CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] da Augusto Campana, contiene postille del Monti (e di Giovanni Gherardini) aspramente polemiche; cfr. anche la lettera del Monti ": iscrizione eloquente, ma esagerata sia rispetto alla verità storica sia all'effettiva stima che il Giordani aveva ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] per arrabbiarsi, la scuola instilla l’idea di una “doppia verità linguistica” (la forma corretta è egli, anche se parlando si difficoltà grammaticali, Roma, A. Signorelli.
Nencioni, Giovanni (2000), Identità linguistica e identità nazionale, in Id ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] comprende come le lingue in cui si espongono le verità di fede abbiano assunto una funzione essenziale nella storia dell’elocutione di Demetrio Falereo, Venezia, Bernardo Giunta e Giovanni Battista Ciotti.
Passavanti, Iacopo (1856), Lo specchio della ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] questa di ritrovarsi insieme spesso a virtuosamente rallegrarci. E in verità mi pare cosa poco convenevole ch’huomini, come voi siete Crusca sul Vocabolario della lingua italiana presentata da Giovanni Nencioni. Nel 1965, sotto la presidenza di ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] (39) E quindi una biblioteca non è uno strumento per distribuire la verità, ma per ritardarne l’apparizione? (Eco, Il nome della rosa, p d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1964), Commedia delle ninfe fiorentine, a cura di A ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] nella frase e, talvolta, influenzando il valore di verità dell’enunciato: per es., i bambini mangiano i gelati coincide con uno fonologico: per es., la mamma di Giovanni in la mamma di Giovanni andrà a Roma a trovare Paolo.
Al vertice della struttura ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] non è interpretata come doppia negazione equivalente a un’affermazione di verità, come in logica. In italiano la presenza o assenza di negazione comprende il complemento alla sua destra:
(11) b. Giovanni è andato a Nizza non per lavoro: ci è andato in ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] soprattutto nelle Americhe e in Australia). Si trattò per la verità di un’emigrazione fondamentalmente dialettofona, e per di più, fenomeno (e tra le primissime) è nel poemetto Italy di Giovanni ➔ Pascoli, non a caso «sacro all’Italia raminga», ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] Giorgio già cadavere, pioveva a dirotto sulla sua verità di Fulvia, cancellandola per sempre (Fenoglio, Una questione , Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] o tramandata in forma scritta, che enuncia una verità ricavata dall’esperienza e presentata come conferma di a ➔ Baldassarre Castiglione, ad ➔ Alessandro Manzoni, a ➔ Giovanni Verga.
Una netta contrapposizione tra proverbio dotto e proverbio popolare ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...