SAMUS (Samus)
P. Moreno
Scultore renano, figlio di Venicarius, del I sec. d. C. Ha firmato con il fratello Severus la colonna di Giove a Magonza (65 d. C.): Samus et Severus Venicarii filii sculpserunt [...] (C.I.L., xiii, 118o6; v. vol. ii, fig. 1014).
L'iscrizione si riferisce evidentemente alla decorazione a rilievo sul doppio dado di base e sui cinque rocchi della colonna: la statua di bronzo dorato posta ...
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TINIA (Tin, Tina)
G. Camporeale
Denominazione, attestata soltanto nelle fonti etrusche, della divinità suprema del pantheon etrusco, che per alcuni caratteri cultuali, religiosi, iconografici si avvicina [...] di Cortona: A. Neppi Modona, Cortona etrusca e romana, tav. xx a) e che sembra appartenere ad una iconografia italica (v. anche giove).
Bibl.: Opere d'insieme con l'elenco dei monumenti e dei passi degli autori: G. Wissowa, in Roscher, II, 1899-94, c ...
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PIANETI (πλανητὰ [ἄστρα], πλανώμενοι [ἀστέρες], πλάνητες, πλανῆται, planetae, errantes stellae, ecc.)
H. G. Gundel
Sono corpi celesti che nel loro aspetto esterno sono simili alle stelle fisse e come [...] 8, a volte di 16 raggi (cfr. vol. iv, p. 1072, fig. 1268; vol. ii, p. 750, fig. 999). Su graffiti di età seleucidica, Giove (Vat., 7847) e Mercurio (AO 6448) sono resi con una stella di otto raggi. Anche in Egitto determinate immagini di Horus sono ...
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BATRACHOS (Βάτραχος, Batrăchus)
G. Carettoni
Artista greco della Laconia, vissuto nel II sec. a. C.; con il suo conterraneo Sauras lavorò in Roma alla decorazione dei templi di Giove e di Giunone Regina [...] nel portico d'Ottavia, fatti costruire (o ricostruire) nel 147 a. C. da Q. Cecilio Metello (Plin., Nat. hist., xxxvi, 42). Sono questi i primi edifici romani in marmo; greco sarebbe stato, secondo Vitruvio ...
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APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος)
L. Guerrini
9°. - Scultore greco, che, secondo la testimonianza di Chalcidius, nel commento al Timeo di Platone (p. 440, ed. Meurs) avrebbe eseguito la statua crisoelefantina [...] di Giove per il tempio capitolino. Alcuni hanno riferito la statua alla ricostruzione sillana del Capitolium, altri a quella di Domiziano dell' 82 d. C. Dubbia rimane l'identificazione di questo scultore con l'omonimo Apollonios 6°.
Bibl: W. Amelung, ...
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VULCA
M. Pallottino
Coroplasta etrusco di Veio. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 157), che cita Varrone, fu chiamato a Roma e incaricato dal re Tarquinio Prisco di modellare per il tempio capitolino, [...] della sua storicità.
Il problema della sua cronologia si intreccia con quello della data della costruzione del tempio di Giove Capitolino, che la tradizione attribuisce a Tarquinio Prisco e a Tarquinio il Superbo, ma più concretamente a questo ultimo ...
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PROPAGO
W. Köhler
Personificazione della propagazione, il cui concetto fu dai Romani trasferito sovente alle persone e agli stati.
Secondo Cicerone la propagatio nominis (Tusc., i, 29) assicura l'immortalità. [...] Apuleio chiama Giove il propagator per eccellenza. Solo sotto Caracalla e Alessandro Severo compare sulle monete la propago imperii; entrambi gli imperatori tendono la mano alle loro consorti, come suggello della loro unione, manca Giunone, ...
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SUMMANO (Summanus)
G. Bermond Montanari
Divinità romana, venuta secondo Plinio (Nat. hist., ii, 138) dall'Etruria. L'etimologia del nome è incerta e non spiegabile col latino. Incerto ed oscuro è anche [...] ha favorito l'attribuzione a questo dio della folgore notturna, in contrapposto a Giove, cui erano attribuiti i fulmini diurni.
A Roma era effigiato sul fastigio del tempio di Giove Ottimo Massimo, ma dopo il 278 a. C., essendo stata la sua statua ...
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THEMATISMOS (ϑενατισμός)
S. Ferri
Nel testo vitruviano è tradotto con statio (i, 2, 5); significa il "modo di esistere o stare di un tempio, in concordanza col tipo di divinità cui è dedicato". Così [...] a Giove Folgore, al Cielo, al Sole, alla Luna convengono templi ipetrali, a Minerva, Marte, Ercole templi dorici, a Venere, Flora, Proserpina, Ninfe, templi corinzî; e cosi via.
Bibl.: S. Ferri, Vitruvio, Roma 1960, p. 58 ss. ...
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DAMON (Δάμ[ω]ν)
L. Guerrini
Supposto incisore di gemme, di origine greca, di epoca incerta. Il suo nome, in forma genitiva, appare su una corniola ora a Firenze, dove è raffigurata la testa di Giove [...] Serapide ai cui lati stanno la Luna e il Sole. Nel Corpus (n. 7176), si vorrebbero ricondurre a D. anche i nomi degli incisori Admon, Allion, Dallion come varianti dello stesso nome, ma ciò non ha alcun ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...