MARAZZOLI, Marco
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Parma nel 1619, morto a Roma il 26 gennaio 1662. Allievo di Gregorio Allegri, il 23 maggio 1637 fu nominato cantore (tenore) della cappella pontificia [...] p. 785; R. Rolland, Histoire de l'Opéra en Europe avant Lully et Scarlatti, nuova ed., Parigi 1931; H. Prunières, L'Opéra italien en France avant Lully, Parigi 1913; Galvani (Giovanni Salvioli), I teatri musicali di Venezia nel sec. XVII, Milano s.a. ...
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Nato a Sutri (Roma) intorno al 1517, discendente forse dalla famiglia dei conti dell'Anguillara (v.), attese in Roma allo studio del diritto e vi conseguì il grado accademico, di cui non pare in seguito [...] IV, i (1891), fascicoli 19-20; V. Rossi, Nuovi documenti su G. A. dell'A., in Giorn. stor. della letterat. ital., XVIII (1891), p. 435; F. Beneducci, Una traduzione bizzarra, in Scampoli critici, Oneglia 1899, pp. 35-41; G. Mancini, in Archivio stor ...
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GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] oltre a opere di autori cristiani: Eusebio, Cirillo, Giovanni Crisostomo. Ma la fretta del lavorare per esosa avidità ), pp. 123-42; R. Sabbadini, in Giorn. stor. d. letter. ital., XVIII (1891), pp. 230-41; R. Cessi, in Arch. stor. per la Sicilia ...
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Nato a Roma nel 1582, uno dei cinque figli del milanese Costantino del fu Allegro (senza cognome), cocchiere della nobile famiglia senese dei Patrizi, la quale già aveva il suo palazzo di faccia alla chiesa [...] Poiché G. Bernardino Nanino conviveva col fratello maggiore Giovanni, è assai verosimile che Gregorio A. abbia avuto dell'Aquila; S. Celani, I cantori della Cappella Pontificia nei secoli XVI-XVIII, in Rivista mus. italiana, 1907, p. 782; A. Cametti, ...
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Amico nacque a Bologna nel 1474. Suo padre, Giovanni Antonio, fu, come lui, pittore, ma non si conoscono opere sue, e pittori furono i suoi fratelli Leonello e Guido. Apprese gli elementi dell'arte dal [...] , Central Italian Painters, New York 1908, p. 163; A. Venturi, Storia dell'arte it., VII, III, Milano 1914; C. Ricci, Gli Aspertini, in L'Arte, XVIII (1915), pp. 81-119; L. Frati, Di Amico Aspertini: nuove notizie, in L'Arte, XXI (1917), pp. 84-88. ...
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ZANETTI, Antonio Maria
Giulio Carlo Argan
Scrittore d'arte. Nacque a Venezia il 1° gennaio 1706, vi morì nel 1778. Fu lungamente, e fino alla morte, conservatore della Biblioteca di S. Marco. Varî furono [...] Quattrocento, con la personalità dominante di Giovanni Bellini e quella laterale, ma acutamente pubblicato poi nel 1818.
Bibl.: G. A. Moschini, Della letteratura veneziana del sec. XVIII, III, Venezia 1806, p. 55; M. Pittaluga, in L'Arte, XXI (1918 ...
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Avventuriero e poeta, il più famoso autore italiano di "drammi lacrimosi". Nato a Livorno nel 1743, dopo aver gettato la veste di abate per quella di sottotenente nel reggimento Clerici al servizio dell'Austria, [...] , Livorno 1867, p. 271 e segg.; E. Masi, G. De G. e i drammi lacrimosi, in Sulla storia del Teatro ital. nel sec. XVIII, Firenze 1891; id., G. De G. o il segreto d'un cuor sensibile, in Studî e ritratti, Bologna 1881; G. Natali, Il Settecento ...
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Commediografo, poeta ed erudito, nato a Roma il 12 marzo 1754, morto ivi il 27 marzo 1827. Studiò diritto e, figlio d'un banchiere, attese per qualche tempo all'azienda paterna, pur senza tralasciare i [...] Vercelli 1790); pubblicò anche la Vita del Cav. Giovanni Pikler (Roma 1792) e di Angelica Kauffmann (Firenze dal 1750 al 1830, Roma 1885; G. Carducci, Poeti erotici del sec. XVIII (nella Prefazione, Firenze 1868; e in Opere, XIX); G. De Dominicis, I ...
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Matematico, astronomo e teorico di musica nato in Padova tra il 1370 e il 1380. Si laureò in medicina a Padova nel 1399. Fu allievo di Biagio Pelacani da Parma e di Iacopo della Torre da Forlì. Chiamato [...] entro l'ottava. Commentatore della dottrina di Giovanni de Muris, i suoi scritti musicali hanno de' B., in Bull. di Boncompagni, XII, Roma 1879, con appendice, ibid., XVIII, 1885, p. 405, con una completa bibliografia; Baralli Torri, Il trattato di P ...
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Pittore attivo nell'inizio del Cinquecento, a Bologna, al seguito del Costa. Gli sono attribuiti due affreschi in S. Cecilia a Bologna (1506 circa), S. Cecilia davanti al prefetto e S. Cecilia e S. Valeriano [...] forse aggiungervi la pala d'altare nel coro di S. Giovanni in Monte a Bologna (1501). Tra le opere di questo R. Offner, La Vergine che adora il Bambino, del C., in L'Arte, XVIII (1915), p. 226 segg.; F. Filippini, Ercole da Ferrara ed Ercole da ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
anti-chiesa
(anti-Chiesa, Antichiesa), s. f. Comunità ecclesiastica che si contrappone alla Chiesa universalmente riconosciuta. ◆ «le Chiese, con i loro messaggi in pietra scolpita e i loro affreschi, diventano [...] macchine da guerra da...