prescindendo da ogni rapporto di esso con la verità, per trattare lo stesso del puro conoscere come principio marzo 1914 (G. Tarantino); G. Gentile, Lettera a D. J., in Giovanni Gentile. La vita e il pensiero, a cura della Fondazione G. Gentile ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] non è un certo compiuto sistema che un giorno fu scoperto da Giovanni Gentile, ma è un'apertura di pensiero verso la vita e l tra i soggetti empirici, nei quali veniva riconosciuta la verità e l'immediatezza del soggetto assoluto. Entrava così, ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] , come indagine razionale, come tale da condurre alla vera virtù, la quale altro non è che amore del sapere e della verità per se stessa. L'esigenza razionalistica nel B. tendeva ad accentuarsi; il problema del contrasto tra fede e ragione, presente ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] lo più divulgativo, prive però dì risonanza significativa.
Giovanni Canna, suo compagno di studi a Torino (poi ragione umana si è fatta forte assai da discovrire ella stessa le verità che si riferiscono alla vita pratica" e non ha più bisogno della ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...