Matrona romana (sec. 1º d. C.); moglie del generale Aulo Plauzio, fu (57) riconosciuta rea di superstitio externa, forse perché giudaizzante o cristiana; consegnata dal governo di Nerone al marito perché [...] la giudicasse secondo le formule del tribunale domestico, da secoli non più in uso, fu assolta. La vicenda ispirò uno dei più suggestivi poemetti cristiani di G. Pascoli ...
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(lat. Homeritae) Nome con cui, dopo la spedizione di Elio Gallo (24 a. C.), furono designati nel mondo classico i Ḥimyar, che allora costituivano la popolazione più numerosa dell’Arabia meridionale. Martiri [...] omeriti Gruppo di cristiani dello Yemen martirizzati nel 525 d.C. nella persecuzione di un sovrano locale giudaizzante; sono anche detti Arethas et socii (dal nome di uno di essi, Ḥārith o Ḥāritha). Su tale persecuzione e martirio abbondano i ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] dell'uomo. Il riserbo dell'ambiente cristiano di Roma riguardo a questa dottrina va perciò spiegato in ragione della tradizione giudaizzante della comunità, che sentiva come lesiva dell'affermazione di un solo Dio la presenza accanto a Dio Padre del ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] per la causa della religione», tra i quali l’aver sottratto molti seggi in Parlamento «che prima appartenevano al liberalismo giudaizzante»21. Papa Leone XIII aveva inoltre rivolto una lettera al leader del partito, Karl Lueger, esprimendogli la sua ...
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NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] cristiana, di tradizioni e pratiche giudaiche, spiegabili in una data così tarda in considerazione della fisionomia accentuatamente giudaizzante della originaria comunità cristiana di Roma. Nella risposta N. fa riferimento a precedenti lettere in cui ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] parametri tipici del ‘paradigma costantiniano’: la conversione di Costantino aveva portato al trionfo di una prassi cultuale giudaizzante, promossa dagli ordini religiosi, mentre la monarchia romana migrava a Costantinopoli. Anche qui però si possono ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] Mago a Laodicea, e con il grammatico Apione a Tiro. La teologia degli insegnamenti di Pietro ha un carattere spiccatamente giudaizzante e presenta connotazioni gnostiche. Cristo vi appare come il "vero profeta", già incarnatosi in Adamo e Mosè: a lui ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] pertanto che a Roma verso la fine del I e agli inizi del II secolo la comunità cristiana si caratterizzasse in senso giudaizzante per vari aspetti. D’altra parte la città di Roma, in quanto capitale dell’Impero, era soggetta all’epoca a immigrazione ...
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giudaizzante
giudaiżżante agg. e s. m. [part. pres. di giudaizzare]. – In senso ampio, termine con cui sono qualificati i cristiani che, per una ragione o per l’altra, hanno mantenuto credenze o riti o norme di vita caratteristiche del giudaismo...
giudaizzare
giudaiżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo iudaizare (intr.), gr. ἰουδαΐζω]. – 1. intr. (aus. avere) Imitare i riti o seguire i costumi giudaici, con riferimento soprattutto a coloro che, nel cristianesimo primitivo, pur non essendo...