Re di Giuda nel 608 a.C., figlio e successore di Giosia (II Re 23, 31-34), è detto anche IoacazSellum (Geremia 22, 11). Prevalse nella successione al primogenito Eliacim, ma, sgradito al faraone Nekao [...] che esercitava allora il predominio su Giuda, fu deposto dopo pochi mesi di regno. Morì prigioniero in Egitto.
Deposto I., il faraone pose sul trono il fratello, IoacazEliacim che mutò nome in IoacazIoachim (ebr. Yĕhō’yāqīm). Restato vassallo dell’ ...
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Soprannome di Giuda, il traditore di Cristo, derivato dal nome del suo villaggio d’origine nella Palestina (īsh Qĕriyyōt «uomo di Q.») o, secondo altri, dall’aramaico palestinese išqaryā «ipocrita, traditore». ...
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Ezechia
Tredicesimo re di Giuda (715-687 a.C.). Dopo la conquista assira del Regno d’Israele, E. tentò di recuperare la piena indipendenza, ma subì a sua volta l’invasione da parte degli assiri, dei [...] quali rimase vassallo. È ricordato nella Bibbia per l’attività organizzativa e militare, e per il tentativo di riformare la religione di Giuda verso un culto più puro di Yahweh. ...
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Giosafat
Re di Giuda (sec. 9° a.C.). Regnò dall’871 ca. all’846. Si associò ai sovrani di Israele nelle lotte sfortunate contro gli aramei in Galaad e contro Mesa di Moab e favorì il matrimonio della [...] figlia di lui Atalia con il proprio figlio Ioram; fu riformatore religioso con indirizzo yahwistico e ciò fece sì che la tradizione esaltasse il suo regno come esempio di purezza contro la corruzione di tanta parte di Giuda e d’Israele. ...
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Manasse
Re di Giuda (regno 687 ca.-642 a.C.). Figlio e successore di Ezechia, fu ardente fautore dell’introduzione dei culti stranieri, e in partic. assiri, nel quadro di una politica di asservimento [...] alla potenza mesopotamica; perseguitò pertanto con grandi stragi i fautori della religione nazionale. Secondo il libro II delle Cronache 33, 12-20, M., portato prigioniero in Babilonia, finì col pentirsi ...
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Giosia
Re di Giuda (sec. 7° a.C.). Figlio di Amon, regnò dal 640 al 609. Approfittò della crisi dell’impero assiro, messo in difficoltà da medi e babilonesi, per sospendere il pagamento del tributo e [...] per annettere i territori già d’Israele e poi province assire. Sotto di lui i profeti Geremia e Sofonia iniziarono la loro attività e fu trovato nel Tempio di Gerusalemme il Libro della legge ...
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(ebraico Ōnān) Nella Bibbia, secondogenito di Giuda (figlio di Giacobbe) e di Hira. Sposò, secondo la legge del levirato, la vedova di suo fratello, ma evitò di avere figli da lei, perché questi avrebbero [...] portato il nome del fratello defunto.
In teologia morale, dal suo nome viene detto onanismo il peccato diretto a impedire la generazione della prole mediante pratiche anticoncezionali (coito interrotto ...
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Nome di due antichi re ebrei: 1. Re di Giuda dall'837 all'800 a. C. circa, figlio di Ocozia (IV Re, 11-12). Fu proclamato re dal sommo sacerdote Ioiada all'età di sette anni, mentre veniva uccisa l'empia [...] i tesori del tempio e della reggia. Fu ucciso da due congiurati. 2. Re d'Israele dall'801 al 786 a. C. circa, successore di Ioacaz (IV Re, 13, 12, 13). Risollevò le sorti del suo regno, sconfiggendo il re di Damasco Benadad, e il re di Giuda Amasia. ...
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(ebr. Ăḥazyāh[ū], gr. ᾿Οχοζ[ε]ίας) Re di Giuda. Figlio di Ioram, governò sotto l’influenza della madre Atalia (842 a.C.) e perseguì una politica paganeggiante. Alleato del re d’Israele Ioram nella guerra [...] contro Damasco, fu ferito da Iehu e morì a Megiddo ...
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giuda
s. m., invar. – Propr., nome (Giuda Iscariota) di uno dei dodici apostoli, che tradì Gesù consegnandolo ai sacerdoti per un compenso di trenta denari d’argento, divenuto per antonomasia simbolo del tradimento (soprattutto di amici e...
giudio
giudìo agg. e s. m. (f. -a). – Variante ant. di giudeo, oggi in uso nel dialetto roman., per lo più con intonazione spregiativa. In gastronomia, carciofi alla giudia, tipico piatto della cucina romana, di origine ebraica, che si prepara...