marmo
Bruna Cordati Martinelli
Due occorrenze in Cv IV XXIX 5; è la polemica contro coloro che credono alla nobiltà della propria stirpe, e la citazione da Giovenale (Sat. VIII 68 ss.) Da te a la statua [...] fatta in memoria del tuo antico non ha dissimilitudine altra, se non che la sua testa è di marmo, e la tua vive, è corretta da D., il quale sostiene che la differenza è più grande, perché la statua genera ...
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. Nato ad Apamea in Siria, visse a Roma sotto l'impero di Traiano (98-117 d. C.) ed ebbe, come si rileva dalle Satire di Giovenale (VI, XII, XIV), grandissima fama, specialmente quale chirurgo. Fu uno [...] degli Eclettici. I suoi scritti sono conservati soltanto in pochi frammenti raccolti nei libri di Oribasio. Degne di nota sono le sue descrizioni della cancrena e le indicazioni prognostiche delle ferite ...
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Poeta satirico inglese (Tetbury, Gloucestershire, 1653 - presso Nottingham 1683); dapprima maestro di scuola, poi precettore, in seguito cappellano del duca di Kingston. Per le sue satire ebbe a modello [...] Giovenale. Scrisse una ironica Satire against Virtue (1679), ma la sua opera maggiore sono le Four satires upon the Jesuits (in 4 libri, 1681), scritte sotto l'impulso del panico prodotto dalla congiura di T. Oates. Nonostante l'elogio tributatogli ...
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MONTEMARTE, Reginaldo
Pierantonio Piatti
MONTEMARTE, Reginaldo (Nallo). – Figlio di maestro Lotto, Nallo, o Naldo, nacque a Orvieto nell’ultimo quarto del Duecento, nel territorio della parrocchia di [...] San Giovenale.
Una tradizione tardiva, accreditata attraverso la silloge storica seicentesca del domenicano Teodoro Valle, ritiene che Reginaldo appartenesse alla nobile schiatta dei Montemarte e, in virtù di ciò, fosse inserito nel sacro lignaggio ...
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Poeta e cronista spagnolo (Barbastro 1562 - Saragozza 1631), fratello di Lupercio, che accompagnò in Italia al seguito del viceré di Napoli, conte di Lemos. Scrisse epistole morali per cui ebbe a modello [...] Giovenale, e inoltre canzoni, sonetti, epigrammi, pubblicati dal nipote Gabriel in Rimas con le poesie del fratello (1634). Seguace, ma non pedissequo imitatore, dei classici, attento alla forma e alla purezza del linguaggio, fu contrario al ...
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Nacque nel 1543 o 1544; entrò nella Compagnia di Gesù a 15 anni, nel 1559, e fu dapprima nel collegio di Palermo, a fianco dello zio, padre Giovenale; poi, dall'ottobre 1560, nel collegio romano, donde [...] passò successivamente ad Amelia e a Macerata, per tornare, nel settembre 1563, a Roma. Nell'estate del 1565, venne inviato in Francia, prima a Billom, poi a Parigi, ad insegnar retorica; tornato in Italia ...
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Critico e filologo italiano (Paduli 1901 - Roma 1966); prof. univ. dal 1942, insegnò dal 1950 letteratura latina nell'univ. di Roma. Tra le sue opere: Petronio, 1936; La questione petroniana, 1948; Cato [...] Maior, 1949; Giovenale, 1950; L'ultimo Catullo, 1957; alla scuola è dedicato, fra l'altro, il vol. Pertinenze e impertinenze. Prima serie, 1960. Fondò e diresse il Giornale italiano di filologia. ...
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PATRIZI PICCOLOMINI, Agostino
Nelly Mahmoud Helmy
– Nacque a Siena intorno al 1435 dal notaio ser Aloisius Patrizi, come si ricava da una nota di possesso apposta da Agostino in un codice di Giovenale [...] (Biblioteca apostolica Vaticana, Chigi, H.VII.234) e da lui acquistato nel 1456. La nota costituisce anche il primo avvenimento databile della vita di Patrizi, a quella data già ben avviato agli studia ...
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BIDELLI, Giulio
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Fiorì verso la metà del sec. XVI questo oscuro letterato, che dalla bottega di libraio, a Siena, era in rapporto amichevole con scrittori di notevole rinomanza, quali l'Aretino e [...] Latino Giovenale, e che, forse per ragioni prevalentemente commerciali, realizzò una fortunata attività di centonista petrarchesco. È da credere che tale opera fosse vivamente sollecitata dalla richiesta dei rimatori petrarchisti (che potevano ...
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Tipografo parmense (sec. 15º), attivo a Treviso, ove stampò circa 30 opere, dalla Summa theologiae di s. Tommaso (1476) alla Historia de Paris et Vienna (1482). La sua stampa più notevole è quella della [...] traduzione italiana di Giovenale (1480). Fu anche associato con Giovanni d'Assia e Hermann Liechtenstein. ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...