Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] strettamente legati al commento di grammatici della tarda antichità (Donato, Prisciano, Foca, Eutiche) e di scrittori latini (Giovenale, Prudenzio, Sedulio e Disticha Catonis). Di notevole importanza il suo commento al De nuptiis di Marciano Capella ...
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SERVIO
Gino Funaioli
. Filologo latino, che visse fra il sec. IV e il sec. V, e fiorì probabilmente già fin dal cominciare del sec. V. Da sé egli si chiama una volta Servius Honoratus, se l'operetta [...] variazione di Maurus. L'attività letteraria e didattica di S., da cui derivano ai codici, agli scoliasti di Orazio e Giovenale e ai grammatici le intitolazioni di Servius magister o grammaticus, si esplicò a Roma, di dovunque egli fosse o venisse, e ...
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OLDHAM, John
Ernest de Sélincourt
Poeta satirico inglese, nato il 9 agosto 1653 a Tetbury (Gloucestershire), morto il 9 dicembre 1683 presso Nottingham. Figlio d'un ministro dissidente, fu educato a [...] , in seguito cappellano del duca di Kingston. Di temperamento altero e sarcastico, i suoi scritti principali, evidentemente modellati su Giovenale, mancano di rilievo nelle loro accuse, tetre ed esagerate. La sua satira maggiore, sui gesuiti (4 libri ...
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JOUVANCY, Joseph de (latinizzato in Iuvencius)
Giuseppe Castellani
Latinista ed erudito, nato a Parigi il 14 settembre 1643, morto a Roma il 29 maggio 1719. A sedici anni entrò fra i gesuiti. Fu professore [...] -latinus (1681) e al trattato pedagogico De ratione discendi et docendi (1691), le edizioni dei varî poeti latini (Giovenale, Persio, Terenzio, Orazio, Marziale, Ovidio), espurgate per la gioventù e accresciute di traduzioni e note, procurarono al de ...
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Tipografo e fonditore di caratteri (Wolverley 1706 - Birmingham 1775). Si dedicò dapprima alle arti figurative; intraprese poi nel 1750, a Birmingham, la fabbricazione di torchi, d'inchiostri, e soprattutto [...] 1758 al 1766 fu tipografo dell'univ. di Cambridge per la stampa di classici (tra gli altri, ammirati sono Milton, 1758; Giovenale e Persio, 1761; Orazio, 1762). Celebre il suo Ariosto (1773) detto "di Birmingham", uno dei più bei libri del sec. 18 ...
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Paratore, Ettore
Giorgio Brugnoli
Latinista (nato a Chieti nel 1907), professore all'università di Roma, accademico dei Lincei. Ha dedicato a D. numerosi saggi a partire dal 1965 (una raccolta parziale [...] almeno da citare Lucano e D., nel volume Antico e nuovo, Caltanissetta-Roma 1965, 165-210; le ampie voci su Giovenale, Lucano, Ovidio, Persio, Seneca, ecc. di questa Enciclopedia Dantesca; varie altre ‛ lecturae ' del poema, ad es. il c. XIV dell ...
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HAUGWITZ, Otto conte di
Leonello Vincenti
Poeta, nato a Pischkowitz (Slesia) il 28 febbraio 1767, morto a Johannisberg il 17 febbraio 1842.
Dei versi pubblicati in gioventù negli Almanacchi delle Muse [...] rimasero sparsi in numerose riviste, tranne una raccolta di Cento epigrammi, che uscì nel 1828. Molto tradusse dal latino: epigrammi dell'Antologia, di Ausonio, del Sannazzaro, satire di Giovenale, nel metro originale, scritti varî di Claudiano. ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] del ben più breve arco di vita, sono gli edifici che, a partire dalla stessa epoca, furono eretti nella piccola San Giovenale (v.), usando largamente l'opera quadrata di tufo. Sul pianoro sono state portate in luce due case signorili, composte da una ...
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Cirra
Adolfo Cecilia
. Antica città della Focide, sul golfo di Corinto, non lungi da Delfi. Si sviluppò come porto dell'antica Crisa, e, sebbene distrutta più volte, mantenne la sua importanza anche [...] , o anche a significare Apollo vaticinante (Lucan. V 95-96 " totius pars magna Iouis Cirrhaea per antra / exit "; Giovenale Sat. XIII 79 " Cirrhaei spicula vatis "; Stazio Theb. III 106-107 " et nemorum Dodona parens Cirrhaeaque virgo / audebit ...
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vedovo, vedova
Emilio Pasquini
1. Aggettivo (o predicato), occorre cinque volte in D., che apre nei lessici la serie cronologica degli esempi: le cinque occorrenze (quattro nel poema, tutte nella seconda [...] dal latino ove già ricorreva in riferimento a cose (" vidua vitis " in Catullo, " viduas ulmos " in Giovenale) o equivaleva a " privato ", " spogliato " (Ovidio: " viduum pectus amoris "; Stazio: " viduae alni "; Columella: " viduum arboribus solum ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...