Hitler, Adolf
Politico tedesco (Braunau, Austria Superiore, 1889-Berlino 1945). Fondatore e Führer del nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del Terzo Reich, il suo nome e la sua politica hanno [...] causatagli dai gas, nella battaglia di Ypres. H. attribuiva al tradimento interno fomentato dal marxismo e dal giudaismo la responsabilità della catastrofe militare tedesca; e con determinazione si gettò fin d’allora nella politica, per riedificare ...
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settanta religione Numero sacro in quanto multiplo di sette, donde le 70 nazioni della tavola etnografica della Genesi, i 70 anziani di Israele, i 70 anni (o settimane di anni) dell’apocalittica, i 70 [...] attestato dai manoscritti più antichi scoperti recentemente nel deserto di Giuda.
La versione dei S. influì largamente sul giudaismo ellenistico (fu ampiamente usata da Filone) e in misura ancor più notevole sul cristianesimo nascente, mentre fu ...
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millenarismo
Termine coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, dell’imminente avvento del regno di Cristo in terra, riservato ai giusti e, secondo una tradizione consolidata, [...] in cui la razza superiore – gli ariani – domina sulle razze inferiori. Grazie alla distruzione delle potenze sataniche (giudaismo, bolscevismo, capitale finanziario) la razza superiore sviluppa sempre più le proprie capacità per dar vita a un nuovo ...
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Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro [...] Geist des Kapitalismus per finire allo studio comparato delle religioni orientali (taoismo, confucianesimo, induismo, buddismo, giudaismo), nell'intento di mostrare, contro le interpretazioni correnti di derivazione marxista (R. Stammler, W. Sombart ...
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Figlio (n. circa 73a. C. - m. 4 a. C.) di Antipatro, un Idumeo giudaizzato. Alla fine del suo regno nacquero Giovanni Battista e Gesù; secondo Matteo (2, 16), appresa dai magi la notizia della nascita [...] ottenendo vantaggi per i Giudei d'Asia. Del resto Erode può considerarsi, fuori del suo regno, un campione del giudaismo; all'interno invece, se si eccettui il suo comportamento del tutto conformista in Gerusalemme, favorì l'introduzione della ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] spetta il titolo di Figlio di Dio, pur essendo un semplice profeta e uomo. Il cristianesimo vi figura come una forma di giudaismo depurato. Precedono le Homiliae vere e proprie una Epistula Petri ad Iacobum, in cui Pietro chiede a Giacomo vescovo di ...
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Vicino Oriente antico. Storiografia
Mario Liverani
Alfonso Archi
Giovanni Garbini
Storiografia
Mesopotamia: caratteri generali
di Mario Liverani
Storiografia e celebrazione regia
Nella Mesopotamia [...] sapienziale, ha creato il personaggio di Ezra, proiettato nel V sec., il quale incarna di fatto le esigenze ideologiche del giudaismo del II secolo. Il libro in seguito è confluito parzialmente nell'Ezra canonico redatto, insieme a Neemia, verso la ...
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Elena
De stercore ad regnum
Franca Ela Consolino
Solo ad alcuni personaggi storici tocca di acquisire in morte una fisionomia più ricca e complessa di quella testimoniata dai contemporanei. Flavia Iulia [...] proposta di Vogt sta nella totale assenza di riscontri. L’unico testo in cui Elena è messa in rapporto con il giudaismo (i tardi e apocrifi Actus Silvestri) dice che l’Augusta è fortemente tentata di aderire all’ebraismo perché «circumventa a Iudeis ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] gli arcangeli (Dumézil, 1945; Bausani, 1959). Né è da sottovalutare il contributo classico (greco-romano), quello del giudaismo (l'ebraismo posteriore), della gnosi e del neoplatonismo (Giannoni, 1970), grazie al quale il concetto di δύναμιϚ passò ...
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STORIOGRAFIA (v. storia, XXXII, p. 771; App. III, 11, p. 846)
Arnaldo Momigliano
Nel cercare di fermare quelle che sono le caratteristiche più salienti del lavoro storiografico degli ultimi quindici [...] dati. Ciascuno di noi ha presente la sorpresa, non ancora esaurita, dei testi del Mar Morto, per la storia appunto del giudaismo al tempo di Gesù, dei documenti gnostici di Egitto per il cristianesimo del 2° secolo e dei vari ritrovamenti di testi ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...