CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] , 1985), né è ipotizzabile per la Montecassino dell'abate Gisulfo (797-817; Carbonara, 1979). Nell'abbazia volturnense la Maria di Realvalle: una fondazione cistercense di Carlo I d'Angiò, AM, s. II, 7, 1993, 1, pp. 153-196; M.L. Gavazzoli Tomea, Arte ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] del primo ducato longobardo e ne pose a capo suo nipote Gisulfo, il primo dei diciotto duchi residenti a C.; forse già problema cronologico degli stucchi di S. Maria in Valle a Cividale, ivi, II, La chiesa di San Salvatore in Brescia, pp. 65-85; C.G ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] così la storia successiva dell'edificio; l'abate Gisulfo (797-817) lo ristrutturò, edificando una prima il via alla ricostruzione della chiesa abbaziale che fu consacrata da Alessandro II nel 1071. Le forme di questo edificio, in parte distrutto da ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] absidi era invece quello che caratterizzava l'edificio di Gisulfo (797-817) a Montecassino (v.), che del monumento funebre di Clemente IV a Viterbo: un riesame delle fonti, AM, s. II, 3, 1989, 2, pp. 85-91; A. Boureau, Vel sedens vel transiens: ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] regio e restaurò nel potere ducale il nipote Gisulfo. Sulla via del ritorno si piegò alle preghiere paleocristiane e preromaniche di Pavia, in Arte del primo Millennio, "Atti del II Convegno per lo studio dell'arte dell'Alto Medioevo, Pavia 1950", a ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] all'ambiente di corte, come la c.d. croce di Gisulfo (Cividale, Mus. Archeologico Naz.). Così come le fibule e der Romanik, a cura di A. Legner, cat., 3 voll, Köln 1985; B. Bansch, ivi, II, pp. 420-421 nr. F59; U. Henze, ivi, III, pp. 125-130 nrr. H41 ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] alla fine del sec. 7° con il primo regno di Giustiniano II (685-695): sui suoi solidi appare al dritto il busto frontale emissioni del ducato di Benevento che iniziano con il duca Gisulfo I (683-706), nella monetazione autonoma di Napoli del sec ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] Trento, Mus. Prov. d'Arte; nella croce di Gisulfo, Cividale, Mus. Archeologico Naz.), oppure un ornato a figure EUA, V, 1958, coll. 193-209; R. Breglia, s.v. Brattea, in EAA, II, 1959, pp. 164-165; I. Calabi Limentani, s.v. Brattiarius, ivi, p. 166; ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: L'abbazia
Laura Saladino
L’abbazia
Con il termine “abbazia” si indica una fondazione monastica (benedettina, [...] vicinanze erano le celle dei monaci e una torre (Greg. M., Dial., II, 7). Cospicui resti di una chiesa, identificata con quella di S. primi anni del IX secolo, opera probabile dell’abate Gisulfo (797-817), che estese i lavori di costruzione e ...
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CAMPI, Paolo
Robert Enggass
In un documento del 1712, conservato negli archivi di Montecassino (Caravita, p. 510), è detto "figlio del quondam Domenico di Carrara Scultore in Roma". Non se ne conoscono [...] abate di Montecassino, su raccomandazione di Pierre Le Gros, incaricò il C. di eseguire due statue di marmo (Papa Gregorio II e Gisulfo duca di Benevento), con l'obbligo di terminarle in diciotto mesi (Caravita, pp. 510-13); ma non sappiamo quando in ...
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