Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia. Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712), fu il capostipite della famiglia e il suo più illustre componente. [...] e a Bologna, ove, dal 1650, insegnò astronomia in quella università. Quivi osservò i pianeti Marte, Venere e Giove, facendo importanti scoperte; costruì la meridiana di S. Petronio, ebbe parte nella sistemazione idraulica delle acque padane nella ...
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Astronomo olandese (Sneek 1872 - Leida 1934); fu all'osservatorio del Capo di Buona Speranza (1897-99), prof. di astronomia all'univ. di Leida (dal 1908) e direttore (dal 1918) di quell'osservatorio, che [...] egli riorganizzò, dotandolo di una stazione australe presso l'Union Observatory a Johannesburg. Studiò il moto dei satelliti di Giove e la rotazione del Sole. È ricordato soprattutto per le sue ricerche su questioni di relatività generale: a lui è ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] .
32 Cfr. Lact., inst. I 10,10 e 11,3; I 12,10; I 13,1 e 5; I 14,11-12; V 5,9, ove Giove è definito «propemodum parricida»; il fondamentale V 6,1-12. Su violenza e sangue connessi geneticamente alla divinizzazione del potere politico, cfr. I 18,6-17 ...
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Vulcano
Emanuele Lelli
Il dio del fuoco e dei vulcani
In Grecia, Efesto è il dio della metallurgia, sposo di Afrodite o di una delle Cariti (le romane Grazie), creatore di armi straordinarie e di splendidi [...] versione che si legge nell’Iliade di Omero Efesto è figlio della coppia divina Era (la romana Giunone) e Zeus (Giove), ma un’altra tradizione lo fa nascere dalla sovrana celeste senza intervento maschile. La dea, però, disgustata dal brutto aspetto ...
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Fiume dell’Umbria (40 km); nasce sul fianco orientale della piana spoletina ai piedi del Monte Campello da un gruppo di copiose sorgenti che formano un pittoresco laghetto. Attraversa obliquamente la valle [...] presso Bevagna nel torrente Timia, affluente del Topino.
Al dio C. (lat. Clitumnus), personificazione del fiume identificata con Giove, fu dagli antichi Umbri dedicato un bosco e un tempio, che aveva un oracolo annesso. Il tempietto ora esistente ...
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Astronomo e matematico statunitense (New York 1838 - West Nyack 1914), fece parte (1861-1900) dell'ufficio di calcoli del Nautical Almanac, occupandosi di astronomia e meccanica celeste. Notevoli le sue [...] ricerche sul moto di un sistema di punti materiali sotto l'azione della gravitazione, sul moto della Luna, sulle perturbazioni planetarie, sul moto dei pianeti Giove e Saturno. Dal 1913 socio straniero dei Lincei. ...
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. È il riapparire di un astro che era occultato da un altro; in contrapposto all'"immersione" che è la scomparsa di quello dietro il disco di questo. Di particolare interesse sono in astronomia l'emersione [...] e l'immersione di stelle rispetto al disco lunare e i fenomeni anologhi dei satelliti di Giove rispetto al disco del loro pianeta principale. Gl'istanti dell'immersione ed emersione d'una stella rispetto al disco della Luna hanno importanza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le osservazioni astronomiche condotte da Galilei con il telescopio svelano nuovi fenomeni [...] competa a tutti; perché un moto che solamente si scorgesse, v.g., nella Luna, e che non avesse che far niente con Venere o con Giove né con altre stelle, non potrebbe in veruna maniera esser della Terra, né di altri che della Luna. Ora, ci è un moto ...
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becco
Federigo Tollemache
Ricorre due volte nel Purgatorio e due nel Paradiso. In senso proprio, in Pg XXXII 44 Beato se', grifon, che non discindi / col becco d'esto legno dolce al gusto. Nei due passi [...] seguenti si tratta del b. dell'aquila mistica, formata dalle anime dei principi giusti nel cielo di Giove: Pd XX 29 Fecesi voce quivi, e quindi uscissi / per lo suo becco in forma di parole; XX 44 Dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, / colui che ...
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Quadripartito
È il titolo dell'opera di Tolomeo, Quadripartitus, ricordata in Cv II XIII 21 esso Marte, [sì come dice Tolomeo nel Quadripartito], dissecca e arde le cose.
L'integrazione - accolta da [...] , poi dalla Simonelli, ma assente nella '21 - è giustificata dalla frase del § 25 Tolomeo dice, ne lo allegato libro, che Giove ecc., dove Busnelli-Vandelli osservano: " è assai duro ad ammettere che in un medesimo capitolo Dante abbia dimenticato di ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...