L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: San Vincenzo al Volturno
Richard Hodges
San vincenzo al volturno
Monastero benedettino situato presso [...] ’Alto Medioevo.
Fondato nel 703 circa sul confine nord-occidentale del ducato longobardo di Benevento, con la donazione del duca Gisulfo I (689-706), venne saccheggiato dai Saraceni nell’881, quando la comunità venne trasferita a Capua. In questi due ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] all'invasione dei Longobardi (568), il re Alboino ne fece la sede del primo ducato longobardo e ne pose a capo suo nipote Gisulfo, il primo dei diciotto duchi residenti a C.; forse già prima della fine del sec. 6° fu installato a C. il gastaldius ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] ), confermati e ampliati nel secolo seguente da Giovanni VIII (872-882), ma anche di cospicue donazioni fondiarie, specie a opera di Gisulfo II, duca di Benevento (m. nel 751). Tali beni costituirono il primo nucleo di un vasto patrimonio sul quale l ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Longobardi: Cividale del Friuli
Susanna Cini
Cividale del friuli
Centro (lat. Forum Iulii) posto ai piedi delle Prealpi Giulie, allo sbocco della valle del Natisone.
Vi [...] S. Pietro dei Volti e di quella di S. Francesco. In piazza Paolo Diacono nel 1874 fu rinvenuta la “tomba di Gisulfo”, così denominata perché sul coperchio fu graffito al momento del rinvenimento il nome CISUL: si tratta di un sarcofago che conteneva ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: L'abbazia
Laura Saladino
L’abbazia
Con il termine “abbazia” si indica una fondazione monastica (benedettina, [...] impianto del monastero venne sostituita dalla chiesa a tre navate dei primi anni del IX secolo, opera probabile dell’abate Gisulfo (797-817), che estese i lavori di costruzione e rifacimento a tutto il complesso monastico, il quale tuttavia è rimasto ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] nel 1883, alcune tombe con ricchi corredi da Civezzano (prov. Trento) venute alla luce nel 1886, la tomba detta di Gisulfo a Cividale, esplorata nel 1889: si tratta però di materiale disperso o di corredi smembrati (Melucco, 19882), editi con criteri ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] dal sec. 9° prese il sopravvento. La presenza della tomba determinò così la storia successiva dell'edificio; l'abate Gisulfo (797-817) lo ristrutturò, edificando una prima monumentale chiesa abbaziale a tre navate con transetto continuo che insisteva ...
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Spoleto Comune della prov. di Perugia (349,6 km2 con 39.339 ab. nel 2010). La cittadina è situata a 396 m s.l.m. sulle pendici del Monte Luco, colle alla sinistra del torrente Tessino. È un vivace centro [...] ; 742) alla dignità ducale. Da quel momento il ducato fu strettamente legato al regno longobardo: retto da Astolfo (751-56), con Gisulfo (759-61), insediato a S. da re Desiderio, e con Teodicio (763-73), il legame si consolidò ulteriormente. Con la ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] duca il nipote Agiprando, e poi a Benevento, dove ristabilì l'ordine regio e restaurò nel potere ducale il nipote Gisulfo. Sulla via del ritorno si piegò alle preghiere di Zaccaria e solennemente restituì al patrimonio della Chiesa romana i castelli ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] , 1980). Impianto classico basilicale a tre navate e tre absidi era invece quello che caratterizzava l'edificio di Gisulfo (797-817) a Montecassino (v.), che riutilizzava, ampliandola, la precedente costruzione a navata unica absidata (Pantoni, 1973 ...
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