Astronomo tedesco naturalizzato britannico (Hannover 1738 - Slough 1822). Dal 1755 in Inghilterra, si occupò inizialmente di musica, ma coltivò sempre gli studi di astronomia: scoprì il pianeta Urano (1781) [...] le nebulose e gli ammassi stellari, mostrò l'esistenza di stelle doppie, scoprì la radiazione infrarossa, individuò alcune lune di Giove e Urano e giunse a un primo modello del sistema solare costituente la Via Lattea.
Vita e attività
Seguì il padre ...
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(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] dei pianeti del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole. È noto fin dall’antichità, essendo (insieme a Mercurio, Venere, Giove e Saturno) uno dei 5 pianeti visibili a occhio nudo. Per dimensioni, si colloca al settimo posto fra i pianeti: il ...
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Astronomo (Bratislava 1754 - Parigi 1832); ufficiale nell'esercito austriaco, fu chiamato (1783) dal duca Ernesto II di Sassonia a dirigere l'Osservatorio di Gotha. Intorno al 1800 fu, insieme a J. H. [...] il "pianeta mancante", che, secondo la legge di Titius e Bode, avrebbe dovuto trovarsi fra le orbite di Marte e di Giove. Successivamente (1815) fu chiamato a Napoli dal re G. Murat perché vi dirigesse l'Osservatorio di Capodimonte, posto che egli ...
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Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l’oggetto celeste più vicino, è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole.
Caratteristiche generali
La L. è, dopo il Sole, [...] dimensioni, essa si colloca al quinto posto fra i satelliti del Sistema solare: sono più grandi della L. soltanto 3 satelliti di Giove (Ganimede, Callisto e Io) e un satellite di Saturno (Titano). Il suo diametro medio misura 3476 km, cioè ∼27/100 di ...
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(gr. Λήδα)
Mitologia
Figlia di Testio, re d’Etolia, e di Euritemide; sposò Tindareo, re di Sparta, ed ebbe i figli Timandra, Clitemestra e Filonoe; da Zeus, unitosi a lei sotto forma di cigno, concepì [...] nacquero Polluce ed Elena; l’altro figlio Castore è per alcuni mitografi figlio di Zeus e di L., per altri è figlio di Tindareo.
Astronomia
Uno degli 8 satelliti più esterni di Giove, scoperto nel 1974 da C. Kowal. Ha un diametro di appena 15 km. ...
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(gr. ᾿Αμάλϑεια)
Mitologia
Nome di ninfa naiade, figlia di Oceano e sorella di Acheloo. Ebbe cura di Zeus bambino quando la madre lo sottrasse a Crono e lo fece allattare da una capra. In altre versioni [...] poi fra le stelle; un suo corno, rottosi, fu riempito dalla ninfa A. con fiori e frutta (cornucopia) e donato a Zeus. astronomia
Il satellite più vicino di Giove, scoperto per quinto da E.E. Barnard nel 1892. Grandezza stellare 13,0; distanza da ...
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(gr. Πασιϕάη)
Mitologia
Mitica moglie di Minosse re di Creta, figlia di Elio e di Perseide, e sorella di Perses, di Eeta, re di Colchide, e della maga Circe. Presa da folle amore per un toro e congiuntasi [...] . Il mito fu narrato nella tragedia perduta di Euripide I Cretesi.
Astronomia
Uno dei quattro satelliti più esterni di Giove (il penultimo in ordine di distanza), caratterizzati da un moto di rivoluzione retrogrado. Fu scoperto nel 1908 da P ...
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Astronomo (Aarhus 1644 - Copenaghen 1710). Discepolo a Parigi di J. Picard, ritornato in patria nel 1681 fu prof. (fino al 1705) di matematica all'univ. di Copenaghen e direttore della specola fondata [...] della luce, in base alla determinazione dei diversi ritardi che subisce l'osservazione delle eclissi del satellite più interno di Giove secondo la distanza variabile del pianeta dalla Terra. Il valore di tale velocità ottenuto da R. fu di 227.000 ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] 50 M⊙. Rimane ancora largamente inesplorato il dominio di masse tra quella delle stelle più leggere (0,1 M⊙) e quella di Giove (0,001 M⊙). Infatti la massa di un ipotetico corpo in queste due decadi non è sufficiente a innescare le reazioni nucleari ...
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Nel periodo 1927-47 numerosi sono stati i progressi dell'astrofisica sia nel campo dei mezzi strumentali, sia in quello delle osservazioni e scoperte, e tecnico.
Per la fisica solare, che ha assunto notevole [...] Marte, a mezzogiorno arriva a 20° C, mentre scende molto sotto lo zero al levare e al tramonto del sole. Molto freddi sono Giove e Saturno e quindi è difficile la misura della loro temperatura, dell'ordine di −150° C; per i pianeti più esterni non si ...
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giovamento
giovaménto s. m. [dal lat. tardo iuvamentum, der. di iuvare «giovare»]. – L’atto, il fatto di giovare; e più comunem., utilità, beneficio, vantaggio che si ottiene da qualche rimedio: dare, recare, ottenere, trarre, trovare g.;...
giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî che giovano poco; a nulla mi è giovato...