lupo mannaro
Domenico Russo
Un mostro di altri tempi
Personaggio di antichissime origini, il lupo mannaro ha alimentato per secoli credenze e superstizioni popolari ed è entrato nelle opere di poeti [...] del Peloponneso centrale, in Grecia. Una leggenda molto antica fa di Licaone un re buono e saggio, cambiato in lupo da Giove per aver fatto un sacrificio umano. Una leggenda successiva, invece, dice che Licaone e i suoi 50 figli furono tanto crudeli ...
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CALONIMO (Calonymos, Kalonymos), Davide
Juliana Hill Cotton
Nacque a Bari verso il 1439 dal "maestro" Iacopo Meir, di una antica famiglia ebrea che si tramandava di padre in figlio una ricca tradizione [...] alcune imposte.
Nel 1464 il C. scrisse i suoi due primi trattati astrologici, riguardanti il millennio secondo la congiunzione di Giove e di Saturno; il più breve fu indirizzato a Ferrante I forse nella speranza di ottenere una maggiore libertà per ...
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BRACARA
J. M. Bairrão Oleiro
Città dei Bracari, che abitavano a N del Durius (Douro), nella Gallaecia meridionale; fu un centro importante durante il dominio romano. B. Augusta fu capitale del conventus [...] , come quelle dedicate ad Asklepios e ad Igea, ai Lares Viales, al Genius Macelli, a Nabiae, al Deo Sancto Evento, a Giove, a Iside (da una sacerdotessa del culto di Roma e di Augusto); quella dedicata a un sacerdote dello stesso culto dal conventus ...
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dea (dia)
Beatrice Guidi
Nel senso proprio di " divinità " femminile della mitologia classica, in Vn XXV 9 Iuno, cioè una dea nemica de li Troiani, parloe ad Eolo, segnore de li venti; in Cv IV XII 7 [...] come Plato... e faceano loro grandissimi templi: sì come a Giuno, la quale dissero dea di potenza [la Simonelli legge a Giove, lo quale dissono deo di potenza] ... a Pallade... dea di sapienza ... a Cerere... dea de la biada.
Sempre per trasposizione ...
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Pasquazi, Silvio
Critico letterario, nato a Roma nel 1919; professore di letteratura italiana nell'università di Perugia.
Gli studi danteschi del P. si sono svolti secondo una coerente linea interpretativa [...] Scuola " 27 (1968); Sette chiose dantesche, in " Giorn. Ital. di Filol. " XXII 2 (1970); L'Aquila del cielo di Giove, ibid. XXIII 3 (1971); Il Canto dell'avventura anagogica, in " L'Alighieri " XIII (1972); Aggiornamenti di critica dantesca, Firenze ...
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Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu a Venezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] ; Fiera del Poggio a Cajano e La pulce (1709, Firenze, Uffizi); serie dei Sacramenti (1712, Dresda, Gemäldegal.); Giove tra i Coribanti (1728-29, Stoccarda, Staatsgal.); Comunione di s. Stanislao Kostka (Ferrara, chiesa del Gesù). Eccellente incisore ...
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Meteoriti litoidi (aeroliti) caratterizzate dalla presenza di granuli metallici e condrule, concrezioni sferoidali costituite essenzialmente di silicati, principalmente olivina e pirosseni. Una classe [...] sarebbero concentrate; tale disgregazione sarebbe stata indotta dall’aumento delle collisioni originate dalla destabilizzazione delle orbite degli stessi planetesimi, prodotta a sua volta dall’azione gravitazionale del pianeta Giove appena formato. ...
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LOTTI, Antonio
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato probabilmente a Venezia (secondo alcuni a Hannover) circa il 1667, morto a Venezia il 5 gennaio 1740. Il padre, Matteo, era maestro della [...] (1716) cui J. J. Fuchs aggiunse una ouverture e A. Caldara intermezzi di carattere giocoso. Le tre opere date a Dresda: Giove in Argo (1717), Ascanio ossia Gli odii delusi dal sangue (1718) e Teofane (1719), sono da considerarsi tra le migliori, con ...
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Architetto argivo, noto da una citazione di Pausania (II, 17, 3), come costruttore del tempio più recente di Era ad Argo. La costruzione del tempio dovette avvenire dopo il 423 a. C. (anno della distruzione [...] ad altri templi dell'Argolide e del Peloponneso. Pausania accenna ai soggetti rappresentati nelle sculture: nascita di Giove, Gigantomachia, preparativi per la guerra e presa di Troia, senza permetterci di stabilirne la distribuzione fra metope ...
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Scultore, nato a Bologna nel 1615, ivi morto nel 1682. Egli dimorò lungamente a Roma, e vi fu allievo dell'Algardi, ma le sue opere rimasero ben lontane dalle qualità del maestro, per quanto mosse negli [...] le due statue di Ercole e Giunone poste sulla balaustrata del palazzo ducale; negli anni seguenti compiva le altre due raffiguranti Giove e Nettuno: le opere più povere e stanche di tutta la sua attività.
Bibl.: G. Campori, Gli artisti italiani e ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...