ABOAB, Emanuele
Alfredo Ravenna
Nato ad Oporto intorno al 1555,da una delle più importanti famiglie ebraiche della penisola iberica (era pronipote di Isacco, ultimo Gaon di Castiglia), figlio di Isacco [...] dell'A., ma costituisce uno dei documenti più tipici dell'ebraismo dell'epoca per la critica alle giustificazioni del cripto-giudaismo e per le interessanti notizie sui marrani in Italia e soprattutto a Venezia.
L'A. trascorse gli ultimi anni in ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] , ivi 1987, pp. 167-191; G. Sermoneta, Razionalismo e tradizioni razionalistiche nel giudaismo medievale, in Correnti culturali e movimenti religiosi del giudaismo. Atti del V congresso internazionale dell'Associazione italiana per lo studio del ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] il rischio di pensare che l'adesione a un sistema di credenze (invece che, per esempio, a un sistema di leggi, come nel giudaismo e nell'Islam, o a un sistema rituale, come nell'induismo e nelle religioni greca e romana) abbia la stessa importanza in ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] sua patria celeste.
Fondamenti scritturali
Nella Bibbia non esiste una dottrina precisa e sistematica dell'anima.
Giudaismo antico e Antico Testamento
Nell'antico giudaismo, in fatto di a. e di problemi relativi alla sua unità e immortalità le idee ...
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Nietzsche, Friedrich Wilhelm
Filosofo tedesco (Röcken, presso Lützen, 1844-Weimar 1900). Studiò filosofia classica a Bonn e Lipsia e a questo periodo risale il suo entusiasmo per il pensiero di Schopenhauer [...] oltremondano, svuotando così la vita terrena di ogni significato reale. Il cristianesimo, insomma, che affonda le proprie radici nel giudaismo e che lo trasfigura e lo perfeziona (di qui l’antisemitismo non biologico bensì storico-culturale di N.), è ...
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BONUCCI, Alessandro
Piero Craveri-Fausto Parente
Nacque a Ponte Felcino (Perugia) il 20 apr. 1883 da Leopoldo e da Orintia Carletti.
Avviato agli studi giuridici, si laureò a Roma il 21 nov. 1905 con [...] storico-religioso hanno le sue sistematiche rassegne, sulla letteratura straniera relativa al Vecchio e Nuovo Testamento, al giudaismo e al cristianesimo antico e le sue recensioni che trattano anche di religioni del Medio e dell'Estremo ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] cospicua documentazione se ne ha nel Corpus Hermeticum); in particolare viene sottolineato l’elemento giudaico, del giudaismo eterodosso della Haggādāh e in genere dei commentari esoterici del Vecchio Testamento, ricchi di elementi cosmogonici, con ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] delle origini cristiane, che per il L. diventa il problema del "Gesù storico" e del suo legame con il giudaismo.
La pubblicazione di questo lavoro, coincidendo con il profilarsi di una volontà politica di riattivare gli insegnamenti storico-religiosi ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] erano messe a frutto, per quanto possibile, tutte le conoscenze profane.
Questo atteggiamento faceva propria la posizione del giudaismo alessandrino rappresentato da Filone di Alessandria (commento a Genesi, 16, 1-6), il quale, recuperando il tema ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] agostiniana; si è cioè ritenuta propria dell'antichità una visione ciclica del tempo, mentre si è attribuito al giudaismo e al cristianesimo l'elaborazione di una visione lineare. Anche a prescindere dalla diffusione assai più ampia della concezione ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...