CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] nudo. Ammesso in Arcadia, sempre per interessamento del Cancellieri, nell'88, vi conobbe V. Monti; le amicizie familiari gli giovarono anche per entrare in contatto con vari ambienti aristocratici e culturali romani; conobbe e frequentò i Borghese, A ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] , dei grandi cataclismi e delle trasformazioni sulla crosta terrestre. Ugualmente, alle congiunzioni dei pianeti superiori (Saturno, Giove, Marte) va attribuita l'origine prima dei contagi, attraverso perturbazioni nella sfera dell'elemento aereo e ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] dall'avventuriero Carlo Ivanoff e quindi dovette in fretta partirsene per Roma, ove rivide dopo tanto tempo il fratello Giov. Battista, anche lui pittore come Francesco, e fece conoscenza col suo maestro Raffaello Mengs e con l'archeologo Giovanni ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] 1495). L'unico esemplare giunto fino a noi e conservato a Monaco fu riconosciuto autentico da Augusto Campana e lo Zottoli se ne giovò per il testo della sua edizione nel 1937 (v. bibliogr., Appendice II, II, pp. 767-774). Nello stesso 1495 apparve a ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] qualche punto ("Ma che puote a Fortuna esser disdetto, -ch'a nostre cose allenta e stringe il morso?... Adunque il tanto lamentar che giova? -a che di pianto pur bagnar le gote? -se pur convien che lei ci guidi e mova, - se mortal forza contr'a lei ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] realtà tutta come un perenne fluire e perdersi di immagini, di affetti, di ideali, su cui si leva la poesia: "muor Giove e l'inno del poeta resta". E se, facendo sua l'idea goethiana di "classico", celebrò il perdurare nel cambiamento, l'immutabilità ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...