Narratore ebraico (Gerusalemme 1886 - Haifa 1969). Interprete nell'esercito turco durante la prima guerra mondiale, si dedicò poi all'insegnamento ed è stato direttore del dipartimento culturale del ministero [...] narrativo all'ebraismo contemporaneo sefardita, va ricordato soprattutto il romanzo storico Elleh Masei Yehudah Halevi ("I viaggi di Giuda Levita", 1959). Delle sue novelle notevole particolarmente la trilogia Bā' ōfeq ("All'orizzonte", 1943). ...
Leggi Tutto
. Fu una tra le più potenti famiglie delle comunità ebraiche nella penisola iberica (sec. XIV-XV) e in Italia (sec. XVI). Commercianti e banchieri, finanziatori dei loro sovrani, gli A., coprendo cariche [...] la loro importanza anche nel campo filosofico e scientifico. Dalla Castiglia, dove già nel 1310 viveva il primo degli A., Giuda (don Jehuda) passarono, a causa delle persecuzioni, nel Portogallo. Qui, nella seconda metà del sec. XV, gli A. furono tra ...
Leggi Tutto
Ebraista, nato il 21 maggio 1868 a Ungvár (oggi Užhorod), dal 1896 al 1906 condirettore della Zeitschrift für hebräische Bibliographie, è dal 1912 rabbino maggiore di Praga. È uno dei più insigni rappresentanti [...] scienza del giudaismo. A lui sono dovute eccellenti edizioni di poeti ebrei del Medioevo, fra cui quella, non ancor compiuta, di Giuda Levita, e l'altra, di cui è uscito finora il vol. I (1926), di Immanuele Romano. Insieme con K. Albrecht pubblicò ...
Leggi Tutto
Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] di Gerusalemme Simeone, ma alla sua morte gli ebrei se ne reimpossessano e la nascondono in un pozzo, lo stesso che due secoli dopo Giuda indicherà a Elena. Cfr. F. Nau, Sur la fête de la Croix, cit., p. 234.
25 Tale versione, come si avrà modo di ...
Leggi Tutto
ZELOTI (greco Ζηλώτης)
Il termine significava genericamente in ebraico (qannā') la qualità di colui che è "zelante" ("geloso") per una cosa (cfr. Esodo, XX, 5; XXXIV, 14; I Maccabei, II, 50). Al tempo, [...] a mano armata. La prima manifestazione di questa associazione si ebbe proprio all'inizio della dominazione romana e fu capeggiata da quel Giuda il Galileo a cui si allude anche in Atti degli Apost., V, 37, e che finì sconfitto e ucciso. Ma anche dopo ...
Leggi Tutto
Re di Babilonia, figlio di Nabucodonosor. Succedette al padre nel 562 a. C., ma regnò solo due anni, perché nel 560 a. C. fu ucciso in una sommossa provocata dal cognato Nergalsharusur. Mentre in Babilonia [...] E.-M. appare come un sovrano debole, con cui s'avvia la crisi dell'impero, la Bibbia ne conserva grato ricordo, per la benevolenza usata al re di Giuda Ioachin, suo prigioniero (II-IV Re XXV, 27-29). ...
Leggi Tutto
Ebraista (Leopoli 1790 - Praga 1868), rabbino a Praga nel 1840; autore di numerosi scritti in ebraico sulla letteratura talmudica e post-talmudica, cui applicò il metodo storico di indagine. Tra le sue [...] opere sono un'enciclopedia della letteratura talmudica, rimasta incompleta, varie biografie di dottori ebrei medievali e una raccolta di scritti pubblicata postuma (1869) sotto il titolo Naḥălat Yĕhūdāh ("L'eredità di Giuda"). ...
Leggi Tutto
Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] Luca Matteo è detto Levi di Alfeo, in Luca e negli Atti manca il nome di Taddeo e si ha, invece, Giuda di Giacomo; Giovanni non dà un elenco, ma menziona Nataniele, con il «discepolo prediletto» Giovanni, Pietro, Andrea, Filippo, Tommaso detto Didimo ...
Leggi Tutto
Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] mutilo all’inizio e alla fine, enumera con Matteo, Marco, Luca, Giovanni e 13 lettere di s. Paolo (esclusa dunque Ebrei) anche Giuda, I e II Giovanni, l’Apocalisse; ma l’inclusione di testi quali Sapienza, Apocalisse di Pietro, Pastore di Erma (i due ...
Leggi Tutto
VALLE (o Della Valle), Filippo
Vincenzo Golzio
Scultore fiorentino, nato nel 1693, morto a Roma nel 1770. Ebbe come prim0 maestro Giambattista Foggini; ancora molto giovane venne a Roma, dove certamente [...] insieme con P. Bracci in un concorso dell'accademia di San Luca per un bassorilievo di terracotta, rappresentante Giosia re di Giuda che consegna il denaro per il tempio. La stessa accademia nel 1730 lo accolse tra i suoi membri e in seguito lo ...
Leggi Tutto
giuda
s. m., invar. – Propr., nome (Giuda Iscariota) di uno dei dodici apostoli, che tradì Gesù consegnandolo ai sacerdoti per un compenso di trenta denari d’argento, divenuto per antonomasia simbolo del tradimento (soprattutto di amici e...
giudio
giudìo agg. e s. m. (f. -a). – Variante ant. di giudeo, oggi in uso nel dialetto roman., per lo più con intonazione spregiativa. In gastronomia, carciofi alla giudia, tipico piatto della cucina romana, di origine ebraica, che si prepara...