Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] cospicua documentazione se ne ha nel Corpus Hermeticum); in particolare viene sottolineato l’elemento giudaico, del giudaismo eterodosso della Haggādāh e in genere dei commentari esoterici del Vecchio Testamento, ricchi di elementi cosmogonici, con ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] e citato nell'Apologia prima: composto dunque intorno al 135. G. inaugura così la serie degli scritti polemici contro il giudaismo; narra anche la sua conversione. Egli sviluppa la dottrina del Logos (ragione-verbo): esso è come "disseminato" (λόγος ...
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MITOLOGIA
Animale favoloso dall’aspetto di serpente o di rettile o di pesce immane, con testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco (fig. 1).
Nell’antico [...] uccide Delfine prima d’instaurare il culto delfico. Nell’Antico Testamento simboleggia anche i nemici d’Israele; nella letteratura del tardo giudaismo e nel Nuovo Testamento (Apocalisse, cap. 12-13 e 20,3) Satana o un suo strumento; e così pure in ...
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SILVESTRO I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Il pontificato di S. si estende dal 31 gennaio del 314 al 31 dicembre del 335: questi i dati che si ricavano dal Catalogo Liberiano e dalla Depositio episcoporum [...] ha per oggetto la disputa di S. con i giudei. Dalla Bitinia scrive a Costantino la madre Elena, passata al giudaismo, felicitandosi che il figlio abbia abbandonato l'idolatria, ma esortandolo a riconoscere il vero dio, quello dei giudei, per ottenere ...
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WREDE, William
Storico del cristianesimo primitivo, nato a Bücken (Hannover) il 5 maggio 1859, morto a Breslavia il 23 novembre 1906. Conseguì la libera docenza a Gottinga nel 1891 e passò quindi alla [...] . Nel secondo scritto, ricollegando la teologia paolina con tutto un patrimonio di idee mistico-gnostiche penetrate nel giudaismo già prima del cristianesimo, e negando che la dogmatica del cristianesimo primitivo possa interpretarsi come puro e ...
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liturgia
Forma pubblica e collettiva del culto di una religione, e l’ordinamento che la regola. A differenza della religiosità individuale, quella collettiva ha bisogno di forme fisse di espressione; [...] di feste, rimasteci dalla civiltà greca e romana, ci offrono buoni mezzi per la ricostruzione di diverse, complesse, l. antiche. Nel giudaismo la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. segnò da un lato la fine del culto sacrificale, dall ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] tentativi d’interpretazione simbolica del libro, connette l’A. come tipo letterario alla letteratura apocalittica del giudaismo e riconosce che i suoi simboli si riferiscono soprattutto alla realtà contemporanea e alle persecuzioni dell’Impero ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] derivava dalle sue origini: questo spirito si manifestò specialmente nelle persecuzioni contro le altre religioni: il manicheismo, il giudaismo e il cristianesimo, e anche nel fatto che si ebbe, allora, non solo la religione zoroastrica, ma perfino ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] dello Spirito il giorno di Pentecoste, essa non poteva rimanere più a lungo confinata entro una forma ristretta di giudaismo, giacché il movimento dall'Uno verso i molti, dalla concreta particolarità nel Gesù storico verso l'umanità universale in ...
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scisma
Raffaele Savigni
Separarsi da una Chiesa per costituirne un’altra
Nella storia del cristianesimo e di altre religioni si sono spesso verificati contrasti che hanno portato un gruppo a staccarsi [...] i samaritani, che avevano costruito un tempio sul monte Garizim, erano considerati scismatici, e i farisei, fedeli al giudaismo ufficiale, evitavano ogni rapporto con loro: ne è prova l’episodio della samaritana (riportato nel capitolo 4 del Vangelo ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...