LAZZARO, Domenico (Mimì) Maria
Maria Viveros
Nacque a Catania il 19 genn. 1905 da Giuseppe, decoratore specializzato nella tecnica dello stucco, e da Lucia D'Arrigo. Adolescente, ricevette i primi rudimenti [...] .
Nel 1949 vinse il concorso nazionale bandito dalla diocesi di Messina per la realizzazione della statua dell'Apostolo Giuda Taddeo, da collocare nell'"Apostolato" del duomo, progettato nel XVI secolo da G.A. Montorsoli e gravemente compromesso ...
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GUINIGI, Dino
Franca Ragone
Figlio di Nicolao di Bartolomeo e di Caterina, sorella di Dino Di Poggio, nacque a Lucca nel quarto decennio del Trecento.
Niente si sa dei suoi anni giovanili e della sua [...] all'intera contrada. Tale radicamento è evidente dalla sua qualifica nel 1391 di operaio della chiesa dei Ss. Simone e Giuda, patronato della famiglia; il 28 luglio 1395 ne nominava il cappellano valendosi dell'autorità che gli derivava dal fatto di ...
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GUINIGI, Michele
Franca Ragone
Terzo e ultimo figlio di Lazzaro di Bartolomeo, nacque a Lucca intorno agli anni Trenta del Trecento; apparteneva al ramo della famiglia che a Lucca più di tutti fu coinvolto [...] , poco tempo prima della morte di Francesco; soltanto il "palagio nuovo", il casamento nella contrada dei Ss. Simone e Giuda, fin dall'inizio individuato e concepito come la vera e propria dimora di famiglia, rimase possesso indiviso. È noto tuttavia ...
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ANDREOLI, Giorgio (Mastro Giorgio da Gubbio)
Giuseppe Liverani
Figlio di Pietro, nacque a Intra verso il 1465-70; si trasferì a Pavia e di qui, intorno al 1490-92, a Gubbio, dove esercitò l'arte del [...] maestri faentini, durantini, urbinati: il monogrammista F.R., Nicola Pellipario, cui sono attribuiti la bellissima coppa del 1525 col S. Giuda nel Museo di Pesaro e il citato piatto con la Presentazione della Vergine al tempio e l'iscrizione a lustro ...
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CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] da una spirale di centodieci statue in marmo con le sembianze degli artefici del monumento, tra i quali lo stesso C.; in Giuda fu raffigurato A. Minerbi, il vincitore del concorso per la porta del duomo; 1939: l'Ultima Cena per la tomba di Davide ...
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FERRARIS, Sebastiano Augusto (Arrigo Frusta)
Francesco Bono
Nato a Torino il 26 nov. 1875 da Vittorio e da Olimpia Perussia, seguì inizialmente le orme del padre - notaio come già il nonno e il bisnonno [...] ;1910: Ilromanzo di un fantino, La stanza segreta, Un grido nella notte, Il debito dell'imperatore;1911: Il danaro di Giuda (di L. Maggi), La mala pianta (di M. Caserini), La fanciulla della neve, Didone abbandonata, L'ultimo dei Frontignac ovvero ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] e Dalila (Stoccolma, Museo nazionale), Rut e Booz (Firenze, depositi della Galleria Palatina), Tamar rende i pegni a Giuda (Roma, Palazzo di Montecitorio), Angelica e Medoro (Dublino, National Gallery), Tre fanciulli condotti alla fornace (Firenze ...
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DORIA, Oberto
Giovanni Nuti
Nacque prima del 1230 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia, primogenito di quattro figli.
Durante la giovinezza del D., negli anni della lotta tra il Comune e Federico II [...] populus ad insorgere contro il governo guelfo.
La "rivoluzione" del 28 ott. 1270 (giorno dei Ss. Simone e Giuda) e l'inizio della diarchia costituiscono uno dei momenti cruciali della storia medievale genovese, perché contribuirono in modo decisivo a ...
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DAMINI
Giovanna Nepi Scirè
Famiglia di pittori del sec. XVII, tutti figli di un Damino: Pietro, Giorgio e Damina.
Pietro, secondo la biografia del Ridolfi (1648), attendibile perché scritta a meno di [...] . 103) Pietro dipinse per i teatini di S. Gaetano un S. Carlo che salva un fanciullo e il Martirio dei ss. Simone e Giuda Taddeo (cfr. Arte veneta, XXV [1971], p. 349) e per gli eremitani La Vergine libera un'anima, firmato (Ridolfi, 1648, II, p. 244 ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] maggiore con S. Girolamo nel deserto; inoltre, come risulta dagli Stati d'anime della parrocchia dei Ss. Simeone e Giuda, dal 1673 l'artista risiedeva nel palazzo di Pietro Paolo Ávila, committente dei lavori.
Nella progettazione architettonica della ...
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giuda
s. m., invar. – Propr., nome (Giuda Iscariota) di uno dei dodici apostoli, che tradì Gesù consegnandolo ai sacerdoti per un compenso di trenta denari d’argento, divenuto per antonomasia simbolo del tradimento (soprattutto di amici e...
giudio
giudìo agg. e s. m. (f. -a). – Variante ant. di giudeo, oggi in uso nel dialetto roman., per lo più con intonazione spregiativa. In gastronomia, carciofi alla giudia, tipico piatto della cucina romana, di origine ebraica, che si prepara...