L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] Fanno eccezione la Fede di Tiziano (quadro votivo di Antonio Grimani) e il dipinto eseguito dal Tintoretto per GirolamoPriuli (nell'Atrio Quadrato). Di tutti gli altri è possibile farsi un'idea approssimativa grazie ad alcuni disegni preparatori ...
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Colonie d'oltremare
Benjamin Arbel
Espansione e contrazione
Nei due secoli qui presi in esame lo Stato da mar veneziano era costituito da circa cento centri coloniali distinti, quelli che in una forma [...] e aspetti, XV-XVIII secolo, a cura di Giorgio Borelli - Paola Lanaro Sartori - Francesco Vecchiato, Verona 1982, p. 23 (pp. 15-57).
16. GirolamoPriuli, I diarii, in R.I.S.2, XXIV, 3, vol. I, a cura di Arturo Segre, 1912-1921, p. 136 (1499), e vol ...
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L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...] , pp. 17-49, 62-63 [pp. 3-64>).
122. Vi insiste da ultimo Frederic C. Lane, Storia di Venezia, Torino 1978, pp. 68-70.
123. GirolamoPriuli, I diarii (aa. 1499-1512), in R.I.S.2, XXIV, 3, vol. IV, a cura di Roberto Cessi, 1933-1941, p. 307.
124 ...
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Il senso dello stato
Alberto Tenenti
L'espressione che corrisponde al titolo di queste pagine ha un significato che si ritiene abbastanza preciso: quello di consapevolezza operante dell'interesse [...] o personali dell'autore e di una parte almeno del suo ambiente. Come faranno ampiamente in seguito Marin Sanudo e GirolamoPriuli - il primo d'altronde in un'occasione del tutto analoga riguardante l'anno 1499 -, il cronista da un lato formulò ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] tragico finale leggibile in termini di lacerante antitesi terra-mare, come, appunto, avviene nelle pagine del diarista GirolamoPriuli. Esito fallimentare - per questo fustigante Savonarola in veste mercantesca il quale, senza saperlo, è d'accordo ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] del Rinascimento, Milano 1982, pp. 113 ss.
26. Ugo Tucci, Mercanti, navi, monete nel Cinquecento veneziano, Bologna 1981, pp. 15 ss.
27. GirolamoPriuli, I diarii, in R.I.S.2, XXIV, 3, vol. IV, a cura di Roberto Cessi, 1938-1941, p. 50.
28. Gaetano ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] dei nunzi pontifici a Venezia. Ricerche sul giurisdizionalismo veneziano dal XVI al XVIII secolo, Città del Vaticano 1965, p. 278.
33. GirolamoPriuli, I diarii, in R.I.S.2, XXIV, 3, vol. IV, a cura di Roberto Cessi, 1938-1941, 11 luglio 1501 ...
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Le "paure" della società veneziana: le calamità, le sconfitte, i nemici esterni ed interni
Paolo Preto
Paure "naturali" e paure "sociali" nel '500 e '600
Un vecchio cliché storiografico duro a morire [...] giustizia nella Repubblica Veneta (sec. XV-XVIII), a cura di Gaetano Cozzi, I, Roma 1980, pp. 433-528, in partic. pp. 444 e 448.
14. GirolamoPriuli, I diarii, in R.I.S.2, XXIV, 3, vol. II, a cura di Roberto Cessi, 1933-37, pp. 271-272, 394-395.
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Immagini di Venezia in Terraferma: nel '500 e primo '600
Sergio Zamperetti
Alcune premesse
L'arco cronologico che dal primo Cinquecento conduce fin verso i decenni iniziali del secolo successivo, [...] queste propensioni, giungendo ad affermare che "era molto meglio havere li contadini propitii per essere magior numero cha li cittadini": cf. GirolamoPriuli, I diarii, in R.I.S.2, XXIV, 3, vol. IV, a cura di Roberto Cessi, 1938-1941, p. 320.
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LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] poi, le truppe veneziane varcarono l'Oglio, occupando la Ghiara d'Adda, Caravaggio, Soncino. Franava - secondo il diarista veneziano GirolamoPriuli - la "caxa sforzesca", già "in grandissima felicitade", già "la più famosa [(] de la Italya et la più ...
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