MARZIO, Galeotto (Galeottus Narniensis)
Gabriella Miggiano
– Nacque a Narni dal notaio Stefano, appartenente a una nobile famiglia che si fregiava dell’insegna araldica di un grifo rosso coronato d’oro [...] , Johannes Froben, 1517; Oppenheim, Hieronymus Galler e Jonas Rosa, 1610).
Nello stesso periodo, con Pietro Buono Avogaro, Cola Montano, GirolamoManfredi e Filippo Beroaldo senior, il M. curò la revisione di un’opera già studiata in Ungheria con il ...
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VIGNALI, Antonio (Arsiccio Intronato)
Giuseppe Crimi
– Nacque a Siena il 19 novembre 1500 da Alessandro, figura di rilievo nella vita politica senese del tempo; risulta ignota l’identità della madre.
Conobbe [...] della Cazzarìa ha riconosciuto il Liber de homine o Libro del perché, del 1474, scritto dal medico bolognese GirolamoManfredi e ispirato ai Problemata aristotelici); tra i modelli non vanno però trascurati i Carmina priapea, a stampa dal 1469 ...
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Bindoni, Alessandro
Maurizio Tarantino
Originario dell’Isola Bella, nel 1505 impiantò una tipografia a Venezia. Nel contesto di una felice stagione per l’intera tipografia veneziana (Zorzi 2000, p. [...] studi regolare (un Erbolario volgare illustrato, un Recettario di Galeno, il Liber de homine o Il Perché di GirolamoManfredi). Ancora in accordo con le linee editoriali su indicate (e di qualche interesse in ambito machiavelliano), la pubblicazione ...
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BERTINI, Anton Francesco
Domenico Celestino
Mario Crespi
Nacque a Castelfiorentino il 28 dic. 1658; studiò a Siena, nel seminario di S. Giorgio, poi all'università di Pisa ove si laureò in medicina [...] : Cosmopoli 1700; Lo specchio che non adula…, edito a Leida nel 1707 e a Firenze nel 1708; Confutazione dello scritto di GirolamoManfredi contro l'opera di A. F. Bertini, intitolata "Lo specchio che non adula"…, edita a Lucca nel 1707; La Falsità ...
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RICCINI, Girolamo
Marco Manfredi
– Nacque a Modena il 29 settembre 1793, figlio del conte Niccolò e di Caterina Vecchi.
Appartenente a una nobile famiglia modenese, iscritta nel Libro d'oro del ducato, [...] fin dall'avvento del regno di Francesco IV, nel 1814, fece parte del corpo delle sue guardie nobili, da cui uscì per intraprendere la carriera nell'alta burocrazia ducale, inizialmente come caposezione ...
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MANFREDI, Galeotto
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Astorgio (II), signore di Faenza e conte di Val di Lamone, e di Giovanna Vestri, di Ludovico conte di Cunio, nacque nel 1440.
Educato a corte, [...] Colleoni e di Venezia nella regione. Mentre Imola cadde sotto il controllo milanese e finì, nel 1473, nelle mani di Girolamo Riario, Carlo Manfredi di Faenza stipulò una condotta con Ferdinando I re di Napoli. Il M. nel frattempo rimaneva legato alla ...
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MANFREDI, Gabriele
Luigi Pepe
Nacque a Bologna il 25 marzo 1681 da Alfonso e Anna Maria Fiorini.
Il padre, originario di Lugo, era un notaio provvisto di buona cultura e scelse per i figli i migliori [...] del Reno di Bologna, I-II, Modena 1773; G. Manfredi - G. Grandi, Carteggio (1701-1732), a cura Brigaglia - P. Nastasi, Un carteggio inedito tra il matematico palermitano Girolamo Settimo e Gabriello M., in Boll. di storia delle scienze matematiche, ...
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MANFREDI, Taddeo
Isabella Lazzarini
Nacque nel 1431 da Guido Antonio e da Bianca di Niccolò Trinci, signore di Foligno. Poco è noto dell'infanzia e adolescenza del M.: a otto anni si recò con il padre [...] di investitura della città in favore del nipote, il conte Girolamo Riario, di cui il 17 genn. 1473 erano state uffici del dominio sforzesco, Milano 1948, p. 11; P. Zama, I Manfredi signori di Faenza, Faenza 1954, ad ind.; F. Catalano, Il Ducato ...
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MANFREDI, Carlo
Isabella Lazzarini
Nacque nel 1439 da Astorgio (II) e da Giovanna Vestri di Ludovico conte di Cunio, primogenito di quattro fratelli e due sorelle. Fu il secondo signore di Faenza con [...] era intanto mutata: dal 1473, risolta la questione di Imola con l'attribuzione della città, perduta da Taddeo Manfredi, al conte Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV, il ramo Riario della parentela di papa Della Rovere puntava a costruire la ...
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MANFREDI, Fulgenzio
Roberto Zago
Nacque probabilmente a Venezia nella seconda metà del Cinquecento da Ludovico, di famiglia cittadinesca, ed ebbe almeno due fratelli: Giambattista, pittore e incisore, [...] , II, p. 122) e anche un patrizio conservatore come Girolamo Cappello negò che il M. avesse affermato "cose heretiche" ( 1610 in Torre de Nona fra Fulgenzio del q. Ludovico Manfredi venetiano eretico relapso e abiurato, era dell'ordine de' Minori ...
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