SYRIA et PALAESTINA
G. C. Susini
Provincia romana. - Con questo nome complessivo si designarono talvolta le due circoscrizioni di questo nome - in realtà autonome - poiché spesso particolarmente nel [...] dalla diaspora - una nota del tutto nuova, ricca di imprevedibili sviluppi, coincidente con la diffusione del giudeo-cristianesimo, e con la penetrazione in occidente dell'elemento semitico, validamente sostenuta del pari dalla propagazione dei culti ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] Interessi più vivi e più concreti si trovano nella cultura giudeo-ellenizzante che, iniziatasi in età alessandrina con la prima e Cloe.
Le voci più vive di questo periodo sono nel cristianesimo: gli scritti del Nuovo Testamento nel 1° sec.; nel 2° ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] Grabar, 1964; Testa, 19812).Nel più vasto quadro della produzione giudeo-cristiana attestata fra il sec. 1° e il 4°, 'segno' della speranza di salvezza (Lurker, 1990).È il cristianesimo, per eccellenza 'religione del Libro' e la cui massima autorità ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] potesse applicarsi tanto a una donna quanto a un uomo. Il cristianesimo medievale non solo non rifiutò mai un'a. alla donna, affermò elementi provenienti dall'Antichità pagana o dalla mistica giudeo-cristiana primitiva, e inoltre nel ricorso - che ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] (m. 255 a.E./869), richiami ellenistici e influssi giudeo-cristiani. Anche nei famosi racconti delle Mille e una notte e molti di essi si erano convertiti al cristianesimo. Parallelamente, il cristianesimo aveva raggiunto il Sud dell'Arabia, dove ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] . 3° a P. era già largamente introdotto il cristianesimo, come testimoniano gli ipogei cimiteriali che da quel secolo cominciarono Una ricca epigrafe, redatta in latino, greco, arabo e giudeo-arabo, si dispone in quattro distinti settori intorno alla ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] Bagnoregio (1221-1274) e i Francescani successivi, sia ebraici, quali Isacco Giudeo (sec. 9°-10°), Abrāham ben Ḥiyyā, noto come Abramo Savosarda ( come ritorno alla luce.
Culti della luce
Il cristianesimo adattò i culti della l. della Tarda Antichità ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] considerare inoltre che fin dall'origine la diffusione del cristianesimo fu subito ampia e in stretta connessione con l . quella di Cafarnao) possono aver ospitato l'assemblea dei giudeo-cristiani e aver quindi avuto la destinazione d'uso basilicale. ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] P. già 'cristianizzato' - sia pure nel segno di un cristianesimo eterodosso - si offre come base di un'ulteriore elaborazione teologica a influenzare il pensiero ebraico, com'è evidente in Isacco Giudeo (m. nel 955 ca.) - che cercò anch'egli di ...
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giudeocristiano
s. m. (f. -a) e agg. [comp. di giudeo e cristiano]. – Nel cristianesimo primitivo, chi intendeva conservare le pratiche prescritte dalla legge mosaica; come agg., dei giudeocristiani, del giudeocristianesimo: la sopravvivenza...
giudaizzare
giudaiżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo iudaizare (intr.), gr. ἰουδαΐζω]. – 1. intr. (aus. avere) Imitare i riti o seguire i costumi giudaici, con riferimento soprattutto a coloro che, nel cristianesimo primitivo, pur non essendo...