GRYPHIUS, Andreas
Vittoria Gabriolo Buonanno
Poeta tedesco, nato l'11 ottobre 1616 a Glogau (Slesia), ivi morto il 16 luglio 1664. Ebbe giovinezza rattristata dalla perdita dei genitori, dalle miserie [...] fin dalla prima giovinezza, comprende sonetti, odi, Lieder, epicedî, epitalamî, epigrammi e poesie satiriche a imitazione di Giovenale, basterebbe a farlo annoverare tra i maggiori poeti della scuola di Slesia. La fonte principale dell'ispirazione ...
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SCANELLA (Scannella), Agostino
Aldo Onorato
SCANELLA (Scannella), Agostino. – Nacque a Bologna, verso la fine degli anni Venti del Quattrocento, in una famiglia probabilmente di modeste condizioni economiche, [...] a Castel della Pieve e Cento solo in compagnia di Poggi, soggiorno durante il quale ebbe l’opportunità di leggere non solo Giovenale, Terenzio e Ovidio ma anche le Institutiones.
Fatto ritorno a Bologna tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre ...
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Deci
Manlio Pastore Stocchi
I tre membri di una stessa famiglia romana - padre, - figlio e nipote - che in circostanze diverse salvarono la patria in pericolo votando solennemente sé stessi e l'esercito [...] , ed è spesso arduo decidere se accogliessero fra loro anche il terzo, storicamente più incerto, personaggio: cfr. per esempio Giovenale Sat. VIII 254 ss., XIV 238-240, e anche Virgilio Aen. VI 824-825 " Quin Decios Drusosque procul... / adspice ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] famoso nel mondo delle lettere, esso è quello di un oscuro poeta dell'età Flavia, autore di una Teseide e di cui Giovenale (Sat. 1, 2, 111, 203-211) descrisse l'estrema miseria.
La madre Geraldina morì nel dare alla luce il fratello Pietro Antonio ...
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PIATTO (fr. assiette, plat; sp. plato; ted. Teller; ingl. plate, dish)
Gaetano BALLARDINI
Comunemente è il vaso dove si mangiano le pietanze (nella forma plurale la voce comprende anche la scodella, [...] Cicerone, I err., 6), distinti, però, dalla patera o tazza, di uso religioso, in diminutivo patella (v. patera).
Giovenale (Sat., IV, 132) deride Vitellio, consigliandolo a farsi seguire anche in campo dai figuli, perché possano fabbricare sul posto ...
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BARBERINI, Francesco
E. Bassan
Cardinale della Curia romana, nato a Firenze il 23 settembre 1597 e morto a Roma il 10 dicembre 1679, figura di rilievo nel panorama politico e culturale del Seicento, [...] , 1924, pp. 1-65: 3; O. Pollak, Die Kunsttätigkeit unter Urban VIII, 2 voll., Wien-Augsburg-Köln 1928-1931; G.B. Giovenale, Il Battistero Lateranense, Roma 1929, p. 106; L. De Bruyne, L'antica serie di ritratti papali della basilica di S. Paolo fuori ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] tipi di F. Pinzi, editore Bernardino Resina, nel 1492 (IGI, 4887); nello stesso anno G. Tacuino stampò il commento a Giovenale, unitamente a quelli di D. Calderini e L. Valla (IGI, 5597); il Commentariolus in Rhetoricam ad Herennium fu stampato da S ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] Sat., ix, 145-146) se avesse solo la speranza che la Fortuna volesse toglierlo dalla miseria. III e il II sec. d. C. (Giovenale scrive dal 100 al 130 d. C.) sono l'epoca forse non tanto di maggior moda della toreutica, poiché l'amore per il vasellame ...
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ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] Mart., xi, 59; xi, 37, Iuv., i, 26) e dei moralisti (cfr. Seneca, Nat. quaest., vii, 37; Quint., xi, 3, 142); Giovenale (loc. cit.) deride l'uso degli anelli estivi più leggeri di quelli invernali.
L'a. doveva eseguire anelli di diversi metalli (oro ...
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AGENO, Federico
Laura Chiodi Cianfarani
Nacque a Terni il 20 febbr. 1885 e si laureò in lettere all'università di Firenze. Destinato nel 1910, in seguito a concorso, alla Biblioteca universitaria di [...] , (Firenze 1920); la Vita di Giulio Agricola di Tacito (Firenze 1921); l'Ercole furioso di Seneca (Padova 1925); Le Satire di Giovenale (Padova 1932).
Morì a Roma il 30 nov. 1934.
Bibl.: E. Apolloni, F. A., in Accademie e Biblioteche d'Italia, IX ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...