BALBI, Domenico
Nicola De Blasi
Nacque a Venezia, ove svolse la propria attività letteraria nella seconda metà del sec. XVII. Nelle prefazioni ai suoi scritti, per giustificare certi scrupoli d'indole [...] , e va classificato piuttosto fra le tragicommedie per il suo intrigo serioso (il cui prologo è recitato addirittura da Gíove), mentre le risultanze comiche, con meccanismo assai superficiale, si fondano sulla balbuzie del servo Gibbino. Precedono il ...
Leggi Tutto
carco (sost.)
Emilio Pasquini
Al pari dell'aggettivo omofono e del verbo corrispondente, non trova impiego in prosa e neppure alternativa nella forma intera.
In senso proprio, " peso ", " soma ", " fardello [...] 84, nella contemplazione dall'alto dei Gemelli del lito / nel qual si fece Europa dolce carco, cioè " amabile peso " per Giove, che la rapì trasformandosi in toro; mentre in Pg XXXII 26 il benedetto carco mosso dal grifone è il carro (allegoricamente ...
Leggi Tutto
tonare
Alessandro Niccoli
Nella III singol. indic. pres., di solito tona, una volta tuona; sempre in rima, con un'eccezione.
L'uso del verbo con il valore proprio è attestato in similitudini suggerite [...] compare in costruzione personale con l'accezione di " produrre un tuono ": If XXXI 45 li orribili giganti, cui minaccia / Giove del cielo ancora quando tuona; Pd XXIII 99 parrebbe nube che squarciata tona, ben chiarito dalla chiosa del Buti: " tuono ...
Leggi Tutto
scegliere
Guido Favati
Il verbo figura solo nella Commedia. Indica un atto di preferenza, che si compie guidati da un determinato criterio. Così Matelda appare a D. sul prato del Paradiso terrestre [...] cuna fida l'isola di Creta, e in essa una grotta del monte Ida, la dea Rea (If XIV 100), quando volle sottrarre Giove alla sorte degli altri figli avuti da Saturno, che per non essere detronizzato da uno di loro li aveva mangiati appena venuti alla ...
Leggi Tutto
Prodotto alimentare ottenuto generalmente attraverso l’impiego di zucchero o di miele o, nel caso dei prodotti destinati a un’alimentazione particolare, di edulcoranti alternativi.
Le categorie merceologiche [...] i d. avevano un significato simbolico e augurale: ne è un esempio il rito della confarreatio, in cui gli sposi offrivano a Giove Capitolino un d. di farro, usanza in qualche modo sopravvissuta ancor oggi nel tradizionale d. di nozze. Allo stesso modo ...
Leggi Tutto
(lat. Cumae) Antica città della Campania presso il Mar Tirreno, lungo la Via Domiziana a N del Lago del Fusaro. Colonia euboica, fu fondata alla fine dell’8° sec. a.C. Vittoriosa contro i Dauni, gli Aurunci [...] fu chiusa l’acropoli. Qui rimangono resti del tempio di Apollo nella terrazza inferiore e, sulla cima, di un tempio attribuito a Giove (o a Demetra), adattato poi a basilica cristiana (5°-6° sec. d.C.). Ai piedi della rocca si apre una galleria ...
Leggi Tutto
GERONE (‛Ιέρων, dor. ‛Ιάρων) I
Gaetano Mario Columba
Signore di Siracusa, secondogenito di Dinomene. Quando suo fratello Gelone si trasferì a Siracusa, G. fu lasciato al governo di Gela. Combatté sotto [...] onori che spettavano ai "fondatori". Egli pose a governare la nuova città il figlio Dinomene. Il protettore di Etna fu Giove Etneo, a cui venne alzata una statua, che secondo ogni probabilità è quella raffigurata in un magnifico tetradramma, di cui ...
Leggi Tutto
Il primo giorno del mese nel calendario romano, da cui prese il nome il calendario stesso. Non esistevano nel calendario greco, e fu perciò che i Romani a indicare il rinvio indefinito di un'impresa o [...] (v. calendario, p. 397).
Il dì delle calende era in modo particolare dedicato a Giunone, come le idi erano sacre a Giove. Così alle calende di febbraio si celebrava la feria di Giunone Sospita, il cui culto era originario da Lanuvio; quelle di marzo ...
Leggi Tutto
GIUTURNA (Iuturna)
Giulio Giannelli
Una delle divinità latine delle fonti e sorgenti, il cui culto si era fissato, già in tempo molto antico, a una sorgente nel territorio di Lavinio e fu poi trasferito [...] contro gl'incendî. Nella elaborazione poetica, Giuturna apparisce come sorella di Turno (Virgilio) e Ovidio narrava di suoi amori con Giove, mentre tardi mitografi la facevano moglie di Giano e madre di Fonto.
Bibl.: L. Preller e H. Jordan, Römische ...
Leggi Tutto
SINODICO (gr. συνοδικός da σύνοδος "assemblea, riunione", e anche "congiunzione di astri")
Pio Luigi Emanuelli
Termine astronomico che si dà alle rivoluzioni dei pianeti relativamente alla loro congiunzione [...] rivoluzione sinodica dei varî pianeti del sistema solare, espressa in giorni medî: Mercurio: 115,88; Venere: 583,92; Marte: 779,94, Giove: 398,88; Saturno: 378,09; Urano: 369,66; Nettuno: 367,49.
2. Si dice mese sinodico l'intervallo di tempo che ...
Leggi Tutto
giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...