PORTANTINA
Luigia Mlaria Tosi
. Il suo uso è molto antico: secondo Cicerone e Giovenale risalirebbe ai re di Bitinia. Nelìa forma più antica, usata dai Greci e dai Romani, detta lectica (da lectus), [...] era costituita da una specie di barella coperta di materassi e cuscini per potervisi adagiare, portata, per mezzo di cinghie, dagli schiavi (come appare da una terracotta del Museo di Napoli).
In questa, ...
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statua
Il vocabolo appare quattro volte nel Convivio, sempre in senso proprio.
Partendo da un luogo di Giovenale (Sat. VIII 53-55), liberamente rielaborato (Da te a la statua fatta in memoria del tuo [...] antico non ha dissimilitudine altra, se non che la sua testa è di marmo, e la tua vive, IV XXIX 5), D. esprime il suo dissenso dal poeta latino, ché la statua di marmo, di legno e di metallo, rimasta per ...
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Poeta epico latino (sec. 1º d. C.) del tempo di Nerone e dei Flavî; ricordato da Tacito e Giovenale e lodato da Quintiliano come "vigoroso e poetico ingegno", delle sue opere non rimane nulla. ...
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esclamare
Il verbo è usato due volte nel Convivio: in IV XXIX 4 A la prima questione risponde Giovenale ne l'ottava satira, quando comincia quasi esclamando...; in II II 5 E quasi esclamando... dirizzai [...] la voce mia in quella parte onde procedeva la vittoria del nuovo pensiero... e cominciai a dire:
‛ Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete ', in cui sembra usato nel senso di " proclamare, affermare, dire ...
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Filologo e archeologo (Kiel 1813 - Gottinga 1869); prof. nelle univ. di Greifswald, Lipsia, Bonn e Berlino. Curò edizioni di classici (Persio, Giovenale, Cicerone, ecc.) e illustrò le Tabulae Iliacae; [...] come archeologo è noto per l'Arx Athenarum a Pausania descripta (1860) e soprattutto per la Beschreibung der Vasensammlung zu München (1854). Fu anche musicologo e autore di una fondamentale biografia ...
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nano
. Ricorre nel senso proprio, come sostantivo, in Cv IV XXIX 4 Questo non è altro che chiamare lo nano gigante, esplicita traduzione da Giovenale: " nanum... Atlanta vocamus " (VIII 32). ...
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satiro
La parola è usata nel senso di " poeta satirico " o meglio " poeta autore di satire ", in Cv IV XXIX 4, a proposito di Giovenale, e in If IV 89 come epiteto caratterizzante di Orazio (v. la voce [...] ORAZIO per la complessa questione relativa a una così limitata denominazione del poeta latino) ...
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RACCHIA, Paolo Romualdo
Piero Del Negro
RACCHIA, Paolo Romualdo. – Nacque il 7 febbraio 1792 a Bene (oggi Bene Vagienna), nel Cuneese, da Claudio Giovenale e da Cristina Ellena.
Nel 1804 era allievo [...] del Liceo di Torino. Si arruolò pochi anni più tardi in Marina con l’intenzione di partecipare alla spedizione che avrebbe dovuto soccorrere l’isola di Giava minacciata dagli inglesi, tuttavia in seguito ...
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Poeta tedesco (Pischkowitz, Slesia, 1767 - Johannisberg 1842). Pubblicò in riviste e almanacchi numerose poesie, che ristampò in raccolte (Gedichte, 1790; Einhundert Epigramme, 1828). Tradusse dal latino [...] Ausonio, Giovenale, Claudiano, Sannazzaro. ...
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DEL CACCIA, Giovanni
Giulia Barone
Nacque in Orvieto da Matteo probabilmente intorno al 1265-70; la dimora della sua famiglia sorgeva nel quartiere di S. Giovenale. Entrò nell'Ordine dei frati predicatori, [...] e fu inviato a studiare "in naturis" a Pistoia nel 1288-89. Assegnato al convento di Tivoli nel 1305, pare abbia trascorso l'ultima parte della sua vita - a partire almeno dal 1311 - nel convento della ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...