Dotto ebreo spagnolo (n. Huesca 1062 - m. 1140), battezzato a Huesca nel 1106 il giorno di s. Pietro, padrino re Alfonso: di qui il nome, in sostituzione del precedente nome Mosè. Dopo la conversione scrisse [...] un Dialogus, in cui dimostra gli errori del giudaismo e le verità cristiane, e la Disciplina clericalis (cioè "ammaestramento del chierico", del giovane avviato agli studî), preziosa raccolta di novelle, leggende, favole, di origine orientale, che si ...
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Comunità religiosa della Mesopotamia meridionale e delle regioni limitrofe dell’Iran; professa e pratica il mandeismo, che può considerarsi l’unica forma ancora vivente di gnosticismo e che perciò presenta [...] un particolare interesse per gli studi storico-religiosi; mostra anche forti influssi del giudaismo, del cristianesimo e della religione astrale babilonese. Si stima che la comunità conti circa 20.000 adepti.
Nel sistema teologico e cosmologico dei M ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] ai greci, poi ai giudei (I 2,1-8). I greci accusano i cristiani di essere apostati sia dell’ellenismo sia del giudaismo. I giudei, a loro volta, rimproverano ai cristiani – che ritenevano che Dio avesse respinto i giudei in favore delle nazioni – di ...
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Scrittore ebreo (Kutno 1881 - Londra 1957), vissuto a lungo in America e negli ultimi suoi anni in Israele; autore di romanzi, novelle e commedie in cui è realisticamente rappresentata la vita dei poveri, [...] nonché di opere storiche e di filosofia religiosa ove disegna una sintesi tra giudaismo e cristianesimo. Scrisse le sue opere in yiddish, tedesco, inglese; fu reso noto dall'interpretazione di M. Reinhardt del suo lavoro teatrale Der Gott der Rache ( ...
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Teologo e biblista evangelico tedesco (Bochum-Dahlhausen, Renania, 1906 - Tubinga 1998), dal 1946 prof. all'univ. di Magonza, dal 1951 a Gottinga e dal 1959 al 1971 a Tubinga. Si interessò delle origini [...] della Chiesa proponendo che l'origine di essa vada ricercata nei movimenti apocalittici del giudaismo. Tra le sue opere: Das wandernde Gottesvolk (1939; 4a ed. 1961), Die Legitimität des Apostels (1942), Exegetische Versuche und Besinnungen (2 voll., ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
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. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] della vita. È di questo genere l'opera d'interpretazione della legge compiuta nei primi tempi dalla teologia del giudaismo e dell'Islām.
Ma neanche queste due religioni si poterono sottrarre alla civiltà circostante, e le preoccupazioni di accordare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] il Libro del Gentile e dei tre saggi di Raimondo Lullo) il Kuzari narra come il re dei Cazari si converta al giudaismo al termine di una discussione con un filosofo, un cristiano, un musulmano e un rabbino.
Argomento principale della discussione è l ...
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Re dei Chazary, successore di Aronne II, contemporaneo dell'imperatore bizantino Romano I Lecapeno (919-944). Quando quest'ultimo gravò la mano sui suoi sudditi ebrei, Y. esercitò rappresaglie sui cristiani [...] di Chazaria. A lui è attribuita una lettera che tratta tra l'altro della conversione dei Chazary al giudaismo. ...
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LUZZATTO, Samuel David
Umberto Cassuto
Ebraista, nato a Trieste il 22 agosto 1800. Nel 1829 si trasferì a Padova come insegnante nel Collegio rabbinico lombardo-veneto, nel quale ufficio rimase fino [...] alla morte, avvenuta il 30 settembre 1865. Fu uno dei fondatori della moderna scienza del giudaismo. I suoi meriti principali sono nel campo dell'esegesi biblica, dove, nonostante il suo atteggiamento troppo rigidamente conservatore, la sua ...
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PARASCEVE (dal gr. παρασκευή "preparazione")
Nicola Turchi
Era presso gli Ebrei il giorno antecedente al sabato: era detto giorno di preparazione perché, dovendo nel sabato osservarsi il riposo assoluto, [...] occorreva preparare fin dalla vigilia i cibi e le altre cose necessarie. La parola fu adottata dal giudaismo ellenistico, ed è entrata nel Nuovo Testamento (Matteo, XXVII, 62; Marco, XV, 42; Luca, XXIII, 54; Giovanni, XIX, 14; XXXI, 42), dove è detta ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...