NEEMIA (ebraico Nĕḥemyāh; i Settanta Νεεμία [ς]; Volgata Nehemias)
Giuseppe Ricciotti
Giudeo, restauratore di Gerusalemme e riorganizzatore della comunità nella seconda metà del sec. V a. C. Figlio di [...] era eunuco; certamente laico. Quanto egli fece lo mostra animato da vivo zelo per le istituzioni nazionali e religiose del giudaismo. Saputo che le condizioni materiali e morali dei Giudei già rimpatriati a Gerusalemme ai tempi di Ciro erano pessime ...
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Attività svolta da una religione, un movimento, un partito per cercare e formare nuovi seguaci.
Mentre le religioni tribali e nazionali non hanno alcuna tendenza a estendersi al di là della comunità sociale [...] cercano di conquistare il maggior numero di proseliti. L’attività missionaria è una forma organizzata del proselitismo.
Nel giudaismo, il nome di proselito (ebraico gēr) è dato in un primo tempo allo straniero dimorante nel territorio israelita ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] angeli, il cui concetto e il cui nome arabo vennero a Maometto dalle credenze popolari del cristianesimo orientale e del giudaismo. Una tradizione non contenuta nel Corano li dice creati dalla luce, composti d'una sostanza sottile e quindi invisibili ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] in Palestina degli Ebrei dispersi divenne uno dei più comuni della letteratura apocalittica e delle aspettative messianiche del giudaismo.
Il termine d. è stato ripreso, in età contemporanea, per indicare la dispersione di membri di una comunità ...
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MAOMETTO (deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a [...] .
Le idee di M., sopra esposte, circa i rapporti fra la religione da lui predicata e il cristianesimo e il giudaismo, facevano si ch'egli non pensasse menomamente ad una conversione degli ebrei, già possessori della vera religione e dei suoi libri ...
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Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] . E queste, suggerite a F. da dottrine platoniche, aristoteliche e stoiche, tendono per il forte senso di personalità proprio del giudaismo a personificarsi: e così il Dio Padre con la sua Bontà e il suo Potere è unità che diventa trinità (Colui che ...
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PENTECOSTE
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
Nicola TURCHI
. Festività religiosa ebraica e cristiana. L'odierno nome della festività deriva dal greco (πεντηκοστή, sottinteso ἡμέρα, "cinquantesimo" [...] , allude alle sette settimane che la distanziano dalla pasqua. In Flavio Giuseppe (Antich. Giud., III, 10, 6) e nel giudaismo rabbinico si trova anche il termine ‛ăṣereth (aramaico ‛ăṣartā), usato nel senso di conclusione, in quanto la pentecoste era ...
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. Nome del fondatore di una comunità religiosa stanziata nella regione a oriente del Giordano, di carattere gnosticobattista. Intorno a questa, e allo stesso Elxai, non si hanno che scarse notizie tramandate [...] mistico che un vero appellativo.
Elxai sarebbe stato di origine giudaica: egli manteneva alcune delle prescrizioni legali del giudaismo, quali la circoncisione e il sabato; ma, in seguito alla rivelazione di un libro caduto dal cielo, avvenuta ...
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IEFREN (A. T., 113-114)
Attilio MORI
Francesco BEGUINOT
Territorio e villaggio (Gasr Iefren) della Tripolitania settentrionale nel Gebel Nefusa, a 120 km. a SO. di Tripoli, e amministrativamente delegazione [...] Berberi e in minima parte Arabi. Vi si contano inoltre 300 Israeliti, considerati come Berberi che abbracciarono il giudaismo prima dell'invasione araba. Il territorio fu occupato dai Turchi nel 1844; ma l'ostilità delle popolazioni berbere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del popolo ebreo è soprattutto la storia delle sue migrazioni, delle sue rielaborazioni [...] è avvenuto sotto l’egida dello Stato-nazione (come in Europa centro-occidentale), ma sotto l’influsso del “giudaismo” modernizzante francese oppure tedesco.
La prima guerra mondiale porta a compimento il processo di disgregazione degli ultimi imperi ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...